Come trasformare Molfetta in città della cultura, la lettera di due americani al sindaco Minervini
L'ospedaletto dei Crociati
Gentile Direttore,
Tim e Tamera Danforth sono due amici americani, che si sono trasferiti a Molfetta, da qualche anno, per amore dell'Italia, della Puglia e del mare. Loro stanno imparando la storia di Molfetta e le nostre tradizioni e vorrebbero aiutarci a valorizzare le sue bellezze, perciò vi invio questo breve messaggio che rivolgono al nostro sindaco.
La ringrazio, sin da ora, per la pubblicazione e le auguro buona giornata.
Cordiali saluti dalla prof.ssa Rosa Scardigno
Ecco il testo della lettera al sindaco Tommaso Minervini:
«Caro Sindaco,
abbiamo letto molti articoli su come Lei voglia trasformare Molfetta in una città della cultura. Abbiamo delle idee che potrebbero interessarLe.
La pesca e il mare sono state parte di Molfetta da secoli, ma lo sono anche per qualsiasi altra città portuale in Italia.
San Corrado, patrono di Molfetta e la presenza dei Cavalieri Templari a Molfetta, invece, è qualcosa di unico, così come la presenza dell'Ospedaletto dei Crociati.
Pensiamo che unire la storia del mare con quella dei Cavalieri Templari e San Corrado potrebbe far distinguere Molfetta tra le centinaia di città marinare.
Immaginiamo una scultura in bronzo di un cavaliere templare a cavallo che saluta tutti i visitatori e turisti alla stazione ferroviaria con la bellissima fontana.
Sarebbe molto bello avere anche dei chioschi interattivi storicamente significativi e sculture del periodo dei Templari sparse strategicamente in tutta la città per celebrarne il ricco patrimonio culturale e umano.
In questo modo, creando un tema storico unico come lo è il Colosseo di Roma, la torre di Pisa o i canali di Venezia, si darebbe a Molfetta un fascino unico “I Templari di Molfetta”.
Cordiali saluti da
Tim e Tamera Danforth».