Cittadinazattiva a "Quindici": salviamo l'ospedale di Molfetta
MOLFETTA – Vitangelo Solimini di Cittadinanzattiva scrive a "Quindici" sull’ospedale di Molfetta e dei lavori di ampliamento del pronto soccorso e si augura che il nosocomio venga salvato.
«Caro Direttore,
ancora una volta, siamo costretti ad interessarci dei lavori di ampliamento e ripristino del Pronto Soccorso del nostro ospedale. I lavori sono stati possibili, grazie ad un finanziamento di oltre 6 milioni di euro da parte della UE. La somma stanziata è risultata subito superiore a quella necessaria. Gli amministratori pensano bene di ampliare i lavori con la ricostruzione e l'adeguamento del reparto di senologia; ricostruzione del reparto del centro trasfusionale; servizio mortuario (quattro sale mortuarie); guardia medica; 118; blocco operatorio e post-chirurgica.
Ci auguriamo che, tra i lavori e le realizzazioni, nel nuovo pronto soccorso, possa trovare posto, anche una sala attrezzata, atta a curare immediatamente chi arriva in ospedale, in condizioni di non trasportabilità o con un infarto in atto e trasportarlo solo dopo averlo stabilizzato, così come avviene nei Pronto Soccorso attrezzati. Questo, anche in considerazione del fatto che, nel nostro ospedale è stato soppresso l'UTIC. Tutte queste nuove costruzioni e rifacimenti, andrebbero molto bene, solo se dietro queste innovazioni, ci fosse la certezza della sopravvivenza del nostro ospedale. Attualmente l'ospedale di Molfetta con i suoi 102 posti letto è a rischio chiusura. Con le restrizioni ed i tagli che si prevedono, anche nella sanità, questi ospedali già individuati, rischiano di scomparire dalla mattina alla sera.
Caro Direttore, in altre “aree” gli ospedali al di sotto di 120 posti letto, ma funzionanti ed efficienti, degni di essere salvati, così come il nostro ospedale, sono stati portati a 120 posti letto e dunque a norma per la sopravvivenza. Il nostro ospedale ha bisogno di soli 20 posti letto (ne ha 102), non è difficile la soluzione, anche alla luce dei nuovi reparti in costruzione e alla enorme spesa per la realizzazione (con 6,5 milioni di euro si può costruire un nuovo ospedale). Alle autorità preposte, sicuramente interessate a salvare il nostro ospedale, si chiede di intervenire con urgenza e determinazione, perché l'ospedale resti al servizio della cittadinanza. Non è una impresa difficile, è solo un doveroso intervento».
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