Cartelli pubblicitari davanti all’ospedale di Molfetta, ostacolo ai disabili
MOLFETTA - La pubblicità in tutte le sue forme, sta diventando sempre più invasiva, se non addirittura nociva.
Un esempio dei possibili danni della pubblicità, ci viene fornito dalla recente comparsa – zona Ospedale di Molfetta – di un enorme… monolito pubblicitario nuovo di zecca, installato sul marciapiede lato opposto all’ingresso all’Ospedale.
Pubblicizza il giubileo, il cinquantenario della fondazione di una sontuosa sala ricevimenti di Canosa.
Come si vede dalle immagini allegate la resa estetica e funzionale dell’impianto è molto efficace: piazzata in un incrocio trafficatissimo; quindi l’obiettivo di raggiungere ed accattivarsi possibili clienti sembrerebbe pienamente azzeccato.
C’è solo una piccola, grande pecca in tutto ciò.
Proviamo, per un momento, a metterci nei panni di un diversamente abile che deve muoversi con la sua ‘protesi’: la carrozzella, più o meno motorizzata che lo aiuta negli spostamenti. Se costui attraversa l’incrocio fra via Terlizzi e via Molfettesi d’America – debitamente forniti di scivoli – per proseguire verso la città, chiediamo ai geni che hanno sistemato in quel punto il… monumento, ed agli altrettanto geni che hanno autorizzato i precedenti ad installare là, la struttura, come diamine deve fare il nostro concittadino a proseguire sul marciapiede in direzione del centro cittadino?
Ovviamente ci rendiamo conto che questa non è l’unica barriera architettonica che rende ancor più difficile la già difficile vita di coloro che si muovono con ausili speciali, tuttavia siamo rimasti colpiti dall’impianto, e non per la sua appariscenza, bensì per la sua (diremmo) arrogante posizione di ingombro. Occorre precisare che la targa che accompagna il cartello prevede che debba restare lì fino al 31 gennaio 2018: una cosa assurda!
Auspichiamo che qualcuno, che dovrebbe pensare anche a questi piccoli dettagli, dietro la presente segnalazione, agisca nel più breve tempo possibile per ripristinare l’agibilità del marciapiedi che dovrebbe anche servire, appunto, per marciare a piedi e, per quelli che la usano, anche in carrozzella per disabili.
Si compirebbe un atto di civiltà e sensibilità (evidentemente non considerato, per distrazione???) verso coloro che tutti i giorni si muovono in ambienti cittadini poco o punto adatti alla loro condizione; includendo anche: l’ostruzione di scivoli per diversamente abili e parcheggi su zone riservate, che noi altri cittadini normo-dotati, invadiamo per le nostre… necessità di parcheggio di prossimità, non pensando alle conseguenze sugli altri.
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Autore: Tommaso Gaudio