Che vergogna i politici che invitano all'astensione al voto per il referendum!
Caro Direttore,
la politica sta toccando veramente il fondo, mostrando il suo vero volto. Solo l’altro ieri il Presidente della Corte Costituzionale ad una precisa domanda di un giornalista sulla astensione dal voto, ebbe a precisare che votare è un dovere civico e aggiunse che il voto è la carta d’identità del cittadino attento e partecipe. Parlò del voto senza citare l’articolo 48 della Costituzione, sicuramente per un fatto di rispetto nei riguardi degli ascoltatori.
In passato sulla astensione nessuno si era permesso di affermare che l’astensione è un principio previsto dalla costituzionale. Così, come nessuno si era mai permesso, dopo un preciso giudizio espresso dal Presidente della Suprema Corte, di sostenere tesi e giudizi discordanti sul problema.
I nostri politici invece, continuano imperterriti a sostenere l’astensione, continuando ad invitare gli elettori a disertare il voto, ignorando scientemente quanto sostenuto dal Presidente. Fatto veramente riprovevole ed indegno.
Vero che c’è il precedente Craxi, ma questi si limitò a dire di andare al mare, senza aggiungere altro. Questi invece stanno continuamente ad indicare l’astensione come un fatto costituzionalmente sancito e a farlo sono soprattutto personaggi che, per le cariche istituzionali che ricoprono dovrebbero zittire.
Tutto questo interesse ci porta a pensare che questa classe politica ha molto a cuore i problemi dei petrolieri e la vicenda della Basilicata in qualche modo lo conferma.
A questo punto, spero che, gli elettori scelgano di disattendere i continui appelli all’astensione ed andare in massa a votare, dimostrando così di essere maturi, consapevoli e preparati.
Vitangelo Solimini
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