Calcio e pallavolo, successo di due tornei alla parrocchia S. Giuseppe
Otto squadre di calcio e 6 di pallavolo, rispettivamente 98 iscritti per l'una e 47 per l'altra disciplina sportiva. Circa un centinaio i bambini coinvolti in attività ludiche parallele o satellite. Sono queste le cifre principali del torneo sportivo organizzato nell'oratorio “San Giuseppe” di Molfetta. Un evento intitolato a Don Bosco, “Figura cristiana vicina ai giovani”. A preparare il tutto, alcuni animatori intraprendenti che hanno trovato la collaborazione di uomini ed istituzioni. Tra i vari volontari della Croce Rossa, diversi genitori che si sono prestati come servizio d'ordine e persino due giovani oratoriani che si sono improvvisati cronisti per commentare i match. Coinvolte le utenze di quattro comunità parrocchiali molfettesi. Alla premiazione presente l'ex giocatore del Bari Angelo Terracenere. La manifestazione è stata realizzata in una serie di giornate nelle quali le varie squadre si sono sfi date nei rispettivi tornei. I ragazzi per la specialità calcistica, avevano un'età compresa tra i 18 ed i 16 anni. La fi nale di calcio, per la conquista della “Champions League”, s'è disputata sotto gli occhi di diverse decine di tifosi, amici dei giocatori ma anche genitori e frequentanti della parrocchia. Il Manchester United e l'Aiax, questi i nomi di fantasia dei due team, si sono sfi dati senza riserve. Contemporaneamente, mentre gli speaker raccontavano la partita di calcio, si disputava, non meno avvincente, la IV giornata del torneo di pallavolo. Qui gli iscritti sono nati tra il 1990 e il 1994. La struttura, che ha accolto gli atleti principianti, è stata ristrutturata lo scorso anno e inaugurata il 2 febbraio 2007. L'evento ha voluto celebrare ulteriormente la conquista. Naturalmente questo non è l'unico motivo che ha portato all'organizzazione; ben più utili e profondi “fi ni umani e cristiani” ci sono stati espressi da Giovanni Capurso, uno dei principali organizzatori. Intorno un ambiente elettrizzante e coinvolgente, un movimento di persone e ragazzi degno di ben più rilevanti eventi sportivi. Se l'intenzione era quella di animare quartiere e giovani, l'obiettivo è stato senz'altro raggiunto. A questo s'aggiunga l'atmosfera del momento piena di voci allegre e divertite. Tra le varie, quelle dei due allenatori che, a bordo campo, prima del fi schio iniziale della partita hanno espresso i loro pareri. Per i due il torneo è stato senz'altro piacevole ed il ringraziamento è rivolto prima di tutto ai propri giocatori. Tra le panchine che ospitavano i due tecnici, Pasquale de Gennaro e Marcello Terlizzi, tre volontari della Croce Rossa: “Un nostro collega è vicino all'organizzazione e per questo siamo stati contattati”. La fi losofi a dell'intero evento, del resto, è stata espressa da Don Mimmo che ha detto: “Noi salesiani crediamo molto nell'aspetto ludico come mezzo d'educazione nei giovani”. In riferimento agli eventi che hanno sconvolto, vedi Calciopoli, e che sconvolgono quotidianamente l'intero mondo sportivo, scandali doping ad esempio, la risposta è stata convinta. Proprio in questo momento, ha affermato il sacerdote, c'è bisogno di educare ad uno sport pulito e leale. Questo grazie non solo ai nostri educatori ma anche a fi gure laiche esterne. “Perché l'individuo diventi prima un buon cittadino e poi un bravo cristiano, come diceva Don Bosco”. I sovvenzionamenti per i lavori di ricostruzione dell'oratorio sono giunti dal sindaco Antonio Azzollini, acui sono andati i ringraziamenti del parroco per l'investimento effettuato. Gratitudine, subordinata però a quella ai ragazzi e giovani che frequentano l'oratorio. Alla fi ne, quindi, è abbastanza superfl uo celebrare la squadra che ha alzato la coppa e, per questo, non me ce vogliano i vincitori. Del resto, “tutti i giocatori hanno mostrato grande fair play”, sono parole di Giovanni. Sperando che iniziative positive come questa possano non solo diventare una tradizione, bensì una consuetudine.
Autore: Sergio Spezzacatena