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"Con Don Tonino sul passo dei giovani". Presentato a Molfetta il libro per i 25 anni dalla morte dell’indimenticabile vescovo e servo di Dio Raccontare una figura che possa contagiare di positività chiunque ne senta parlare
24 settembre 2017

MOLFETTA - Tutti conoscono don Tonino Bello, indimenticabile vescovo di Molfetta e servo di Dio, ma pochi sanno quanto efficace sia stata sul territorio (e non solo) la sua missione educativa; la stessa missione che, a 25 anni dalla scomparsa del vescovo, la Chiesa si propone di (ri)trasmettere alla comunità. Dopo il successo dei concorsi e delle iniziative organizzati negli anni precedenti in onore di don Tonino, nell’ anno in cui si parla di discernimento vocazionale, i principali destinatari scelti per il programma celebrativo, presentato presso la Madonna della Pace mercoledì 20 settembre alle ore 18, sono i giovani.

‘Ricorderemo sempre don Tonino come una persona solare e forte, vicina soprattutto ai più fragili’- spiega don Pasquale Rubini, direttore Ufficio di Pastorale scolastica - ‘E sappiamo che i ragazzi di oggi, alla continua ricerca di legami, hanno bisogno di ascoltare e di essere  ascoltati.’

A proposito di ascolto, mirato l’intervento di don Massimiliano Fasciano, direttore Pastorale giovanile, che sottolinea come, anche grazie alle parole di Papa Francesco, l’impegno nel dialogare con i giovani del territorio sta diventando un fattore comune alle parrocchie ma anche alle scuole, in cui, con il consenso dei dirigenti scolastici, si stanno creando  punti di ascolto che permettano ai ragazzi di sentirsi liberi di esprimersi e di confrontarsi con chi, magari, della vita ne sa qualcosa in più di loro.

L’incontro è anche l’occasione per parlare del libro “Antonio Bello, Cari Ragazzi… don Tonino ai giovani di ieri e di oggi”, un volume di 100 pagine che contiene anche spunti di riflessione e dialogo: Gianni Antonio Palumbo, scrittore-redazione ‘Luce e Vita’ e ‘Quindici’, lo definisce un sussidio didattico, in quanto ricco di scritti vari ed eterogenei, accomunati però dall’attenzione verso i giovani. ‘Le raccolte di testi, pur essendo dedicate ad altre generazioni, trattano argomenti di grande attualità, come la paura umana verso le novità e lo scoraggiamento dinanzi alle ostilità.’ Per questo motivo, oltre ad essere un grande poeta, il cui stile va considerato, don Tonino è in grado di rispondere agli interrogativi di tutte le età e di tutti i periodi storici.

‘Mai come in questo contesto storico, in cui i ragazzi hanno bisogno di stimoli, è importante far conoscere nel dettaglio una figura che, pur essendo grande, riusciva ad abbassarsi a misura di ciascuno dei suoi compagni di viaggio con quell’umiltà che ormai contraddistingue pochi.’- precisa il prof. Luigi Sparapano, direttore UCS - Luce e Vita, che ha curato il testo su don Tonino e ha fiducia nella buona riuscita del progetto ‘“Con don Tonino sul passo dei giovani”. L’iniziativa, che si concluderà con la premiazione di un concorso, esteso alle quinte elementari, alle terze medie e a tutti gli anni di scuola superiore e finalizzato alla realizzazione di lettere, in risposta alle provocazioni lanciate da don Tonino Bello, contenenti massimo 3000 caratteri (spazi inclusi) da consegnare, per un massimo di tre lavori a scuola, entro metà gennaio, prevede la lettura del volume e l’approfondimento della figura del vescovo con modalità a scelta di ciascun istituto.

Fra le possibilità di avvicinarsi a don Tonino Bello ci sono le visite nei luoghi cari al vescovo: a questo proposito, come spiega Paola de Pinto, impiegata presso il Museo Diocesano di Molfetta, sono state pensate visite guidate mattutine (in due turni: 9-11 e 11-13) all’interno del Museo, del Duomo, della Cattedrale e dell’Episcopio; le visite, già richieste da migliaia di scolaresche, anche nordiche, sono accompagnate da laboratori mirati ad accogliere in maniera alternativa gli studenti. Fondamentale la presenza di un’attrice, la quale collabora con la compagnia molfettese ‘il Teatro dei Chipis’, che apporta testimonianze reali in forma teatrale, catturando l’attenzione dei ragazzi.

Tocca al Vescovo, Mons. Domenico Cornacchia, concludere l’incontro: ‘Io per primo, sulle orme di don Tonino, del quale dovremmo tutti essere più imitatori che ammiratori, voglio dedicare il mio tempo a mettermi in ascolto degli altri e a raccontare di una figura che possa contagiare di positività chiunque ne senta parlare’.

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