Cinque anni fa la scomparsa del sen. Enzo de Cosmo. Il ricordo del sindaco di Molfetta, Minervini
Il sindaco Enzo de Cosmo consegna la medaglia d'oro del Comune al prof. MIchele de Sanctis, decano dei giornalisti di Molfetta per i suoi 50 anni di attività al servizio della città
MOLFETTA – Sono passati 5 anni dall’improvvisa scomparsa del sen. Enzo de Cosmo, già sindaco e deputato di Molfetta.
Il sindaco, Tommaso Minervini, lo ricorda così: «Non è mai semplice parlare di un uomo delle Istituzioni specie quando ci si riferisce a personalità che hanno rappresentato i segni di un’epoca come è stato per il Senatore e il Sindaco Enzo De Cosmo, scomparso il 25 aprile di cinque anni fa.
Lo ricordo come Servitore dello Stato impegnato a difendere il prestigio delle istituzioni, quando necessario, con spirito critico, ma anche come padre, marito innamorato della sua famiglia, uomo di cultura e di sport, innamorato del suo lavoro e della sua città.
Con il Senatore Beniamino Finocchiaro, senza ombra di smentita, anche se su posizioni per certi versi distanti, Enzo De Cosmo è stato testimone e protagonista di quella stagione, lasciando ricordi indelebili nella storia politico amministrativa di Molfetta.
A lui, esponente politico con la vocazione al dialogo, si deve la istituzione dell’istituto alberghiero a Molfetta, oggi, una delle scuole più floride della città, pluripremiata a livello internazionale. Fu presidente dell’Ente ospedaliero regionale “Cotugno” di Bari, consigliere di amministrazione della Finmare, deputato, Sindaco di Molfetta dal 1984 al 1991, Senatore della Repubblica, saggista, docente universitario. Uomo di raffinata intelligenza aveva intuito l’importanza del cambiamento e lo assecondò, guardando con interesse anche all’Europa, all’unione monetaria, ad un federalismo fiscale di cui, nei primi anni del 2000, si cominciava a parlare.
Sono stato un suo oppositore in tutti gli anni del suo Sindacato. Enzo de Cosmo ha mostrato sempre grande affetto verso quel giovane socialista, cosa che io ho sempre contraccambiato, col rispetto per il ruolo che ricopriva, oltre che per l’età. Un affetto che ha esternato pubblicamente più volte dopo il Suo mandato. E questo per due ragioni che ritengo essere stati i tratti salienti di Enzo de Cosmo e che meritano di essere ricordati ad insegnamento dei più giovani: una la capacità di dialogo e di accettazione dell’opinione altrui; l’altra di essere consapevole che la diversità di opinione politica, se genuina, non deve mai trascendere in divergenze personali. Consapevoli che la fatica e la complessità dell’amministrare doveva, e dovrebbe ancora oggi essere, perimetrata nei confini della Politica senza mai sconfinare. Questo insegnamento di De Cosmo, figlio della tradizione e della scuola democratica cristiana va ricordato e andrebbe seguito dalla politica di oggi».
SULL’ULTIMO NUMERO DELLA RIVISTA MENSILE “QUINDICI” IN EDICOLA IN QUESTIO GIORNI, UN RICORDO DELL’ON. ENZO DE COSMO