Centrosinistra diviso a Molfetta: questa sera ultimo tentativo di Sinistra Italia di trovare un'intesa fra le candidature di Porta e Maralfa. La posizione dell'ex sindaco Paola Natalicchio
MOLFETTA – Mancano poche ore a Molfetta all’incontro di questa sera di Sinistra Italiana con la Partecipazione di Gano Cataldo, mentre domani ci sarà quello con il segretario provinciale Salvatore Spalluto e quello regionale Nico Bavaro per decidere la posizione del partito in merito alla candidatura a sindaco.
Com’è noto il partito è spaccato fra i guglielmini di Dèp e il gruppo che fa capo a Giulio Calvani che vogliono andare con Gianni Porta di Rifondazione, mentre l’ex sindaco Paola Natalicchio (foto) e il suo gruppo sono per appoggiare la candidatura di Bepi Maralfa che appare più credibile, essendo più popolare, più moderato e più radicato nel cattolicesimo democratico.
Paola Natalicchio insisteva per riproporre l’alleanza vincente del 2013, aggregandolo l’intera area attorno a Maralfa, lasciando fuori quella parte del centrosinistra che ormai si trova collocata a destra, come Nicola Piergiovanni, Mauro De Robertis e Piero de Nicolo con una parte dei Giovani Democratici che hanno scelto il ciambotto di destracentro di Tommaso Minervini, non riuscendo nemmeno a trovare una giustificazione valida per questa scelta, che non sia quella di potere. Tra l’altro 7 consiglieri su 13 dell’ex maggioranza sono dall’altra parte, il Pd non esiste più e quello che resta della sinistra potrebbe avere uno scatto di orgoglio e proporre una coalizione in grado di arrivare al ballottaggio. Certamente questa ipotesi è difficile con Gianni Porta, mentre è più probabile con Bepi Maralfa.
Non si può andare con due leader, altrimenti la sconfitta è sicura. Il Movimento civico di Maralfa secondo l’ex sindaco con Comitando e MolfettAttiva potrebbe rappresentare il valore aggiunto di questa nuova aggregazione, che supera l’idea di Rifondazione di restituire primato ai partiti, quando la situazione è abbastanza sfilacciata.
Paola Natalicchio, che ha deciso di partecipare all’incontro di questa sera prima di ripartire per Roma, non spaccherà Sinistra italiana e lascerà libera scelta anche al suo gruppo, mettendo a verbale che la scelta di Porta non è quella che porterà al ballottaggio. L’ex sindaco si candiderà al consiglio comunale tra le liste della coalizione se si raggiungerà una convergenza, ma la ritirerà se dovessero candidarsi Lillino Di Gioia e Annalisa Altomare, responsabili della caduta dell’amministrazione di centrosinistra e dell’abbandono della città al commissario straordinario. Sarà Gianni Porta a decidere se firmare l’apparentamento. Una scelta di questo tipo, secondo la Natalicchio, è incompatibile con qualsiasi polo dell’alternativa per la presenza di questi personaggi.
Se Bepi Maralfa farà il nobile gesto di ritirarsi in favore di Gianni Porta, l’ex sindaco chiederà al candidato di Rifondazione di tenere in considerazione l’esperienza e il suolo di Maralfa, riconoscendo il suo ruolo in città. Per Paola Natalicchio, Tommaso Minervini e il suo gruppo rappresenta un accrocchio.
La posizione della Natalicchio è chiara: no alla spaccatura e quindi non chiederà di votare all’assemblea su questa scelta, per evitare dannose divisioni. In pratica, si scelga liberamente, perché l’ex sindaco non ha alcuna intenzione di imporre la propria linea, anche se considera la sua proposta quella migliore per poter arrivare al ballottaggio.
Non resta che attendere l’assemblea di questa sera, per capire quale strada prenderà Sinistra Italiana e, soprattutto, se alla fine la sinistra divisa e lacerata riuscirà a ricomporre un’alleanza stabile, dopo il trasformismo di tanti ex personaggi del Pd e del gruppo che ha fatto parte dell’ultima amministrazione di centrosinistra a Molfetta.
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