Cassonetti interrati per la raccolta dei rifiuti: innovazione in arrivo
Novità interessante per la raccolta dei rifiuti a Molfetta: l’Asm ha deciso di avviare, in via sperimentale, la sostituzione degli attuali cassonetti esterni con quelli interrati. Abbiamo colto l’occasione per fare il punto della situazione della raccolta dei rifiuti con Francesco Nappi, presidente dell’Azienda servizi municipalizzati. Le nuove zone di espansione richiedono uno sforzo maggiore da parte dell’Asm. Come far fronte a questa domanda con la carenza delle risorse economiche, di personale e di mezzi? «Una prima risposta, probabilmente ovvia, è che le zone di espansione dell’abitato porteranno al Comune nuove entrate, le quali costituiranno la fonte primaria di risorse per far fronte ad un maggior volume di servizi. Certo: oggi siamo nella fase più difficile, perché i nuovi comparti si vanno progressivamente popolando, ma le utenze non sono state ancora messe tutte ”a ruolo”. Risultato: la domanda di nuovi servizi cresce, mentre le risorse disponibili ancora no. Noi cerchiamo di far fronte a questo non facile momento in vari modi: chiediamo ai cittadini la maggior collaborazione possibile, sia nel far crescere le raccolte differenziate sia nell’evitare di sporcare le strade. Una tale collaborazione significa: maggiori ricavi (per la cessione di carta, plastica, ecc.), minori costi per smaltimento in discarica e “recupero” di risorse umane da impiegare in nuovi servizi. Per raggiungere gli obiettivi di cui sopra, tra l’altro, abbiamo prodotto un grande sforzo di comunicazione verso le scuole, e speriamo di vederne presto i frutti in termini di miglioramento dei comportamenti anche degli adulti; chiediamo alla Polizia Municipale di fornirci la massima collaborazione, aumentando la vigilanza sui comportamenti scorretti (formazione di piccole discariche in tutti gli angoli del territorio urbano, abbandono di rifiuti al fuori dei cassonetti e sul suolo pubblico, ecc.) e perseguendone gli autori; continuiamo a ricercare non solo “ottimizzazioni” dell’organizzazione aziendale, ma tecnologie più efficienti da impiegare nello svolgimento del servizio. Quella che stiamo sperimentando con la realizzazione di “isole ecologiche interrate” è una di esse». Molti cittadini si lamentano della scarsa pulizia della città, uno sforzo è stato fatto, ma è ancora insufficiente. Perché non considerare prioritaria questa necessità rispetto ad altre? «L’attuale Consiglio di Amministrazione e lo staff aziendale attribuiscono uguale priorità a tutte le diverse attività che rientrano nei servizi di igiene urbana e cercano di sviluppare in modo organico sia le attività di raccolta che quelle di pulizia del suolo pubblico che gli interventi di disinfestazione/derattizzazione che l’attività dell’impianto di selezione. Se ad alcuni servizi si riconosce una maggiore importanza, è per cause oggettive. Ad esempio: lo svuotamento dei cassonetti ha generalmente “precedenza” rispetto alla pulizia del suolo, perché un cassonetto non svuotato “mette in crisi” la pulizia della strada (l’utente è “costretto” ad abbandonare i propri rifiuti dove capita), mentre non è vero il contrario (una strada non spazzata non si traduce in un “riempimento” del cassonetto). Tornando alla domanda: il problema, a mio modo di vedere, non è quale “priorità” l’ASM assegna ad un servizio, ma quanto quel servizio è “vulnerabile” all’inciviltà di alcuni utenti (fenomeno sul quale Quindici si è più volte pronunciato in modo inequivocabile). Il servizio di pulizia delle strade è enormemente più “vulnerabile” del servizio di “raccolta”, e viene “messo in crisi” più facilmente. Intendo dire che mentre gli utenti che abbandonano i rifiuti fuori dai cassonetti sono (fortunatamente) una minoranza, quelli che imbrattano le strade (ritenendo che lasciare le proprie cartacce in giro sia un “peccato veniale”) sono molti di più. A ciò si aggiunga che nei confronti di tali persone manca una adeguata repressione: sono ormai diversi anni che l’ASM ha ottenuto l’apposizione di segnali di divieto di sosta a giorni alterni nella “Zona 167”, ma tali segnali non vengono mai fatti rispettare, col risultato che le nostre spazzatrici stradali non possono operare in modo efficace. Ad ogni modo: anche sulla pulizia del suolo siamo impegnati nella ricerca di tecnologie più efficienti: tra pochi giorni vedrete in azione una nuova macchina dotata di accessori che potranno finalmente risolvere il problema della pulizia lungo le strade “tappezzate” di auto in sosta». La novità di questi giorni è l’annuncio della realizzazione di cassonetti interrati, anche se in via sperimentale. Crede che questa soluzione migliorerà la situazione generale, a cominciare dagli atti vandalici? «Noi abbiamo cercato di individuare una soluzione che, come ho già detto in altre occasioni, non si limita a “togliere i cassonetti” dai “punti sensibili” della città ed a impiegare contenitori di aspetto decisamente migliore nei “contesti ordinari”. Abbiamo cercato una modalità operativa che costituisse una completa riorganizzazione del servizio, con impiego di un unico sistema di raccolta in tutta la città. Per questo la risposta è: sì, ci aspettiamo vantaggi di carattere generale per il servizio, e – speriamo – anche rispetto agli atti vandalici, che troveranno un po’ meno “bersagli” in giro». Serviranno altri mezzi per la raccolta: ci sono fondi sufficienti per permettere l’avvio del servizio? «L’acquisto di mezzi, come ben sappiamo, costituisce un “investimento”. Si tratta di un tipo di spesa distinta dai “costi di gestione”. L’ASM, come molti altri Enti Pubblici (economici e non), non lamenta particolari difficoltà nell’eseguire gli investimenti di cui ha necessità, mentre esistono difficoltà (come ben noto) nel contenere la “spesa corrente”. Gli investimenti attualmente in corso sono tutti coperti da precise poste del bilancio approvato dal Consiglio Comunale e, nel caso dei “cassonetti interrati” (ma sarebbe più giusto dire: “del nuovo sistema di raccolta”), ci aspettiamo economie rispetto agli attuali costi di gestione». Quando verranno svuotati i cassonetti interrati, ogni giorno? E in quali orari? «I cassonetti interrati hanno capacità molto maggiori di quelle dei corrispondenti contenitori “di superficie” attualmente utilizzati. Per fare alcuni esempi: il volume disponibile per i rifiuti indifferenziati passa da 1,7 a 5 metri cubi; il volume disponibile per carta e plastica passa da 2,4 a 5 metri cubi. Saranno quindi possibili “svuotamenti” più diradati (che è uno dei fattori che determinerà economie di gestione). Per quanto riguarda gli orari di svuotamento, è presto per fare previsioni. Possiamo però aggiungere che il “nuovo sistema di raccolta” consente di “svincolare” lo svuotamento dei contenitori dal trasporto a discarica, il che consente – almeno in teoria – di operare su più turni, ottenendo così anche il risultato di minimizzare le interferenze con il traffico cittadino».