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Chiusa la transazione con la Molfetta Multiservizi: salvi i 61 lavoratori. Sanato il pasticcio della precedente amministrazione di centrodestra
19 novembre 2015
MOLFETTA
– Un altro pasticcio della giunta di centrodestra dell’ex sindaco sen. Antonio Azzollini è stato sistemato: la Multiservizi. Con un accordo con il socio privato, la Sceap, che ha preteso una liquidazione, forse un po’ onerosa, a causa della mancanza nel contratto con il Comune (fatto all’epoca) della clausola di uscita dalla società, è stata chiusa la transazione ed è stata salvata la Multiservizi e i suoi 61 lavoratori (nalla foto, le firme sul documento finale). Ne dà notizia lo stesso sindaco Paola Natalicchio: «
E’ fatta, abbiamo chiuso la transazione con il socio privato e la Molfetta Multiservizi è salva. Abbiamo firmato un accordo con il socio privato, che ha mostrato massima disponibilità e serietà. E' stato determinante l'intervento del Prefetto, che ha collaborato per la positiva risoluzione del caso. Ma senza la fiducia dei 61 lavoratori, la collaborazione dei sindacati confederali, territoriali e aziendali, il lavoro di squadra coordinato dal nostro avvocato difensore Mino Salvemini, la collaborazione dei nostri consulenti e dirigenti e del segretario generale, l'ostinazione e la lucidità dell'assessore Angela Amato e la tenacia del presidente Leo Amato e del suo gruppo di lavoro non so se ce l'avremmo fatta.
Ho guidato un team straordinario e ho attraversato giornate incredibili fatte di tensione e lavoro senza sosta. Siamo stati a poche ore dalla liquidazione obbligatoria della società. Ma noi siamo abituati a non mollare mai. Un altro capitolo da incubo del passato è stato chiuso. Ci trovavamo in questa situazione per una gara sbagliata del marzo 2011, non certo per altre ragioni. E sfido chiunque a dare un'altra versione dei fatti. Ma ora voltiamo pagina. Un altro ostacolo è superato. E soprattutto sono salvi i lavoratori e sono salvi i servizi essenziali di questa città. Possiamo chiudere il passato e aprire il futuro. Grazie per chi ha creduto ancora una volta in noi.
?#forzamolfettamultiservizi
».
Il Comune - rappresentato dal Sindaco
Paola Natalicchio
, dall'assessore
Angela Amato
, dal Segretario Generale
Marisa Nicassio
e dall'avvocato
Giacomo Salvemini
- ha proposto al socio un acconto cospicuo, ben maggiore della proposta iniziale, da liquidare già entro il mese di dicembre, con l'impegno di saldare l'intera quota entro il marzo 2016, con l'approvazione del prossimo bilancio previsionale. L'accordo finale sulla cifra di 480mila euro è stato ribadito da entrambe le parti e dunque può dirsi definitivamente raggiunto. Ribadita anche da parte del Comune la necessità di assoluta tombalità dell'accordo su ogni altra richiesta da parte del socio, comprese possibili rivalse sugli amministratori.
L'incontro è stato coordinato dalla dott.ssa
Rossana Riflesso
, capo di gabinetto del Prefetto dott.ssa
Carmela Pagano
, che nelle scorse ore ha chiamato personalmente il sindaco per seguire la vicenda. La transazione si rende necessaria perchè il Comune non ha altra strada per tornare proprietario della quota del 49%, visto che la gara con cui venne selezionato il socio Sceap, bandita nel marzo del 2011, non conteneva "clausola di way out" e quindi non stabiliva né la durata del socio né la cifra della sua liquidazione.
Il Comune ha dunque ereditato servizi con scadenza a tre anni e durata della partecipazione del socio “senza scadenza”. Per rifare una nuova gara, nell'annualità 2016, il Comune deve tornare proprietario della quota del 49%, entro il mese di dicembre, affidare i servizi inhouse per un periodo "ponte" e procedere a nuova gara a doppio oggetto.
All'incontro in prefettura hanno partecipato anche i sindacati confederali. Dopo questo accordo è saltato il consiglio comunale previsto per oggi e dell’argomento se ne parlerà in una prossima riunione della massima assise cittadina, con la speranza che l’opposizione di centrodestra abbia il pudore di tacere, evitando ai cittadini le inutili esibizioni del consigliere Mariano Caputo, che cerca di sfogarsi dopo anni di silenzio imposto agli assessori, ma anche ai consiglieri di centrosinistra dal sindaco Azzollini negli anni del suo mandato, quando era impedito ogni dibattito in consiglio e si passava subito al voto. Alla città vanno ricordate queste verità, che dovrebbero solo far vergognare i consiglieri di centrodestra, dopo i guasti che hanno lasciato a Molfetta.
