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Commemorazione del centenario della morte del ten. Angelo Losito, primo ufficiale di Molfetta caduto nella guerra 15-18
12 giugno 2015

Commemorazione  del centenario della morte del ten. Angelo Losito, primo ufficiale di Molfetta caduto nella guerra 15-18

MOLFETTA - Il primo giugno del 1915 cadeva, sul monte Mrzli, lungo il fronte italo-austriaco dell’Isonzo, il primo soldato molfettese, il bersagliere del 12° Reggimento, Antonio Minervini; nella stessa giornata fu gravemente ferito, sempre su quel funesto campo di battaglia, il celebre molfettese, il tenente del 12° Reggimento, Angelo Losito ricordato nel nome di una strada cittadina. L’ufficiale bersagliere, colpito dai micidiali “proiettili esplosivi dum-dum”, e decorato con medaglia di bronzo al valore, fu trasferito nell’ospedale militare di Cividale dove, raggiunto dai familiari sposò, sul letto di morte, la sua donna e concluse la giovane vita il 9 giugno 1915, a poco più di trent’anni.

In occasione del centenario della sua morte, le associazioni Eredi della Storia, Mutilati e Invalidi di Guerra e Combattenti e Reduci, insieme alle associazioni d’Arma, hanno organizzato un breve momento commemorativo che si è tenuto martedì 9 giugno, alle ore 20,30, in piazza Mazzini per ricordare il sacrificio della vita per la Patria di un nostro concittadino; nel crepuscolo della sera, nel momento esatto in cui si spense la luce vitale del giovane Angelo Losito, abbiamo riflettuto, nella commovente trasposizione di quegli attimi fatali, sul valore della pace, della concordia tra i popoli e della viva memoria dei  Caduti per il compimento del Risorgimento e dell’Unità Nazionale. Questo il programma:

Ore 20,30: raduno dei cittadini, dei soci e dei familiari in piazza Mazzini dove sarà esposto al pubblico un grande quadro che raffigura il Ten. Angelo Losito in divisa da Bersagliere;

Ore 21,00: rito dell’ammaina bandiera con le note del silenzio militare d’ordinanza;

Ore 21,05: lettura della Preghiera del Bersagliere; sarà intonato l’inno del Piave;

Ore 21,10: lettura dei cenni biografici e della motivazione della medaglia al valore militare;

Ore 21,15: riflessioni e conclusioni; sarà intonato l’inno “Fratelli d’Italia”;

Ore 21,20: deposizione di una corona d’alloro alla lapide del 50° anniversario della Grande Guerra, in Corso Dante (altezza ristorante Bistrot)

Ore 21,30: visita al “Museo Eroi Molfettesi”, in piazza Mazzini n° 92, e al “Museo del Risorgimento e della Grande Guerra”, in via San Pietro n° 12.

In rappresentanza del Corpo dei Bersaglieri, sono stati presenti il Gen. Pasquale Stella pres. della Ass. Nazionale Bersaglieri d’Italia che insieme all’ avv. Pasquale Zucaro vicepresidente della stessa associazione, hanno declamato la preghiera del Bersagliere e note biografiche con menzione della decorazione del nostro caduto. Infine prolusione dell’Avv. Nico Bufi pres. ANMIG e del dr. Spadavecchia Michele pres. Eredi della Storia che hanno ribadito il concetto del NON DIMENTICARE, e che le guerre non sono utili se il buon senso prevale … ma la Storia , purtroppo, non si fa con i “se”!!!!

Visitando i musei in cui sono esposti i cimeli di guerra come elmetti, armi, capelli e documenti di combattenti e mutilati di guerra, si ricordano tutti coloro che fecero sacrificio della propria vita per l’indipendenza dell'Italia e degli italiani e soprattutto quei caduti noti o sconosciuti: “i loro corpi sono sepolti in pace ed il ricordo vivrà in eterno; ottennero il regno della gloria e la mano del Signore li protegge”.

 

PREGHIERA DEL BERSAGLIERE

 

A te, grande eterno Iddio, Signore del cielo e della terra,

noi, Bersaglieri d'Italia, leviamo i cuori

Ravviva, o grande Dio, l'ardente fiamma

Di cui noi siamo continuatori e custodi;

rendici degni, o Signore, di coloro

che ci hanno preceduto e che hanno segnato

col loro sangue le tappe più belle

della Patria nel Tuo divino nome.

Facci più forti, più giusti e più pronti

All'obbedienza ai nostri comandamenti;

dà ai nostri cuori la clemenza dei forti

verso il vinto. Rendici generosi e fraterni con tutti;

dacci il coraggio tenace ed inflessibile

nella fatica e nel pericolo

come l'acciaio dei nostri mezzi.

Aiuta e innalza la nostra Italia, o Signore,

da gloria e potenza alla nostra bandiera;

benedici le nostre piume e le nostre fiamme

e ad esse per sempre dona vittoria.

Benedici, o Signore, le nostre case lontane,

i nostri cari viventi e scomparsi nella tua pace,

i nostri Caduti gloriosi,

fiore della stirpe d'Italia.

Benedici noi, o Signore, che per la Patria

Vegliamo in armi nel sublime dovere.

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