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“Chi ha detto che i giovani di oggi sono superficiali?”, la giornata della memoria allo Scientifico di Molfetta Riflessioni di un alunno dell'Isituto “A. Einstein” a margine di un'esperienza didattica
31 gennaio 2016

MOLFETTA - In occasione del “Giorno della memoria”, presso la sede del Liceo Scientifico A. Einstein, si è tenuta la seconda edizione della manifestazione “IO RICORDO” organizzata dagli alunni del suddetto istituto in collaborazione coi docenti e con il sostegno del Dirigente scolastico Margherita Anna Bufi.

L’evento, suddiviso in due momenti, ha permesso agli studenti di mostrare ai visitatori sotto quali ottiche i giovani hanno analizzato la tematica dell’Olocausto, approfondendola attraverso la realizzazione di cortometraggi, reportage fotografici, laboratori, coreografie ed esibizioni musicali e canore curate dall’orchestra d’istituto “Santa Depalo” e dal coro.

I visitatori, appena varcata la soglia della scuola, sono stati accolti dal comitato di benvenuto che indirizzava gli ospiti verso la visione di un cortometraggio che rappresentava il segnale di apertura  alla manifestazione e permetteva ai presenti di calarsi nell'atmosfera emotiva che avrebbe permeato l'intero evento; successivamente si procedeva con la visita dei laboratori ideati e creati dagli alunni dell'istituto, i quali hanno allestito le aule in modo da ricreare scenografie ed atmosfere in linea con le tematiche affrontate. Questi ultimi hanno espresso il loro messaggio mediante un acrostico composto da tutte le lettere presenti in “IO RICORDO” (I = innocenza, O = Oris, R = ricordo, I = inizio, C = comprendere, O = oggi, R = righe, D = DNA, O = Oskar Schindler), focalizzando la loro attenzione sui diversi aspetti inerenti la Shoah.

Alle 18:15, chiusi i laboratori, gli studenti hanno guidato i convenuti verso la palestra coperta dell'istituto per la visione di coreografie, alternate a letture di poesie e brani d'autore. Il momento plenario si è caratterizzato per l'ascolto di brani musicali eseguiti dall'orchestra ed accompagnati dal coro. Senza dubbio non di minore importanza sono stati i discorsi tenuti dal Dirigente Scolastico e dal rappresentante d'istituto che hanno espresso appieno il senso più profondo della giornata e la volontà di tutti gli studenti di ricordare ciò che è stato. Si giungeva, dunque, alla fine della manifestazione arricchiti non solo dal punto di vista conoscitivo, bensì anche toccati nelle corde della propria sfera emotiva, conseguendo appieno l’obiettivo che gli studenti del Liceo Scientifico si erano proposti di raggiungere.

Corre, infine, l’obbligo di ringraziare, a nome dell’intera la comunità scolastica, tutti coloro che si sono prodigati per la buona riuscita dell’iniziativa: chi ha curato la progettazione grafica di manifesti e locandine (alunno Zanna Dario), chi ha coordinato gli aspetti logistico-organizzativi, i rappresentanti d’istituto (d’Angella Paolo, Ceci Claudia, Gadaleta Enrico), i rappresentanti di classe, i docenti collaboratori e i docenti funzioni strumentali (Pappagallo Angelo Michele, . il personale ATA e tutti coloro che, dietro le quinte, hanno supportato presentatori, musicisti, danzatori, pattinatori, coreografi, fotografi, attori e registi, protagonisti attivi della Giornata della Memoria.

            Mi piace concludere con un pensiero pervenuto da parte di un visitatore che riporto integralmente: «Chi ha detto che i giovani di oggi sono superficiali? Non è vero niente! Basta guardare ai ragazzi del Liceo Scientifico di Molfetta, a come hanno dato senso alla “Giornata della memoria”. Un’orchestra di giovani, diretta da un giovane maestro, ha interpretato musiche sconvolgenti, e il coro di studentesse ha cantato in maniera sublime. Giovani donne hanno creato coreografie eleganti con il corpo e arabeschi armoniosi sui pattini. Ma non basta; c’era anche l’eccezionale teatro delle ombre che ha coinvolto per originalità e raffinatezza. I laboratori poi sono stati ambienti di grande spessore culturale ed estetico. I ragazzi sono stati capaci di ricordare una tragedia umana con quanto di meglio c’è nell’uomo: l’intelligenza vivace, la sensibilità profonda e la passione civile senza limiti. Con giovani così il futuro sarà migliore!» (MS).

Davide Simeone 

(classe 5ª sez. B del Liceo Scientifico)

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