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Comune di Molfetta, l'ex Corrieri ricorre contro la revoca dei dirigenti Ricorso al Tribunale di Trani: Corrieri, reintegro nella dirigenza. Il silenzio dei partiti sulla vicenda. Comune, nominato un legale difensore: resistenza al ricorso
01 febbraio 2013

MOLFETTA - Quod erat demonstrandum. Lo scorso 18 gennaio è stato notificato al Comune di Molfetta il ricorso al Tribunale di Trani (Sezione Lavoro) del dott. Domenico Corrieriper ottenere il reintegro nella dirigenza del Settore Affari Generali, dopo la revoca varata dall’ex commissario prefettizio dott. Biagio De Girolamo.
In sostanza, un’implicita conferma al provvedimento annunciato dal dott. de Girolamo nell’incontro con la stampa del 27 novembre 2012: i dirigenti comunali di nomina politica sono stati sradicati dai loro scranni papali probabilmente con un atto interno (annullamento) che ha invalidato i provvedimenti assunti dalla giunta Azzollini la scorsa estate (rinnovo dei contratti ai 4 dirigenti) e i contratti firmati lo scorso 29 ottobre (giorno delle dimissioni protocollate dall’ex sindaco Antonio Azzollini).
 
In questi mesi si erano moltiplicati i dubbi sull’effettiva esecutività di un provvedimento che non aveva avuto nessun riscontro pubblico sull’albo pretorio online del Comune, anche perché numerose determine di dicembre e gennaio riportavano ancora la firma dei vari dirigenti, in particolare quelli di nomina politica.
A novembre, Quindici aveva anche rivelato un possibile “gioco delle firme” tra le stanze comunali per la stipula dei vari contratti di rinnovo, ma poi tutto era caduto nel vuoto.
La determina dell’unità autonoma Affari Legali di lunedì 21 gennaio dimostra, invece, non solo che i dirigenti di nomina politica siano stati effettivamente revocati, ma soprattutto che sono partiti i ricorsi contro il Comune di Molfetta (ricorsi che inevitabilmente peseranno sulle spalle dei cittadini già vessati dall’Imu e dalle cartelle pazze di Equitalia, già proiettati alla Tares e all’Ivie). Tra l’altro, proprio Quindici aveva ipotizzato che quel miope provvedimento estivo, discutibile da un punto di vista politico-giuridico, avesse potuto sicuramente innescasse una spirale giuridica senza fine: così è stato.
 
Per di più, il silenzio caduto sulla vicenda è stato quanto meno ambiguo: tutti i partiti, i movimenti e le associazioni che avevano inviato esposti e denunce ai vari enti competenti, sembrano aver accantonato questo caso politico-amministrativo in un cassetto tra la muffa e la polvere. Una qualsiasi scusante giuridico-amministrativa (ad esempio, l’eventuale segretezza del provvedimento dell’ex commissario prefettizio) potrebbe non reggere, come anche il lavoro “incessante” per gli impegni politici dell’ultimo mese che fino a oggi ha prodotto, peraltro, molto poco.
Intanto, un primo ricorso è in itinere e proprio oggi si terrà la prima udienza (non si sa se l’altro ex dirigente, il dott. Giuseppe de Bari, abbia attivato un’azione legale contro il Comune). Il Comune di Molfetta si è costituito in giudizio contro il ricorso del dott. Corrieri, già assessore al Bilancio, Finanze e Programmazione della prima giunta Azzollini, assessore del Pdl, poi detronizzato nel secondo mandato di Azzollini, per la questione delle quote rosa.
 
Gli uffici comunali, che hanno nominato un legale difensore, contestano la procedura d’urgenza avviata dal dott. Corrieri, perché gli incarichi a contratto dei dirigenti sono per loro natura a tempo determinato, con scadenza già prefissata. Infatti, «l’incarico in questione è da intendersi cessato con la scadenza del mandato dell’allora Sindaco Antonio Azzollini per dimissioni, atteso che tale tipologia di incarico cessa col mandato elettivo del Sindaco in carica». Ecco perché il contratto del 29 ottobre 2012 (quello pare firmato da Azzollini) è stato contestato dal dirigente firmatario della resistenza al ricorso come datore di lavoro «che lo ritiene semplice bozza e non contratto definitivo».
Oltre la beffa, il danno per una Molfetta che continua a impantanarsi in fronzoli amministrativi che stanno raschiando la pazienza e il portafogli dei cittadini. È probabile che questa imbarazzante vicenda si trascini ancora per molti mesi, anche perché, secondo indiscrezioni, qualche altro dirigente “municipalizzato” potrebbe essere revocato.
Sarà compito della prossima amministrazione rivedere tutto l’impianto amministrativo del Comune di Molfetta, bandendo anche dei concorsi ad hoc per la nomina dei vari dirigenti comunali.
 
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