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Cominciata nelle commissioni regionali competenti la discussione sull'Acquedotto pugliese Acqua pubblica, la Puglia verso una gestione pubblica del bene acqua anche se non mancano polemiche e idee opposte come quella dell'amministrazione comunale di Molfetta
27 ottobre 2010

BARI – Più che acqua pubblica, si dovrebbe parlare di gestione pubblica del bene acqua.In Regione si sta discutendo dei principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e delle disposizioni per la ripubblicizzazione del servizio idrico. Un percorso già iniziato da altri comuni come Altamura e Modugno che hanno già modificato il loro Statuto comunale per istituire una commissione Consigliare sulla materia e confermare il carattere pubblico e una non rilevanza economica dell’acqua. Questo per evitare anche una futura e pericolosa trasformazione del bene, da cui dipende non solo la vita umana, in ‘prodotto’ privato su cui speculare.
Tornando alla gestione invece a Molfetta pochi giorni fa la maggioranza del Consiglio comunale ha eliminato ogni dubbio in materia bocciando la medesima mozione dei comuni baresi citati. Non c'è dunque alcuna coesione o comunanza di idee tra Sel e Pdl sulla problematica acqua.
Su questa materia è cominciata la discussione nelle due commissioni congiunte (seconda e quinta). E’ inimmaginabile pensare di liquidare in un’unica seduta il via libera su un tema che, oltre ad aver infuocato la campagna elettorale,  continua a mietere dissenso fra le coalizioni.
Il problema politico lo ha spiegato il presidente del gruppo Sel, Michele Losappio, quando ha affermato che il tema non rappresenta un dettaglio ma una questione qualificante del programma e sul quale si è  avuto il consenso dalla maggioranza dei pugliesi. A ciò si aggiunge l’apprezzamento dell’iniziativa arrivato anche dal 90% delle associazioni, enti locali, sindacati, rappresentanti della società civile, ascoltati dalle commissioni.
Un dato che il presidente della seconda commissione, il consigliere di Sel Giovanni Brigante, ha sottoposto all’attenzione dei consiglieri come argomento prioritario che deve spingere ad andare avanti su questo binario.
La discussione non è delle più tranquille dato il tema caldo e qualcuno per ironizzare ricorda i manifesti affissi durante la campagna elettorale ‘Acqua gratis a tutti’.
Un altro aspetto del problema, ha ricordato il capogruppo del Pdl Rocco Palese, è la sua natura legislativa. La norma da approvare infatti non può non collimare con quella nazionale ma si inserisce poi in un quadro generale in cui ci sono stati ricorsi anche alla Corte costituzionale che già in passato ha stabilito la natura pubblica del bene e deliberato che siano i comuni ad avere un ruolo di primo piano su questi temi cruciali.
Se poi anche il governo romano dovesse rivolgersi a sua volta alla stessa Corte, nel momento in cui venga approvata la legge, il tutto diverrebbe quasi  ingestibile.
Palese sottolinea che la scelta della maggioranza sia dettata da motivazioni puramente ideologiche che non tengono conto degli aspetti legislativi e dell’impatto che questa legge avrebbe sulle casse della Regione.
Ci saranno ancora molte sedute del consiglio per decidere la sorte della gestione idrica che tenga conto anche che la vita viene prima di una economia basata su un profitto di cui…nessuno potrebbe goderne.

