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Comunisti italiani a congresso
20 novembre 2001

Giovedì 22 novembre alle 19, presso la sede cittadina (via Amedeo,78) si terrà il Congresso cittadino del Partito dei Comunisti italiani.
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Certo davanti a queste parole non resta che arrendermi e darle ragione. Ovviamente la mail è di quelle che non uso, proprio per evitare che mi ripempiano la posta privata di insulti. Ma a Lei, e solo a Lei, invierò la e mail personale, pregando di non diffonderla, anche se, come tutti gli internauti, ho varie e mail per ogni fornitore di accesso che utilizzo. E credo che passerò dalla redazione di Quindici durante le vacanze di Natale al ritorno da Trento per farVi gli auguri, nell'arco di quella settimana di ferie che mi è rimasta (la maggior parte le ho prese ad ottobre per assistere mia nonna che sta male, della serie anche i fascisti hanno un'anima). Forse gli altri utenti non capiscono che i miei discorsi prescindono dagli attori politici attuali, anche perchè faccio un confronto diretto con l'amministrazione di Trento, che certo è inserita in un contesto si statuto speciale, ma le prolematiche cittadine, si sa, sono uguali, o quasi, in tutta Italia (antenne dei telefonini incluse). Per cui lungi da me da adulare questo o quel politico di Molfetta, non sono legata a loro nè tantomeno ho bisogno di loro dato il mio lavoro (e perchè no, anche il mio guadagno). Devo solo ringraziare i miei prof del Liceo Scientifico e quelli della Facoltà di Economia di Bari. Per il resto non devo niente a nessuno, e questo la dice lunga sui miei interventi. Lei lo ha detto bene, quando si lavora "oggettivamente bene", non si ha bisogno (non in senso di amicizia ma di favore) di nessuno. Neanche del misero posto di rilevatore del censimento. Un saluto solo al Direttore, nulla al Natalicchio.
Cara Gianna de Palma, mi spiace che tu sia risentita. Quando abbiamo pensato al sito, lo abbiamo pensato libero e aperto a tutti, ma spesso succede che qualcuno esageri. Ma non devi prendertela perché può accadere che qualcuno si faccia prendere la mano per qualche secondo: può capitare a tutti, anche a me. Poi i messaggi sia di offesa che di risposta vengono cancellati. Spesso è necessario rispondere a chi ti offende e crede che offendere gli altri sia un diritto, ma non tollera la minima risposta all'offesa (ne conosco tanti: sono palloni gonfiati, ingoranti e presuntuosi, ritengono che a loro tutto sia consentito, ma che gli altri non possano toccare la loro... "immagine immacolata"). Comunque tutti gli scambi di battute, come ho ripetuto più volte, restano scaramucce innocenti, come avviene in tutti i siti e in tutte le chat. Si scrive, poi si cancella e le battute anche feroci e offensive lasciano il tempo che trovano su Internet. Questo non è un giornale. Prendilo come un gioco. Tale vuol essere per certi versi. A me è capitato di essere insultato più volte (e c'è chi ha avuto perfino ragione in tribunale, dove è stato sancito che gli insulti sono normale dialettica), come è stato offeso il giornale "Quindici" che faccio, credimi, con molto sacrificio personale di tempo, denaro e salute, ma molta libertà e indipendenza, checché ne dica qualche imbecille (questa non è offesa, ma constatazione oggettiva). E non ci ricavo nulla economicamente, anzi ci rimetto, perché se scrivessi altrove (e ne ho la possibilità e le richieste) guadagnerei soldi. Lo faccio solo per amore della città, per spirito di servizio per aiutare Molfetta a crescere anche attraverso uno strumento di dibattito, nel confronto delle opinioni diverse. Credo che la destra debba imparare ad essere più tollerante e la sinistra meno supponente. Se avrò occasione di conoscerti e se questo è il tuo vero nome (la e-mail è falsa: ho provato inutilmente a rispondere privatamente a un tuo intervento sul sito) potremo confrontare meglio le nostre opinioni che credo siano abbastanza divergenti. Una raccomandazione a tutti: abbiate il coraggio di firmare e se non lo fate, evitate almeno gli insulti. Le risposte anche dure, animano il dibattito, ma occorre rispettare le opinioni degli altri, anche quando sono divergenti dalle nostre, purché siano espresse in modo civile. Buona conversazione a tutti.

Auguri vivissimi ai compagni per il loro congresso cittadino che sia auspicio per l'unità della sinistra sotto il segno del Socialismo Europeo. Voglio ricordare alle due ragazze(?) ed in particolare a Gianna de Palma che riempie continuamente queste pagine di suoi commenti di chiaro stampo "fascista" che la democrazia vuol dire libertà di esistenza di qualsiasi credo politico e libertà di dibattito; quindi non so cosa c'azzecca(alla Di Pietro) il congresso dei Comunisti Italiani con tutte le stronzate che scrive. Comunque è così ingenua da ipotizzare che i suoi "amici" di destra oggi hanno risanato la sanità pugliese e molfettese? Ma lo conosce l'Ospedale di Molfetta o sta parlando di quello di Trento? Oggi la sanità pugliese, in mano alla destra, è allo sfascio più completo, la Puglia è l'unica regione italiana a non avere il 118 (se non sa cosa sia si informasse) a Bari muoiono persone per strada in attesa dell'arrivo di qualche ambulanza. Il Policlinico non ha praticamente più servizio di Pronto Soccorso. L'Ospedale di Molfetta si è ridotto praticamente ad un carnaio, dove la gente si ricovera solo per morire. Non esiste un minimo di professionalità. Tutti i Direttori Generali ed amministrativi (con compensi da 300.000.000 l'anno) sono gli ex portaborse dei vari onorevoli e potentati di A.N. e Forza Italia.La sanità pugliese registra un deficit di 1.600.000.000.000 (hai letto bene, non mi sono sbagliato!!!) grazie agli sperperi fatti dai suoi amici; altro che parmiggiano reggiano. Ma di che stai parlando cara Gianna De Palma, ti ripeto prima di scrivere accertati di aver messo in funzione il tuo cervello; hai troppo lividore nei confronti del popolo democratico di sinistra per poter essere obbiettiva. Ciao Michele


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