Canti natalizi, balli e convivialità lunedì in Piazza delle Erbe a Molfetta
MOLFETTA - Canti natalizi, balli e momenti conviviali nell’ambito degli “Incontri nelle Catacombe” su iniziativa del Comitato di quartiere Catacombe per lunedì 22 dicembre alle 19 in Piazza delle Erbe (in caso di pioggia presso la scuola di musica Dvorak) un evento musicale con. Già lo scorso anno con la Cena degli Incontri abbiamo inaugurato una serie di momenti di socialità che sono passati attraverso cene, presentazioni di libri, pulizia del quartiere, incontri vari anche con altre realtà associative presenti nel quartiere.
Oggi Piazza delle Erbe comincia ad essere sentita come bene comune e spazio di condivisione, dopo essere stata per anni preda del degrado e dell’isolamento. L’obiettivo del Comitato era proprio quello di rimettere la piazza ed il quartiere al centro della vita cittadina con iniziative autopromosse. «Ci sembra doveroso intensificare l’attività - dicono i rappresentanti del Comitato - per perseguire quelli che a nostro parere restano obiettivi fondamentali per rinsaldare lo spirito di una comunità: inclusione sociale, sensibilizzazione culturale, rilancio delle relazioni nel quartiere e nella città in generale».
I canti saranno eseguiti da “La Raffineria dell’AlleGrezza” che da anni sta portando avanti un progetto che si richiama alla tradizione molfettese portando per la città canti e musiche natalizie.
Tra il 13 ed il 23 dicembre, a Molfetta, è viva la tradizione della Santa Allegrezza, in cui comitive di giovani e meno giovani musicanti girano di casa in casa, tra parenti o conoscenti per cantare brani natalizi tra i quali quello che porta il nome della tradizione stessa. Da qualche anno il musicista molfettese Giovannangelo de Gennaro, esperto di repertori antichi e ricercatore di tradizioni popolari, ha riunito a sé amici musicisti, professionisti e amatori, con i quali anima i presepi nelle case di conoscenti e amici.
Nel secolo scorso le quindici strofe della Santa Allegrezza venivano cantate dai necrofori, ad alta voce dietro le porte delle abitazioni contrassegnate da una grande “S” rossa (per indicare Santa Allegrezza); alla fine del canto, seguito dall'invocazione in dialetto la cui traduzione dice "uè padrona, porgici il canestro delle cose buone", i padroni di casa usavano offrire dolci e cibarie agli esecutori.
Ma nell'allegro ritrovo organizzato dal de Gennaro non si esegue solo il succitato canto che alcuni fanno risalire al XVIII secolo e che narra della nascita di Gesù, dell'allegria dei pastori, della malvagità di Erode, dei Magi e addirittura anche della crocifissione, ma anche altri brani provenienti dalla tradizione orale popolare molfettese (Nonne nonne, La nott d Natal, ecc.) e del sud più in generale, italiano e del mondo. Infatti non mancano canti africani o sudamericani. Il repertorio si arricchisce anche di chicche antiche (tarantella del seicento, antidotum tarantulae) ma anche di brani popolari non necessariamente natalizi (classici napoletani, garganici, salentini) su cui danzatori si esibiscono con balli tipici.
Oltre ad un nutrito gruppo di cantori, l'estemporaneo collettivo conta strumenti d'ogni sorta (chitarre, mandolini, fisarmonica, organetto, tromba, zampogna, flauti, arpa, ecc.) e percussioni etniche (tamburelli, nacchere, castagnette, surdo e cembali).
I canti saranno seguiti da danze popolari e del Sud Italia e del mondo a cura dell’Associazione Fabulanova, e dalla condivisione del tradizionale “chènistre de re còese bòene” a cui speriamo gli abitanti, le attività commerciali del territorio e chiunque altro vogliano contribuire. Perché con La Raffineria l’AlleGrezza diventa AlleGria!