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CALCIO. Ottavi di Coppa Italia Dilettanti Molfetta - Atletico Corato 2-2 In salita per i biancorossi il passaggio ai quarti. Tra due settimane dovranno vincere a Corato
20 ottobre 2006

MOLFETTA - Molfetta: Spadavecchia 6, Sigrisi 6, Baldassarre 6, Carlucci 6, Del Vescovo 6, Tridente 6, Patruno 6,5, Rinaldi 5,5 (67' Masellis), Aloisio 5, Lobascio 6,5 (75' Uva). L. D'Alessandro 6. All: Di Giovanni 6. Corato: Di Bari, Di Matteo, Falco,Cacciapaglia, Rizzi, Angelico, De Masi (48' Tritta), Lapegna (56' Marino), D'Introno, Martinelli (76' Zaza), Torre. All: Lotto. Arbitro: Masi (Bari). Reti: 12' autorete di Sigrisi, 26' Carlucci (rig.), 30' Patruno, 78' Tritta (rig.). Note: ammoniti Sigrisi, Lobascio, Rinaldi e Del Vescovo. Un rigore cercato da Tritta a 12 minuti dalla fine e gentilmente concesso dall'arbitro Masi di Bari, ha costretto il Molfetta al primo pareggio interno. Come spesso succede, nei primi turni le gare di Coppa sono affrontate con uno spirito di poco superiore alle amichevoli. Partite che servono soprattutto per far riposare qualche titolare, tastare lo stato di forma delle alternative, provare delle soluzioni tattiche. Entrambi i tecnici hanno dato spazio alle seconde linee, mentre però il Corato, capolista del torneo di Promozione, proponeva il solito 4-2-4, Di Giovanni provava un 4-4-1-1 con Lobascio a fare la prima punta, Carlucci come trequartista e seconda punta, Luigi D'Alessandro in regia con a fianco Rinaldi, Aloisio e Patruno sulle corsie esterne. Difesa tutta senior con Sigrisi e Tridente al centro, Del Vescovo e Baldassare sulle fasce. Un Molfetta sperimentale, al punto che la differenza di categoria non si è vista, se non in alcuni frangenti. I ritmi non eccelsi permettevano al Corato nei primi 20' di manovrare a piacimento e arrivare senza ostacoli al limite dell'area biancorossa, senza mai andare oltre. Al 12' però De Masi a sinistra trovava lo spazio per crossare al centro, Sigrisi nell'intento di liberare, colpiva male la palla che finiva in rete. Il Molfetta faticava a centrocampo, D'Alessandro e Rinaldi combinavano poco sia in fase d'impostazione che di contenimento. Lobascio e Carlucci però davano la sensazione di poter pungere se serviti con continuità. Al 25' il primo tiro del Molfetta: Carlucci impegnava il portiere che bloccava in due tempi. Un minuto dopo il pareggio. Da centrocampo Carlucci cercava Lobascio che di testa prolungava per Aloisio il quale in area resisteva alla prima carica del marcatore, ma non alla seconda. Rigore ineccepibile, trasformato con freddezza da Carlucci. Il pareggio caricava i biancorossi, D'Alessandro cresceva in sicurezza e precisione. Al 30' la rete del sorpasso. Azione manovrata e tutta di prima: D'Alessandro per Carlucci che smistava in avanti per Lobascio, apertura sulla destra per l'accorrente Patruno, destro secco e palla in rete. Era il momento migliore del Molfetta, che commetteva però l'errore di rifiatare invece di cercare il colpo del ko. Carlucci ci provava su punizione, ma un suo tiro cross colpiva la traversa. Nella ripresa il Corato potenziava l'attacco con l'ex biancorosso Tritta. Gli ospiti combinavano poco, mentre il Molfetta si accontentava d'attendere gli avversari sulla trequarti per tentare il contropiede. I biancorossi attuavano anche il pressing per indurre all'errore gli avversari. Spesso ci riuscivano, senza però trovare la giusta incisività. Scarse le occasioni ad eccezione di un paio di tiri fuori misura di Aloisio. Nell'ultimo quarto d'ora il Molfetta si chiudeva a difesa del vantaggio. Di Giovanni richiamava, prima Rinaldi per Masellis, poi Lobascio per Uva, tanto per perdere tempo. Al 34' Tritta azzeccava l'unica giocata della partita e si esibiva in una sua tipica azione: seminava un paio di avversari sulla fascia destra, fintava il cross ed entrava in area con l'evidente intenzione di cercare il contatto per tuffarsi, l'arbitro abboccava ed indicava il dischetto. Lo stesso Tritta trasformava il penalty. Palla al centro e Carlucci provava a sorprendere il portiere che riparava in angolo. Il Molfetta abbozzava una reazione, senza però la dovuta lucidità ed energia. Il 2 – 2 finale rende in salita per il Molfetta l'accesso ai quarti: il 2 novembre prossimo a Corato avrà l'obbligo di vincere, se vorrà continuare l'avventura in Coppa. Questa gara però ha evidenziato che il Molfetta non ha molte alternative e che non può permettersi di fare a meno dei titolari. Qualche nota positiva c'è stata: l'ottima forma di Lobascio, Sigrisi recuperato appieno, la grinta di Del Vescovo, il dinamismo di Patruno che scalpita a conquistare la maglia di titolare. Insomma, la gara di Coppa bisogna prenderla per quello che è stata: una buona partita, poco più impegnativa di un'amichevole e nulla più. Domenica prossima in campionato contro il Galatina, sarà tutta un'altra musica.
Autore: Francesco Del Rosso
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