Censurato il nuovo Statuto della Multiservizi
L'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici ha dichiarato che il nuovo statuto della Molfetta Multiservizi (nella foto, la sede nella zona artigianale) non è conforme alla normativa vigente.
L'Amministrazione comunale aveva infatti introdotto una serie di modifiche tra cui l'ampliamento dei servizi e la possibilità di affidarli a terzi.
La Multiservizi avrebbe potuto così fare di tutto, dalla realizzazione e gestione di reti di comunicazione ai sistemi informatizzati di controllo del traffico, dalle opere di urbanizzazione primaria alla realizzazione di impianti idrici, fognanti, metanodotti e canili pubblici e privati.
Un elenco lunghissimo di lavori nei più vari settori a cui si aggiungeva un'altra novità.
Con il nuovo statuto l'amministrazione comunale ha introdotto la possibilità che la Multiservizi affidi direttamente ad altre imprese, senza gara d'appalto, tutti questi lavori commissionati dal Comune. Si sarebbe venuta a creare così una situazione particolare: niente più gare d'appalto, niente più pari opportunità tra le imprese, piena libertà di scelta dell'amministrazione e meno garanzie di trasparenza.
L'Autorità per la vigilanza sui lavori pubblici, sollecitata dai consiglieri di opposizione, ha ritenuto inaccettabili queste novità e dichiarato che le società miste non possono provvedere direttamente alla realizzazione di opere pubbliche. Per quanto riguarda i servizi, se la società affidataria è priva di adeguate qualificazioni tanto da dover ricorrere all'esterno, deve necessariamente procedere attraverso gara d'appalto.
Tutto ciò mette al riparo dalla tentazione di farne uno strumento per la creazione di clientele e garantisce che la Multiservizi continui a rispondere alle finalità per cui è stata istituita: assicurare economicità ed efficienza dei servizi comunali.
Lel. Salv.