Canosa: la Finanza sequestra 135 reperti archeologici. Due professionisti denunciati
CANOSA – 4.12.2004
Importante operazione dei militari del Comando Tenenza di Andria nel settore della tutela del patrimonio storico ed artistico.
A seguito di autonoma attività investigativa, i militari delle “Fiamme Gialle” nell'abitazione di due noti professionisti di Canosa di Puglia, città rinomata per l'enorme patrimonio storico che custodisce nel sottosuolo hanno trovato un vero e proprio museo.
In sede di accurata perquisizione, infatti, sono stati rinvenuti, in parte esposti su alcuni pensili, in parte imballati grossolanamente in alcune scatole, 135 reperti di valore archeologico.
Vasi, crateri, coppe istoriate, piccole statue, oggetti in terracotta, piatti dipinti di presunta epoca romana. Così risultava costituito il prezioso “tesoro” che i due professionisti di Canosa detenevano presso la propria abitazione.
I due coniugi, che non sono stati in grado di fornire documentazione idonea a comprovare la legittima provenienza e/o detenzione degli oggetti rinvenuti, sono stati denunciati a piede libero per ricettazione e indebito impossessamento di beni appartenenti allo Stato.
I reperti archeologici sono stati sequestrati per essere sottoposti a perizia tecnica, che ne attesterà l'autenticità, l'epoca di appartenenza ed il valore.
Sono in corso ulteriori indagini volte a delineare i canali di provenienza dei reperti.
Michele Sarcinelli