La nuova amministrazione di centrosinistra è costretta oggi a mettere le toppe a tutte le falle createsi per gli errori del passato, per incapacità amministrativa o per voluta inerzia (il che sarebbe più grave). Il ritorno alle legalità amministrativa è salutato con piacere dai cittadini che sembrano venire fuori da un incubo dal quale sembrava non riuscissero più a svegliarsi. La verità dei fatti brucia, ma è incontrovertibile. © Riproduzione riservata
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tommaso gaudio
22 Novembre 2015 alle ore 11:06:00
Faccio ammenda per l'eventuale offesa ai cari Babbo Natale e San Niola. In particolare, caro San Nicola, evita per me cenere e carbone: sarebbe una punizione eccessiva! Ciao.
Rispondi
dottor Salasso
21 Novembre 2015 alle ore 20:39:00
Per mille appendici affumicate, non è il tuo scritto a non avere "chiarezza" esimio sig.gaudio, è il De Gennaro con la testa nelle nuvole....e che nuvole, per bacco baccone!
Rispondi
San Nicola
21 Novembre 2015 alle ore 20:17:00
Mio caro tommaso, come ti è venuto in mente fare il mio nome, e pensare che abbia a che fare con l'A.S.M., poi addirittura pensare abbia "caricato" dei denari. Credo anche l'amico Babbo Natale niente ha a che fare con siffatte situazioni, svaluterebbe quello che è il nostro vero compito. Non chiamarci in causa una prossima volta, potremmo anche offenderci e......cenere e carbone!!!
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Babbo Natale
21 Novembre 2015 alle ore 20:11:00
Credetemi in parola: non sborso mai quattrini, non regalo denaro, niente a che fare con l'ASM. Tutto questo sarebbe contro la mia stessa identità.
Rispondi
tommaso gaudio
21 Novembre 2015 alle ore 08:13:00
Forse il mio scritto non ha molta chiarezza (per il sig. De Gennaro V.); certamente non so come interpretare il suo, di scritto! Se si esprime con ironia o cos'altro. L'A.S.M. stava fallendo? Io nonlo so, so solo che c'era una situazione anomala di ...ricatto continuo da parte del "SOCIO al 49%!" E, detto questo, che cosa avrebbero dovuto fare Sindaco e Giunta?Lasciarla fallire davvero? E poi? Infine, caro sig. De Gennaro, CHI credi che, nel bene e nel male, sia "caricato" dei denari che vengono sborsati dalle Amministrazioni TUTTE? Forse 'babbo natale' o più verosimilmente 'san nicola', visto che siamo a Molfetta?
Rispondi
L'Ortolano
20 Novembre 2015 alle ore 13:50:00
Bravo il dottor mastropierro! Di agricoltura, raccolta di olive e di peperoni si affidi ai miei pareri, come io mi affido ai suoi per quanto riguarda l'economia. A proposito come va il suo peperone? Un saluto e un forte abbraccio dottor mastropierro a..
Rispondi
mastropierro a.
20 Novembre 2015 alle ore 09:58:00
Signor de gennaro ma lei sa di cosa sta parlando? Conosce i bilancio della Multiservi oppure le spara per darsi un tono? L'ultimo bilancio chiuso al 2014 ha fatto registrare Utili per circa 190.000 € al netto delle tasse di cui 105.292 € rientrat nel consolidato del Bilancio Comunale. Lei forse non ha minimamente il concetto di Società Fallita confondendo un riassetto legislativo della compagine societaria con un fallimento. Io che di mestiere faccio il Commercialista se si parla di agricoltura, raccolta olive ecc. non esprimo pareri, la prego di fare altrettanto quando si parla di Economia.
Rispondi
de gennaro v.
19 Novembre 2015 alle ore 16:26:00
complimenti signor Gaudio per la sua lucidita'... si rende conto di aver sostanzialmente affermato che noi tutti Molfettesi abbiamo pagato per mantenere in vita una societa' fallita? Complimenti vivissimi anche all'assessore Amato e al sindaco per la loro ostinazione a perdeguire questo obiettivo veramente 'encomiabile'
Rispondi
tommaso gaudio
19 Novembre 2015 alle ore 11:22:00
Tutto è bene quel che finisce bene! E' forse un pò esagerato esultare dopo che ancora una volta, la Comunità si carica 480.000 Euro per liquidare, in modo 'principesco', il Socio ingombrante - cha ha indubbiamente fatto un affarone, però almeno la faccenda è chiusa. Adesso incominciamo a "trattenere il fiato" sull'altra bella eredità della passata Amministrazione: la lite sulla seconda riserva avanzata dalla C.M.C., per i lavori del Porto. Quest'ultima, ha già incassato 7,8 mio Euro (che non sono bruscolini). Adesso se non erro, ne pretenderebbe ancora più di 20 mio! Questi sì che sono affari!
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