“Camminando sulla Via Crucis di Gerusalemme, videoconferenza di Corrado Scardigno all’Aneb di Molfetta
Basilica del Santo sepolcro a Gerusalemme
MOLFETTA - La Settimana Santa assume per i Molfettesi, non solo per quelli che abitualmente vivono in città ma anche per molti che ritornano appositamente in questo periodo, un pathos particolare per le sue processioni, per le rappresentazioni della Passione di Cristo e per le sue tradizioni religiose e culinarie.
L’ANEB (Associazione Nazionale Educatori Benemeriti) quest’anno per rimanere nel solco di questa emozionante tradizione ha invitato il dott. Corrado Scardigno a portare a conoscenza di un più vasto pubblico la sua esperienza lavorativa svolta a Gerusalemme sin dal 10 novembre 2017 come volontario del Servizio Civile Nazionale, come editor e ricercatore per il Terra Sancta Museum oltre che come guida e organizzatore di visite personalizzate nei territori di Israele e Palestina.
Pertanto, martedì 16 aprile alle ore 18,30 nella sede dell’ANEB in Via Cap. De Gennaro n.23 il dott. Corrado Scardigno terrà una videoconferenza sul tema “Camminando sulla Via Crucis di Gerusalemme. Storia ed esperienze”,
«Ogni giorno per le strade della città vecchia di Gerusalemme, i pellegrini, partendo dal tradizionale luogo della condanna e flagellazione di Cristo, pregando e portando indosso una croce, percorrono le 14 stazioni della via Dolorosa fin dentro la Basilica del Santo Sepolcro. È la Via Crucis, un antico pio esercizio, una processione devozionale, un cammino spirituale di fede che i cristiani praticano ripercorrendo, attraverso la preghiera, la via attraversata da Gesù dal luogo del giudizio (il pretorio di Pilato) al Golgota/Calvario».
Il tema della conferenza sarà un vero e proprio camminare insieme lungo la Via Crucis di Gerusalemmetra francescani, pellegrini, cavalieri, negozianti, soldati, turisti, intellettuali, artisti. Un ripercorrere le tappe sia da un punto di vista storico (nella sua evoluzione e diffusione in Italia e Occidente) sia da un punto di vista spirituale attraverso la testimonianze scritte dei pellegrini (dal Medioevo all’età contemporanea), sino a quella personale del relatore che l’ha attraversata ogni giorno per quasi due anni.