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Comunisti italiani a congresso
20 novembre 2001
Giovedì 22 novembre alle 19, presso la sede cittadina (via Amedeo,78) si terrà il Congresso cittadino del Partito dei Comunisti italiani.
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pippo de pippis
29 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
caro "edmondo" mi voglio porre al tuo stesso livello: t.d.c. (se sarai in grado di capirlo, sennò te lo metto in prosa).
Rispondi
Gianna de Palma
28 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Una volgarità inaccettabile... tipica del malcostume molfettese. Come sei caduta in basso mia cara città!!!
Rispondi
pippo de pippis
26 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
x gianna de palma: mi sembri una persona molto interessante e di "larghe vedute" (forse perchè vivi come me fuori dai confini "imbarbariti" della nostra città). Per le feste di fine anno sarò anch'io a Molfetta, se ti fa piacere, ci potremo scambiare l'e-mail (p.s.: pur vivendo vicino firenze, non sono "rosso"). Ciao
Rispondi
Gianna de Palma
25 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Certo davanti a queste parole non resta che arrendermi e darle ragione. Ovviamente la mail è di quelle che non uso, proprio per evitare che mi ripempiano la posta privata di insulti. Ma a Lei, e solo a Lei, invierò la e mail personale, pregando di non diffonderla, anche se, come tutti gli internauti, ho varie e mail per ogni fornitore di accesso che utilizzo. E credo che passerò dalla redazione di Quindici durante le vacanze di Natale al ritorno da Trento per farVi gli auguri, nell'arco di quella settimana di ferie che mi è rimasta (la maggior parte le ho prese ad ottobre per assistere mia nonna che sta male, della serie anche i fascisti hanno un'anima). Forse gli altri utenti non capiscono che i miei discorsi prescindono dagli attori politici attuali, anche perchè faccio un confronto diretto con l'amministrazione di Trento, che certo è inserita in un contesto si statuto speciale, ma le prolematiche cittadine, si sa, sono uguali, o quasi, in tutta Italia (antenne dei telefonini incluse). Per cui lungi da me da adulare questo o quel politico di Molfetta, non sono legata a loro nè tantomeno ho bisogno di loro dato il mio lavoro (e perchè no, anche il mio guadagno). Devo solo ringraziare i miei prof del Liceo Scientifico e quelli della Facoltà di Economia di Bari. Per il resto non devo niente a nessuno, e questo la dice lunga sui miei interventi. Lei lo ha detto bene, quando si lavora "oggettivamente bene", non si ha bisogno (non in senso di amicizia ma di favore) di nessuno. Neanche del misero posto di rilevatore del censimento. Un saluto solo al Direttore, nulla al Natalicchio.
Rispondi
Felice de Sanctis
23 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Cara Gianna de Palma, mi spiace che tu sia risentita. Quando abbiamo pensato al sito, lo abbiamo pensato libero e aperto a tutti, ma spesso succede che qualcuno esageri. Ma non devi prendertela perché può accadere che qualcuno si faccia prendere la mano per qualche secondo: può capitare a tutti, anche a me. Poi i messaggi sia di offesa che di risposta vengono cancellati. Spesso è necessario rispondere a chi ti offende e crede che offendere gli altri sia un diritto, ma non tollera la minima risposta all'offesa (ne conosco tanti: sono palloni gonfiati, ingoranti e presuntuosi, ritengono che a loro tutto sia consentito, ma che gli altri non possano toccare la loro... "immagine immacolata"). Comunque tutti gli scambi di battute, come ho ripetuto più volte, restano scaramucce innocenti, come avviene in tutti i siti e in tutte le chat. Si scrive, poi si cancella e le battute anche feroci e offensive lasciano il tempo che trovano su Internet. Questo non è un giornale. Prendilo come un gioco. Tale vuol essere per certi versi. A me è capitato di essere insultato più volte (e c'è chi ha avuto perfino ragione in tribunale, dove è stato sancito che gli insulti sono normale dialettica), come è stato offeso il giornale "Quindici" che faccio, credimi, con molto sacrificio personale di tempo, denaro e salute, ma molta libertà e indipendenza, checché ne dica qualche imbecille (questa non è offesa, ma constatazione oggettiva). E non ci ricavo nulla economicamente, anzi ci rimetto, perché se scrivessi altrove (e ne ho la possibilità e le richieste) guadagnerei soldi. Lo faccio solo per amore della città, per spirito di servizio per aiutare Molfetta a crescere anche attraverso uno strumento di dibattito, nel confronto delle opinioni diverse. Credo che la destra debba imparare ad essere più tollerante e la sinistra meno supponente. Se avrò occasione di conoscerti e se questo è il tuo vero nome (la e-mail è falsa: ho provato inutilmente a rispondere privatamente a un tuo intervento sul sito) potremo confrontare meglio le nostre opinioni che credo siano abbastanza divergenti. Una raccomandazione a tutti: abbiate il coraggio di firmare e se non lo fate, evitate almeno gli insulti. Le risposte anche dure, animano il dibattito, ma occorre rispettare le opinioni degli altri, anche quando sono divergenti dalle nostre, purché siano espresse in modo civile. Buona conversazione a tutti.
Rispondi
Gianna de Palma
22 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Per Natalicchio e per tutti: mi sto convincendo di non scrivere più nel sito, fino a qualche tempo fa si poteva discutere e raccontare, nei modi diversi di destra e sinistra, senza scendere nella volgarità e nelle offese personali. Pur sapendo tutti noi che nessuno è perfetto, figuriamoci se lo sono i nostri amministratori (tutti nessuno escluso). Non voglio più scrivere, eppure quando le stesse cose le ripeto ad amici e non, non ho mai subito offese personali. Natalicchio, lei è proprio un comunista maleducato.
