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Città della Moda, a settembre il grande outlet e nel 2006 la multisala
Il Fashion District darà lavoro, a regime, a circa mille persone. Si parte con un corso di formazione per 250 addetti alle vendite
15 giugno 2005
La Città della Moda apre i battenti. Dopo cinque anni di attese, discussioni, polemiche e confronti, finalmente la grande galleria commerciale realizzata nella zona Asi di Molfetta dalla società bresciana Fashion District è pronta per accogliere l'enorme flusso di cittadini, turisti e visitatori che promette di portare nella nostra città. A dare l'annuncio, durante una conferenza stampa nell'aula consiliare, è stato l'amministratore delegato della stessa Fashion District, il dott. Giuseppe Taini (nella foto)
che, tra le altre cose, ha snocciolato i numeri del grande insediamento che sta sorgendo alla periferia-nord di Molfetta. E sono numeri da far girare la testa. Ma andiamo con ordine. Come detto l'apertura dell'Outlet è imminente: il 22 settembre sarà inaugurato con una grande festa “che sarà soprattutto – ha detto Taini – una festa per tutta la cittadinanza” e l'indomani ci sarà l'attesa apertura al pubblico. La struttura completa, a regime, occuperà una superficie pari a circa 340.000 mq di terreno, dei quali 32.000 mq saranno per la sola galleria commerciale (la prima ad aprire) che ospiterà 130 negozi monomarca, dedicati alle più prestigiose griffe nazionali ed internazionali che lì venderanno i capi di abbigliamento delle ultime collezioni. Successivamente, ad aprile del prossimo anno, sarà aperto il “Multiplex” (per cui i lavori sono già stati appaltati e sono pronti per iniziare) una struttura che si articolerà su due piani: al piano terra uno spazio ricreativo con sale giochi, bowling e aree dedicate alla ristorazione ed al tempo libero, mentre al primo piano ci saranno 12 sale cinematografiche (all'inizio ne erano previste 10) della capienza complessiva di 2.000 posti, gestite dalla Cinestar, società che fa capo al medesimo gruppo e che già amministra una analoga (anche se più piccola) struttura ad Andria. In ultimo, al più tardi per la fine della prossima primavera (quindi al massimo entro il 21 giugno), ci sarà l'inaugurazione del Parco Tematico, un'ampia struttura che guarderà con particolare attenzione alle famiglie ed alle giovani coppie con bambini, con una vasta area dedicata alla balneazione, munita di piscine ed attrazioni acquatiche. Il dott. Taini ha tenuto a specificare, con riferimento alla tempistica, che “fino a questo momento le scadenze preventivate sono tutte state rispettate e non c'è ragione di temere che in futuro le cose possano cambiare”. Come dire che il prossimo giugno la struttura (per cui l'investimento complessivo si aggira intorno ai 135 milioni di euro, “tutti rigorosamente privati” come ha tenuto a sottolineare, con una punta di orgoglio, lo stesso Taini) sarà del tutto completata. Impressionanti anche i numeri relativi ai flussi di visitatori attesi, calcolati sulla base delle altre analoghe strutture della medesima Fashion District gestite a Santhià, Mantova e Valmontone. Ebbene nel solo primo anno l'amministratore delegato della società ha detto di attendersi un flusso di visitatori che si aggirerà intorno alle tre milioni di unità. Una enormità. L'ultimo aspetto affrontato durante la conferenza stampa dal rappresentante della società bresciana è stato quello riguardante l'impatto occupazionale della Città della Moda. A regime saranno circa mille gli occupati nella struttura, suddivisi tra addetti alle vendite, impiegati nel Multiplex, addetti alle pulizie ed alla sicurezza. Ma - questo è stato specificato con chiarezza - la gran parte dei commessi della galleria commerciale non saranno assunti direttamente dalla Fashion District ma dalla singole aziende che all'interno dell'Outlet si insedieranno. Per preparare gli operatori che potrebbero poi andare a lavorare all'interno della Città della Moda, la Fashion District, con il patrocinio del Comune di Molfetta, ha organizzato un corso di formazione per 250 sales promoter che comunque, come specificato nel bando (scaduto lo scorso 9 giugno e per cui sono arrivate parecchie centinaia di domande), non garantisce assolutamente alcuna assunzione. “La nostra – ha tenuto a precisare il dott. Taini per rispondere, indirettamente, alle polemiche che inevitabilmente stavano nascendo in città su questo punto – è una mera attività di servizio che offriamo alle aziende che saranno ospitate nella galleria commerciale. Forniremo un certo numero di persone formate ed in grado di utilizzare tutti gli strumenti più moderni per operare nell'ambito del commercio, ma questo non obbligherà assolutamente le aziende ad assumere questi giovani né tanto meno partecipare ai nostri corsi garantirà a questi ultimi un sicuro posto di lavoro”. Ma quale impatto potrà avere una struttura del genere sul nostro tessuto economico? E' lo stesso Taini a rispondere: “Questa per Molfetta è una grande opportunità. La nostra struttura porterà qui un flusso di turisti inimmaginabile per questa città fino a qualche tempo fa, e se tutti gli attori presenti sul territorio saranno in grado di attivare intelligenti politiche di marketing territoriale, riuscendo ad intercettare e a portare in città anche solo una parte di questo flusso, vedrete che tutti se ne beneficeranno. D'altro canto c'è già l'esperienza delle altre realtà dove ci siamo insediati, tipo Valmontone, alle porte di Roma, che anche grazie alla Fashion District è diventato un centro estremamente vitale”. Anche l'assessore al Commercio, Pino Amato, intervenendo durante la conferenza stampa ha ribadito questo concetto, sottolineando come “questo insediamento sarà certamente un fatto positivo per la città e noi ci stiamo già adoperando in un confronto propositivo con i commercianti locali per far sì che la Città della Moda non produce effetti negativi per il tessuto commerciale della città”. Occorre infine dire che, durante la conferenza stampa, è però intervenuto il presidente della Molfetta Shopping, Mauro Panunzio (a cui abbiamo anche fatto una intervista pubblicata in altra parte di questo giornale), il quale ha denunciato “la profonda preoccupazione e lo stato di allarme che vivono gli operatori commerciali locali i quali temono, nell'inerzia dell'Amministrazione, di essere 'fagocitati' da una struttura così grande”. La modernità non va fermata, certo. Ma va regolata. Non a parole, ma con i fatti.
Giulio Calvani
giulio.calvani@quindici-molfetta.it
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nicola altamura
24 Ottobre 2005 alle ore 00:00:00
Un articolo davvero interessante peccato che io non sia stato chiamato nemmeno per un colloquo(l'esperienza lavorativa non mi manca) all' outlet,ora voglio vedere il cinestar o multiplex se mai mi chiamerà!Ah e per il parco tematico dove si manda il curriculum?Vorrei una risposta da qualche anima buona. Bisogna essere obiettivi qui il lavoro cè ma non per noi persone comuni,con i soldi che ho speso per inviare curriculum mi sarei rifatto il guardaroba!Queste sono parole di una persona che come tante che qui a molfetta ne ha viste gia tante di ingiustizie.. Se questo è un paese democratico io sono bill gates!Spero di essere stato convincente,distinti saluti!
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kiaros roskia
19 Ottobre 2005 alle ore 00:00:00
l'apertura dell'outlet prospettava nuove opportunità di impiego ma..per chi?nessuna risposta ne convocazione a selezione nonostante il cv inviato!chiamatela trasparenza
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crick crock
30 Settembre 2005 alle ore 00:00:00
Città della Moda??...non ditemi che le assunzione nella nuova struttura commerciale sono avvenute in modo trasparente...perchè, esperienza personale mia e non solo non ci crederò (e non ci crederemo) mai!!!! E' inutile: il clientelismo e le spintarelle ci sono e ci saranno sempre.Ma basta prendere in giro le persone!! Si dicesse chiaramente che i posti di lavoro sono già assegnati e ci mettiamo l'anima in pace... Cosi, invece di sforzarci per trova r lavoro indirizzeremo le nostre energie nel trovare spintarelle che potranno esserci di aiuto in futuro.
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