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Boom dell'edilizia, ma i prezzi delle case restano sempre proibitivi. Dilagano gli “affittasi” INCHIESTA
15 febbraio 2006

Se si vuole avere un'idea chiara della situazione del mercato immobiliare a Molfetta, bisogna evitare di dare determinate cose per scontate come, per esempio, pensare che i tanti appartamenti costruiti negli ultimi mesi daranno possibilità a molti di trovare una casa a prezzi “decenti”. Molti cittadini molfettesi hanno fatto questo ragionamento e sono rimasti molto delusi nel constatare che, delle migliaia di appartamenti costruiti nelle zone di espansione, solo poche centinaia erano realmente disponibili. La maggior parte, infatti, erano già venduti da molti anni, mentre altri erano costruiti da cooperative, e quindi già occupati dagli investitori. L'acquisto di appartamenti “sulla carta”, ovvero molto prima che vengano effettivamente costruiti, costituisce il 95% del mercato, rispetto alla domanda generale sul territorio molfettese. L'acquisto su carta degli appartamenti può tornare utile non soltanto per la penuria di immobili nuovi nella nostra città, ma anche perché permette di risparmiare notevolmente rispetto ai prezzi di immobili già costruiti. Dopo la costruzione degli immobili la domanda si è impennata e i pochi appartamenti rimasti liberi, perché non ancora acquistati o perché non rientrano negli immobili delle cooperative, vengono letteralmente presi d'assalto, con un incremento del valore di mercato del 20-30% negli ultimi diciotto mesi. “Con la nuova normativa è stato imposto l'obbligo, per l'impresa, di effettuare una fideiussione bancaria a garanzia dell'acquirente per gli importi versati in acconto – ci spiega Domenico Corrieri, titolare del Centro Immobiliare e membro della Fiaip – in questo modo c'è maggiore garanzia per l'acquirente nell'acquisto “su carta” di un immobile”. Insomma, nonostante le innumerevoli gru disseminate sullo “sky line” molfettese, i prezzi delle case continuano a salire, perché non c'è stata quella liberalizzazione del mercato che avrebbe permesso un riequilibrio tra domanda e offerto e, di conseguenza, un calmieramento dei prezzi. La situazione del mercato immobiliare molfettese è singolare soprattutto se rapportata a quella di altre città limitrofe dove, assieme ad un aumento dei tassi di interesse dei mutui, si è registrata una leggera flessione dei prezzi. Molfetta, insomma, è in controtendenza rispetto al trend del mercato a livello regionale. Una tendenza dovuta principalmente alla “forma mentis”, diffusa nella nostra città, secondo cui ci si realizza soltanto quando si acquista l'appartamento nel quale si risiede. A questa mentalità tutta molfettese va aggiunto il disastroso periodo degli anni Sessanta in cui gli appartamenti venivano immessi sul mercato con il contagocce e questo favorì la lievitazione dei prezzi. “Se dovessimo vendere il nuovo, avremmo grossissime difficoltà”, spiega a “Quindici” Angela Fiore, responsabile di Progetto Casa. Ancora oggi, insomma, gli appartamenti costruiti sono troppo pochi rispetto alla domanda interna, ma soprattutto rispetto alle richieste di molfettesi residenti in altre città che vorrebbero rientrare, senza trovare, però, un mercato dell'immobile normale. Bisogna anche tener presente il basso indice di fabbricabilità considerato per le costruzioni; questo porterà a danni considerevoli al tessuto economico cittadino. Con il basso indice di fabbricabilità dei terreni si è obbligati ad una grossa estensione dell'edificabile, soprattutto rispetto a città limitrofe, e questo favorirà costi mediamente più alti per la manutenzione, ordinaria e straordinaria, dei nuovi insediamenti. A questo dato ne va aggiunto un altro: quello della difficoltà dell'installazione di servizi in zone, come quella di quartiere Poggiofiorito, che stanno venendo su in maniera irregolare, con edifici pronti ormai da diversi mesi e palazzi che devono ancora essere costruiti. “C'è molta confusione su quella che è realmente la situazione del mercato immobiliare a Molfetta – commenta Giuseppe Samarelli, della Pirelli Re – Kalidos – penso comunque che sia da escludere una diminuzione dei prezzi”. Altra spinosa questione legata al mercato immobiliare è quella dell'affitto. Il mercato dell'affitto è pressoché inesistente a Molfetta, proprio a causa dell'immobilismo economico causato dalla bassa disponibilità di appartamenti, anche se recentemente in città sono comparsi molti cartelli “affittasi”. “Con le nuove zone di espansione potrebbe esserci una flessione dei prezzi degli affitti – commenta Ilario Amato, dell'Immobiliare Mondocasa – bisognerà vedere quanti proprietari reinvestiranno sull'affitto e quanti metteranno in vendita gli appartamenti liberi”. Vito Piccininni vito.piccininni@quindici-molfetta.it
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