MOLFETTA – Anno del Signore 2011 d.c., mese di gennaio, pieno inverno. Massimi esponenti del Comune di Molfetta e dirigenti ASM, s’adunarono tutti, in pubblica manifestazione per annunziare al popolo festante che finalmente iniziava in maniera seria e decisa, la crociata contro la cacchetta selvaggia, che infestava da parecchi lustri, i marciapiedi dell’intera metropoli. Il contrasto all’annoso problema, finalmente da quel dì avea inizio.
“Il servizio – annunciarono con tono trionfale i responsabili ASM -
sarà attivo subito in via sperimentale, ma se i risultati saranno visibili e la città più pulita, si procederà all’acquisto di altri mezzi.” Lo spot del Cinegiornale Luce, s’avviava alla sua conclusione. Dopo lo spot, il buio totale in questi anni. Nessuno ha mai visto per strada gli
“altri mezzi”, ma nessuno, soprattutto, ha più visto quell’unico moderno archibugio aspiratore d’escrementi canine, ma anche, udite udite, disinfettatore e profumatore dei nostri marciapiedi come ebbe a dire, in quella circostanza, “l’esperto della materia”. Leggere per credere
“Molfetta, ecco lo scooter che aspira le feci canine” (su questa testata). L’ennesima burla all’intera comunità, aveva così termine.
“Il netturbino a due ruote”, inaugurato dall’amministrazione, nel mese di gennaio del 2011, costò ai contribuenti 6.500 euro e addirittura si disse: “si sta pensando di potenziare il servizio con altri due mezzi”. Non si è visto il potenziamento del servizio; non si è visto il servizio; non si è mai visto il motorino!
“Compito di un’amministrazione – disse l’allora Sindaco Senatore Presidente - è quello di amministrare una città e di tenerla pulita, noi facciamo il possibile per farlo. Cerchiamo di correre ai ripari con questo mezzo che non significa un incentivo all’abbandono delle feci in strada. Sicuramente inaspriremo i controlli”.
I cittadini ad oggi, a circa due anni di distanza dalla presentazione del motorino aspira cacchette, incappa continuamente in quegli insidiosi piccoli cumuli di inciviltà. E’ vero, le ordinanze ci sono che stabiliscono alcune regole per i possessori dei cani, le sanzioni pure, da € 17,00 a € 75,00, per la precisione, sanzioni mai comminate, per quanto è dato di sapere, salvo prova contraria. Se la vigilanza, fosse stata puntuale, se le sanzioni fossero state comminate dagli organi preposti, se i cittadini fossero stati più civili, nessuno si sarebbe sognato mai di "investire" 6.500 euro per il motorino aspira cacchette. Ma il problema oggi è ancora un altro: che fine ha fatto questo motorino? Soldi buttati al vento come sempre?