Come avviare un’attività autonoma
Interessante convegno su iniziativa della “Cattolica popolare”
La presenza nel nostro paese di una notevole quantità di giovani disoccupati è un dato che preoccupa non solo i politici ma anche i genitori. Grave è il problema occupazionale nel Mezzogiorno d’Italia e le cifre dimostrano come in questi anni in cui si è parlato della ”questione meridionale” poco si è fatto in termini concreti per migliorare la situazione. I giovani, che non hanno opportunità lavorative, preferiscono emigrare esportando la propria professionalità in aree dove il senso produttivo e la crescita economica offrono maggiori possibilità.
L’attuale formazione scolastica genera una conoscenza nozionistica, teorica e di carattere generale. Tale siffatta preparazione per un giovane, anche se può risultare sufficiente ad inserirlo nel campo del lavoro, non è del tutto idonea a fare emergere il suo talento personale. Occorre, per migliorare la condizione occupazionale, promuovere formazione con l’obiettivo di sviluppare l’autoimprenditorialità, cosi da far conquistare ai giovani una capacità professionale alla realizzazione di un’idea. A tal proposito, è stato organizzato a Molfetta, venerdì 10 marzo 2000, presso il seminario vescovile, un convegno su “ Lavorare avviando una attività autonoma” della “ Enterprise education and consulting, società che organizza incontri seminariali e corsi finalizzati alla creazione di attività imprenditoriali con sede operativa a Molfetta in via P. Colletta, 59 e la “ Cattolica Popolare s.c.a r.l.”. di Molfetta. Scopo di questo convegno è stato quello di sviluppare un percorso formativo e informativo riferito alle modalità di impiego dei risparmi e dei finanziamenti statali e non, al fine di stimolare lo spirito imprenditoriale. Questo convegno, coordinato dal professor Francesco Andriani, in collaborazione con il dott. Giulio Saitti, ha visto la partecipazione del dott. Gennaro Alberto Picca, condirettore generale Banca Cattolica S.p.a, che ha relazionato sulla “importanza delle leggi sui finanziamenti statali”. L’intervento ha messo in evidenza come lo Stato agevola tramite alcune leggi la creazione di nuove imprese, promosse soprattutto da giovani e donne con la concessione di contributi a fondo perduto, di contributi in conto capitale e di contributi in conto gestione e con la fornitura di servizi reali di assistenza e consulenza.
Successivamente è intervenuto il dott. Antonio Montefinale, presidente del centro studi Crea impresa di Genova sul tema “ Come crearsi un lavoro avviando un’attività autonoma”.
La relazione è stata incentrata sul know - how necessario per la verifica della fattibilità dell’idea di impresa, per la pianificazione operativa e per l’avvio dell’attività. L’esperienza pluriennale nel settore ha permesso di individuare le opportunità reali che si presentano nel mercato.
Nel pomeriggio, il dott. Montefinale ed il Dott. Daniele Zunini, hanno affrontato il tema “ le agevolazioni finanziarie per creare una nuova impresa o per sviluppare la propria impresa”. La loro relazione si è soffermata essenzialmente sullo strumento fondamentale per la verifica della fattibilità di un progetto (Business plan) riferito ad uno dei progetti approvati, relativi alla legge 25/02/92 n. 215 “ Azioni positive per l’imprenditorialità femminile”. La partecipazione ottenuta ed attiva degli studenti e non ha rafforzato ulteriormente la scelta di proporre nel prossimo futuro un nuovo convegno che possa ulteriormente sviluppare un percorso formativo ed informativo riferito all’intrapresa.
Tutto ciò si evince dalla volontà espressa dal dott. Nicolò Azzollini, presidente della Cattolica Popolare s.c.a r.l. a voler valorizzare la formazione per la promozione dello sviluppo locale.