Vittima di uno scherzo a Roma il sindaco, senatore, presidente Antonio Azzollini. Che non ami essere preso in giro, è risaputo, ma farsi beffare da Gasparri, è il massimo. Infatti Azzollini è incazzatissimo per la figura che ha fatto con mezzo governo e coni lo stesso presidente Silvio Berlusconi.
Tutto nasce, come ha rivelato il settimanale L’Espresso del 15 settembre, quando Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello ospiti entrambi ad una festa di matrimonio ad Ostia, per ingannare il tempo, complice l’abilità imitatoria del primo, decidono di fare uno scherzo al sen. Azzollini, sindaco di Molfetta, ma anche presidente della commissione Bilancio del Senato, impegnata a preparare la manovra economica con i dolorosi tagli per evitare la bancarotta. «Buonasera, sono Mario Draghi, bisogna subito fare la manovra più forte, bisogna approvare la riforma delle pensioni, aumentare l’Iva e inserire anche la riforma delle pensioni, altrimenti lunedì sarà un disastro sui mercati».
Di fronte a questa richiesta del “governatore” di Bankitalia, il buon Azzollini scatta sull’attenti e comunica che avrebbe informato subito il presidente Berlusconi. Tutte le sue chiamate al premier, però, vanno a vuoto, così il povero senatore-sindaco pensa di rivolgersi a tutte le massime cariche dello Stato: Tremonti, Letta, Schifani, Calderoli.
Giulio Tremonti si è, però, insospettito e ha pensato di contattare il presidente della Bce, Jean Claude Trichet. Ma, per fortuna, è stato stoppato in tempo: gli hanno rivelato che si trattava di uno scherzo ai danni di Azzollini, altrimenti il Governo italiano avrebbe rimediato l’ennesima brutta figura europea.
Della cosa è stato informato anche Berlusconi che si è divertito moltissimo: “scherzo fantastico”, ha commentato.
Ma ad Azzollini lo scherzo non è piaciuto (è noto che il senatore non ha un gran senso dell’umorismo e non sopporta l’ironia quando riguarda la sua persona) e da Gasparri poi. Ha giurato che non gliela perdona.
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