Rispondi
michele natalicchio
22 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Caro amico, non so chi tu possa essere, in quanto come tanti altri vigliacchi che popolano questo sito non hai il coraggio di firmarti. Come vedi io combatto la mia vita giornaliera a mani nude, senza protezione e con i miei ideali. In effetti hai ragione non sono, nè sono mai stato comunista; di sinistra, mi dispiace deluderti, lo sono da 35 anni circa (da quando ho iniziato a fare le mie prime esperienze politche e sociali; e a differenza di molti tuoi amici non sono mai stato una "banderuola" saltando sul carro del vincente del momento. Agli ideali ci credo e nutro quotidianamente me stesso ed i miei figli di questo cibo che ha un gusto sublime e che appaga chi lo sa apprezzare molto di più del "lecchinaggio"e del "servilismo" messo al servizio dei soldi. Mi dispiace per te ma per me "la solidarietà", "la dignità", "l'altruismo" sono cose che non hanno prezzo e che ti formano molto di più del "possesso di una moto", dell'"appartamento da 700mq. in pieno centro" ecc. Se si riesce poi ad ottenere onestamente e con le proprie forze entrambe le cose ben vengano, come vedi non vivo in un mondo di sogni ma sono con i piedi ben piantati nella realtà. Ti farebbe comodo, per pulirti la coscienza, che fossimo tutti opportunisti e senza ideali, ma così non è; sarai perseguitato per tutta la vita dalla gente come me (e ce ne sono tanti). Ti lascio con il "tuo male di vivere", caro amico io ritorno nel mio mondo sereno e pulito. Ciao Michele
Rispondi
un amico
22 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
cao michele, te sei "comunista" come io sono "mandrake". ma ti rendi conto delle porcate che dici. A Molfetta vige solo ed "unicamente" il partito della pagnotta. non ci sono ideali, principi o altro che tenga, se non quello della spartizione delle poltrone, che avviene con la sinistra, con la destra, con il centro, con la periferia con chi c.... ti pare a te! ma non venirmi a fare la morale proprio te che di comunista (o di sinistra) non hai nemmeno la suola delle scarpe. ciao
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michele natalicchio
22 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Auguri vivissimi ai compagni per il loro congresso cittadino che sia auspicio per l'unità della sinistra sotto il segno del Socialismo Europeo. Voglio ricordare alle due ragazze(?) ed in particolare a Gianna de Palma che riempie continuamente queste pagine di suoi commenti di chiaro stampo "fascista" che la democrazia vuol dire libertà di esistenza di qualsiasi credo politico e libertà di dibattito; quindi non so cosa c'azzecca(alla Di Pietro) il congresso dei Comunisti Italiani con tutte le stronzate che scrive. Comunque è così ingenua da ipotizzare che i suoi "amici" di destra oggi hanno risanato la sanità pugliese e molfettese? Ma lo conosce l'Ospedale di Molfetta o sta parlando di quello di Trento? Oggi la sanità pugliese, in mano alla destra, è allo sfascio più completo, la Puglia è l'unica regione italiana a non avere il 118 (se non sa cosa sia si informasse) a Bari muoiono persone per strada in attesa dell'arrivo di qualche ambulanza. Il Policlinico non ha praticamente più servizio di Pronto Soccorso. L'Ospedale di Molfetta si è ridotto praticamente ad un carnaio, dove la gente si ricovera solo per morire. Non esiste un minimo di professionalità. Tutti i Direttori Generali ed amministrativi (con compensi da 300.000.000 l'anno) sono gli ex portaborse dei vari onorevoli e potentati di A.N. e Forza Italia.La sanità pugliese registra un deficit di 1.600.000.000.000 (hai letto bene, non mi sono sbagliato!!!) grazie agli sperperi fatti dai suoi amici; altro che parmiggiano reggiano. Ma di che stai parlando cara Gianna De Palma, ti ripeto prima di scrivere accertati di aver messo in funzione il tuo cervello; hai troppo lividore nei confronti del popolo democratico di sinistra per poter essere obbiettiva. Ciao Michele
Rispondi
Gianna de Palma
21 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
Si diranno le solite cose retoriche: no alla globalizzazione (per gli altri ma non per loro), no a Berlusconi perchè è il diavolo (ma se al posto di Berlusca c'era Mario Monti, come da me auspicato, avrebbero detto la stessa cosa), no alla sanità privata (hanno forse dimenticato i tempi in cui i dipendenti dell'ospedale di Molfetta tornavano a casa con le forme intere di Parmigiano e lo rivendevano ad amici e parenti, mio zio infermiere era uno di quelli, ed è comunista bertinottiano), no all'edilizia privata (che belle le case popolari a Molfetta, interi quartieri off limit per le brave persone), e tanti altri no che non hanno motivo o non hanno senso, a meno di una pura contestazione contro tutto e tutti, che non ha nè obiettivi nè sentimenti. Dimenticavo: no alla guerra. Allora una comunista vada in Afghanistan dai loro cari talebani: ho appreso sconcertata che per le donne ammalate non c'è diritto di cura... perchè la Sasso non va a vivere lì??? Altro che pari opportunità.... avrebbe provato il vero comunismo "puro"..... quello islamico. Magari poi fateci sapere di cosa hanno parlato, e se gli argomenti corrispondono a quelli da me esposti. Un saluto dal freddo.... di Trento.
Rispondi
Luisa Morea
21 Novembre 2001 alle ore 00:00:00
ma che hanno da dirsi questi. E' meglio se restano a casa
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