Cari Lettori
come sapete, la situazione della carta stampata, quotidiana e periodica, è sempre più difficile, soprattutto a causa della lievitazione dei costi di produzione e stampa che le testate on line non hanno. Il prezzo della carta è lievitato più volte, quindi ci troviamo di fronte a un aumento dei costi, non compensato dai ricavi, soprattutto pubblicitari, anche per la mancanza di una cultura imprenditoriale, che, salvo lodevoli eccezioni, investa sul territorio. Non esiste più nemmeno la sensibilità politica dei nostri amministratori, che sprecano risorse pubbliche, ma non dedicano attenzione alla stampa attraverso quella che viene definita pubblicità istituzionale (magari riservata a chi è più collaterale). Anzi chi governa preferisce che non ci siano giornali, che il dissenso venga soffocato e la gente non abbia voce, in modo da sfuggire a quella che veniva definita “il cane da guardia della democrazia”. E già, perché esse ritengono che la stampa non porti voti, soprattutto se critica il potere. Noi di “Quindici” ci siamo sempre considerati liberi dal collateralismo e dal servilismo, siamo stati sempre scomodi, sulla base dell’insegnamento di don Tonino, anche quando hanno governato forze politiche delle quali condividevamo il progetto. Questa situazione ha portato a scelte dolorose, come quella dell’Altra Molfetta, di rinunciare all’edizione cartacea, per preferire quella digitale. Ci dispiace molto questa loro scelta e lo abbiamo detto anche al direttore Magarelli. Noi cerchiamo di resistere ancora con l’aiuto di imprenditori che hanno a cuore il territorio e di lettori e abbonati che continuano a comprare “Quindici” in edicola. Ma il contenimento dei costi (oggi il giornale costa più dei 2,50 euro del prezzo di copertina), ci spinge ad eliminare, dal prossimo numero, le copie omaggio. Ci dispiace, ma è necessario. Se quei lettori, enti o associazioni che non riceveranno più la copia omaggio, vorranno sostenerci, potranno farlo acquistando ad un prezzo irrisorio, la loro copia in edicola o sottoscrivendo un abbonamento (anche sostenitore, come già fanno alcuni, che ringraziamo). Non siamo mai stati, a differenza di quelli on line, un giornale commerciale o con fine di lucro. Facciamo questo lavoro con grandi sacrifici, al servizio disinteressato della città e dei lettori e continueremo a farlo, fino a quando sarà possibile (anche per mantenere una promessa), con contenuti di qualità grazie agli illustri collaboratori che ringraziamo per il loro impegno e per l’amicizia. Ci scusiamo per questa inevitabile decisione e ci auguriamo che vorrete continuare a sostenerci anche economicamente. Grazie ancora e buona lettura.