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Buona Pasqua ai lettori e visitatori di "Quindici Molfetta" in tutto il mondo
08 aprile 2012

MOLFETTA - Buona Pasqua a tutti i lettori e visitatori del quotidiano Quindici Molfetta on line con la speranza che la colomba della PACE porti un ramoscello di ulivo a tutti e la Pace torni in tutti i Paesi del mondo, soprattutto quelli martoriati dalla guerra e dai conflitti.

  «Aiutaci, Signore, a portare avanti nel mondo e dentro di noi la tua Risurrezione. Donaci la forza di frantumare tutte le tombe in cui la prepotenza, l’ingiustizia, la ricchezza, l’egoismo, il peccato, la solitudine, la malattia, il tradimento, la miseria, l’indifferenza hanno murato gli uomini vivi. E mettici una grande speranza nel cuore» (+ don Tonino Bello).

 

 Cari auguri a tutti.

 

Autore: Il direttore Felice de Sanctis e la redazione di Quindici
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Il problema dell'umanesimo, dell'uomo e della sua personalità, acquista oggi un'importanza sempre più grande. E non si tratta più di una personalità da èlite, che appartiene a una casta o a un gruppo privilegiato, ma della personalità, dell'individuo che vive in una società. Si tratta delle condizioni sociali e del processo di affermazione della personalità, capace di dar prova di spirito d'iniziativa e creativo nel campo del lavoro, della cultura, della politica, di un individuo che partecipa attivamente alla determinazione della sua sorte e dei destini del mondo moderno, alle decisioni riguardanti l'intera società, di un individuo la cui personalità si espande armoniosamente e si realizza coscientemente in quanto soggetto del processo storico. Una delle questioni cruciali della storia moderna e quella dell'orientamento e del carattere dello sviluppo dell'individuo, è cioè di sapere se questo processo tenderà verso la formazione di un uomo che si sentirà soltanto un granello di polvere trascinato dalla tempesta dell'irrazionale sociale, di un uomo rassegnato di fronte all'oppressione sociale, allo sfruttamento e all'assenza del diritto, di un uomo che si è perduto in quanto personalità, d'un uomo diventato una piccolissima “rotella” standardizzata nella macchina della burocrazia, o se questa evoluzione si orienterà verso l'educazione di un uomo cosciente, socialmente attivo e socialmente responsabile del progresso sociale e della dignità umana. Sono esattamente questi i problemi che attanagliano l'uomo contemporaneo, di una società di tipo nuovo, di una società “associazione” in cui lo sviluppo di ciascuno è la condizione del libero sviluppo di tutti, d'una società che schiude un campo vastissimo allo sviluppo armonioso dell'individuo e che assicura nello stesso tempo il controllo delle conseguenze sociali dell'attività dell'insieme degli uomini, delle forme di comunicazione e di organizzazione dei membri della società. FELICE PASQUA A TUTTI.
Senza dogmi e fondamentalismi, ogni credo e fede merita il massimo rispetto ma.... .La storia umana è nelle mani della stessa umanità, anche quando è retta da forze e ideali che essa stessa non controlla. “DIO LASCIO' IL MONDO ALLE DISPUTE DEGLI UOMINI” dice un testo della Bibbia nella sua versione latina. Se è certo che quasi sempre le minoranze dei più valorosi, dei più intelligenti o di coloro che si fanno meno scrupoli hanno retto i destini della storia, quando si solleva la protesta popolare poiché è stato oltrepassato il limite di ciò che si può impunemente manipolare, l'umanità stessa prende il destino nelle proprie mani – anche se non sempre per il suo bene. E' quanto sembra stia succedendo ai nostri giorni. Stiamo esaurendo le risorse interne della civiltà tecnocratica attuale. Tutto ciò che si afferma è che noi dobbiamo imporre la nostra pace per riuscire ad avere il mondo che desideriamo. Noi vorremmo piuttosto sostenere che la pace è il vero traguardo della vita umana. Essa non può essere messa sullo stesso piano dell'ordine esterno. Essa non può funzionare a favore di uno e non di tutti gli altri; è una realtà cosmica e antropologica e non soltanto politica. Dobbiamo smettere di considerare la pace come il frutto di una civiltà e di uno sviluppo tecnologico. LA VIOLENZA NASCE DALLA NON EQUITA' DI POTERE. Le civiltà sono state costruite sul potere e lo scatenarsi della loro violenza si è tramutato in guerra e marasma. Sinora il sistema ha funzionato in questo modo. Tuttavia, ora abbiamo toccato i limiti di questo stato di cose nel mondo. La situazione ci propone la questione della vera natura dell'uomo e della civiltà. La pace non può essere costruita sui valori dei vincitori. Il problema della pace scuote i fondamenti dell'uomo, della società e della realtà stessa. BUONA PASQUA DI PACE A TUTTI.
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