Centrodestra e Centrosinistra ancora alle prese con i loro problemi
MOLFETTA – 29.12.2005
Non si arresta neanche durante questo periodo festivo la febbrile attività delle forze politiche, di centrodestra e di centrosinistra, in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno. E così entrambe le coalizioni saranno impegnate, nei prossimi due giorni, in riunioni molto importanti per definire un quadro che, da ambo le parti, appare ancora molto confuso. Cominciano questa sera i partiti “centristi” della coalizione che amministra la città dal 2001: Nuovo Psi, Molfetta che Vogliamo, Partito Repubblicano, Città per tutti, Molfetta prima di tutto, si incontreranno questa sera per proseguire la discussione già avviata la scorsa settimana e per sondare la effettiva possibilità di costituire realmente quel “terzo polo” di cui tanto si parla. Come noto il gruppo che fa riferimento al consigliere regionale Franco Visaggio, del Nuovo Psi, assieme al movimento civico Molfetta che Vogliamo di Sergio Azzollini, ha esplicitamente detto che considera esaurita l'esperienza con la “Casa delle Libertà” e non intende riproporre tale alleanza alle elezioni amministrative del prossimo anno. Per tale ragione queste due forze politiche, in particolare, stanno alacremente lavorando per la costruzione di una aggregazione che sia alternativa sia al centrodestra che al centrosinistra. Alla riunione di questa sera non sono stati invitati (come del resto la scorsa settimana) Forza Italia ed Alleanza Nazionale, mentre l'Udc ha fatto sapere, per bocca del suo segretario Pasquale Minuto, che non parteciperà alla riunione in attesa che il quadro politico si chiarisca. Intanto il tempo passa e nessuna risposta c'è stata a quella precisa richiesta di chiarezza fatta dal sen. Azzollini al sindaco, Tommaso Minervini, nell'intervista pubblicata dal nostro mensile in edicola. “Facci sapere, entro pochi giorni, cosa intendi fare”, questo il vero e proprio ultimatum lanciato dal senatore azzurro ed indirizzato al primo cittadino che, però, continua a non fornire risposte esaurienti. Non è escluso che a rompere gli indugi, nei prossimi giorni, possano essere proprio i due partiti principali della Casa delle Libertà, ormai stanchi di questo lungo tergiversare.
Il centrosinistra, invece, è ancora alle prese con il riconoscimento politico del risultato delle elezioni primarie dello scorso 4 dicembre, che ha visto il prevalere di Lillino Di Gioia su tutti gli altri candidati. Come noto, non tutte le forze politiche si sono chiaramente espresse in favore dello stesso Di Gioia e vi sarebbero alcuni partiti intenzionati a non sostenere il candidato indicato dalle urne delle primarie. Dopo una prima riunione tenutasi lo scorso 23 dicembre, i partiti di centrosinistra torneranno a riunirsi domani sera, dopo i necessari passaggi interni, per cercare di mettere un punto fermo in questa vicenda che continua a trascinarsi stancamente ormai da più di tre settimane.
Nel frattempo si è appreso che nel direttivo tenutosi nella serata di ieri i Democratici di Sinistra hanno ribadito che, in assenza di fatti nuovi, la posizione del partito rimane quella espressa nella mozione approvata a pochi giorni dalle primarie, con cui si accettava il responso delle urne e si ponevano una serie di condizioni di carattere politico e programmatico, poi recepite in pieno da Lillino Di Gioia nel corso della conferenza stampa dello scorso 23 dicembre. Questa sera si terrà l'assemblea del partito per ratificare questa scelta. Unico fatto nuovo, emerso nel direttivo di ieri sera, è l'assoluta indisponibilità dell'avv. Mino Salvemini, segretario della sezione dei Ds e candidato arrivato secondo alle primarie, ad accettare eventuali candidature a sindaco, così come proposto da qualcuno (per esempio Franco Altomare dei Repubblicani Europei) nel corso della riunione della scorsa settimana. Questo perchè i Ds si dichiarano assolutamente indisponibili a qualsiasi "pasticcio o pastrocchio".
Giulio Calvani