Autore: Q
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Non ha limite l'incoscienza umana. Con l'accelerazione dei processi di industrializzazaione, a partire dal dopoguerra, lo sfruttamento delle risorse naturali ha subito un incremento esponenziale che ne ha messo in pericolo la capacità di rinnovamento. L'acqua sarà il bene più conteso del XXI secolo assieme al petrolio. L'incremento demografico dei paesi poveri, lo sfruttamento industriale e agricolo a livello globale, l'inaridimento progressivo di molte zone temperate concorrono a formare un mosaico tutt'altro che rassicurante delle risorse idriche. già al tempo dei filosofi greci era stato riconosciuto il ruolo importante dell'acqua nel mantenimento della vita. Aristotele includeva l'acqua tra i quattro elementi che costituiscono il mondo fisico insieme alla terra, all'aria e al fuoco; Talete elaborò una cosmogonia nella quale l'acqua era l'elemento, o principio primo di tutte le cose. Fu però solo alla fine del XVII secolo che le conoscenze relative all'acqua fecero decisivi progressi: dopo che il chimico inglese Priestley era riuscito a sintetizzare l'acqua, i chimici Lavoisier e Cavendish riuscirono a decomporre l'acqua liquida in idrogeno e ossigeno. L'ignoranza, il profitto a tutti costi, incoscienza e incapacità di gestione, fanno si che, oggi giorno, si parli dell'acqua come un bene da lasciare gestire ai privati. Necessitiamo invece, di una campagna "moralizzatrice" alla gestione pubblica di un bene comune come l'acqua, indispensabili per la vita su tutto il pianeta per tutte le specie viventi. L'acqua è la sostanza che rende possibile la vita. La possibilità di approvvigionamento a uso individuale e collettivo di acqua potabile è stata costantemente uno dei fattori decisivi dello sviluppo dei sistemi sociali che l'uomo ha creato nel tempo.
E se la non conoscenza dell'acqua, sarebbe anche la non conoscenza dell'uomo? Quando Colombo, all'alba del 12 ottobre 1492, incontrò i primi indigeni nella piccola isola dei Caraibi da lui battezzata San Salvador avvenne che: L'UOMO INCONTRO' SE STESSO E NON SI RICONOBBE. In questo fallimento è il senso di quell'evento grandioso e tragico. L'una e l'altra cosa fecero sì che l'europeo davanti all'indiano vide uno "schiavo", e l'indiano davanti all'europeo vide un "dio". Nessuno, di fronte all'uomo, riconobbe l'uomo, perchè nessuno seppe accogliere la DIVERSITA' e L'ALTERITA' come dei valori. Colombo salpò dall'Europa quando in Europa, riscoperta l'humanitas degli antichi, msi celebrava l'Umanesimo. Chissà cosa davvero si pensava allora quando si diceva "UOMO", se poi di fronte all'uomo appena diverso dall'occidentale è stata subito carneficina e schiavitù. E se l'età moderna, che ironicamente ha preso avvio proprio dalla scoperta dell'America, nel secolo in cui si celebrava L'Umanesimo, fosse contrassegnata dal misconoscimento dell'uomo, dal suo mancato riconoscimento? Infatti, come nel Rinascimento, in cui si celebrava il recupero dell'humanitas, gli uomini diversi dagli moccidentali non rientravano in quell'universalità dell'umano tanto celebrata dagli intellettuali umanisti, che nemmeno sembra abbiano avvertito il sopruso che oltre Atlantico si andava consumando contro l'uomo in carne e ossa, così oggi i diritti dell'uomo, universalmente proclamati, sembra non trovino ancora un'adeguata incarnazione nei singoli uomini, la cui vita e la cui morte non hanno la stessa incidenza e la stessa rilevanza.

Come definire la decisione della maggioranza del Consiglio comunale, di bocciare il carattere pubblico dell'acqua? "Roba d'altro mondo" (non volendo volgarizzare il giudizio, evitando così malintesi). "LAUDATE SI' MI'SIGNORE, PER SOR'ACQUA, LA QUALE E' MULTO UTILE ET HUMILE ET PRETIOSA ET CASTA". (SAN FRANCESCO - "CANTICO DELLE CREATURE). Si è scritto anche molto del valore dell'acqua: "Non c'è limite all'incoscienza umana: l'uomo sempre figlio di nessuno. L'acqua è una risorsa essenziale per gli esseri viventi tutti: uomini, animali e piante. E' alla base di tutti gli scambi che avvengono sulla superficie terrestre, dove è contenuta nei mari, nei fiumi, nei laghi e nelle falde sotterranee". Come si può dunque, pensare di privatizzare e commerciare l'acqua come un qualsiasi prodotto di consumo? A volte sottovalutiamo l'estrema importanza dell'acqua, l'elemento presente in maggior quantità nel nostro corpo e anche il più necessario. E' anche più indispensabile persino delle cinque principali categorie di alimenti (carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali e grassi)messi insieme. L'uomo infatti può resistere anche 40 giorni senza cibo, ma non più di sette senza acqua. L'acqua trasporta le sostanze nutritive, elimina i rifiuti, agisce da condizionatore dell'aria e da solvente universale, favorisce la reazione delle sostanze chimiche tra loro, ha un ruolo importante nella lubrificazione dell'occhio, delle articolaziopni e delle pareti del tubo digerente. Il sangue è quasi tutto acqua e le ossa contengono più del 20 per cento di acqua. Come si può decidere incoscentemente di privatizzare un bene comune così decisivo per la vita dell'uomo e non solo? Incoscienza: pura e cristallina come l'acqua.

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