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Bollenti spiriti largo ai giovani
15 febbraio 2006

Il 60% dei giovani dopo 3 anni dalla laurea trova lavoro al Nord. Il 30% di quelli che sono riusciti a trovare lavoro qui ritengono il lavoro sottodimensionato rispetto alle proprie capacità. Sono le allarmanti parole con cui Guglielmo Minervini, assessore regionale alle Politiche Giovanili e alla Cittadinanza Attiva iniziato un suo intervento presso Liceo Classico, durante un incontro per presentare il suo progetto che chiama in causa i “Bollenti Spiriti” della Puglia. Gli spiriti in questione sono i giovani, dal futuro sempre più incerto e trascinati in una crisi del territorio che, pur non coinvolgendoli direttamente, condizionerà le loro future scelte nel campo del lavoro o addirittura della scelta universitaria. Fino a questo momento abbiamo assistito a un quasi totale disinteressamento delle istituzioni per quello che sarà il futuro del territorio: giovani abbandonati a loro stessi per le difficoltose vie della maturità, considerati quasi come zavorra, inutili per un territorio che continua a incentrare la sua politica sulla tradizione e non sulla creatività. “Bollenti Spiriti”, ha affermato l'assessore Minervini, nasce proprio per far sì che la realtà pugliese sia costruita anche insieme a menti giovani, al passo coi tempi, motivate nel dare un contributo intellettuale alla loro terra d'origine. Il programma si snoda su quattro punti principali. Il pilastro della mediterraneità, che si propone di coltivare lo spirito aperto al dialogo tipico del nostro popolo; il pilastro dell'accoglienza, che prevede l'apertura di istituzioni per lo sviluppo della creatività giovanile attraverso forme di aggregazione; il pilastro della contrattualità, che prevede impegni individuali e collettivi per investire sul futuro dei giovani, ma anche della Puglia e infine il pilastro della lotta alla precarietà, tuttora la peggiore paura dei giovani laureati. Seguendo questi punti l'amministrazione regionale avvierà a breve i primi due progetti: il primo rivolto principalmente ai giovani delle scuole medie superiori, con lo stanziamento di fondi per la costruzione di luoghi di aggregazione che diano sfogo alla creatività di ognuno, il secondo riguarda il cosiddetto “Contratto Etico” e aiuterà i più dotati a raffinare le proprie potenzialità fuori dalla Puglia, con l'impegno, da una parte, di tornare una volta laureati per trovare un lavoro, dall'altra, di garantire un mercato ricettivo che riesca ad inserirlo. Il più grande problema della Regione Puglia infatti, è la perdita di menti giovani che purtroppo, consapevoli del futuro poco solido che li aspetta, decidono di studiare nelle grandi città, o peggio, giovani che, pur essendosi laureati nella loro terra d'origine non riescono a inserirsi in un meccanismo che molto spesso non li vede protagonisti o li sottovaluta costringendoli ad “emigrare”. Nel piccolo della biblioteca del Liceo Classico, il dibattito ha riscosso molto successo, anche da parte di altri ragazzi pugliesi ci potrà essere sarà lo stesso entusiasmo, segno di una generazione consapevole che la direzione del loro futuro dipenderà strettamente dal loro impegno e maturità. L'entusiasmo però non deve rimanere soltanto ad uno stato embrionale, ma deve riuscire a dar vita a progetti e soprattutto deve animare quello spirito d'iniziativa molto spesso latente ma che soprattutto nei giovani dovrebbe essere la risorsa maggiore. Per ogni informazione “Bollenti Spiriti” ha all'attivo un sito internet: http://bollentispiriti.regione.puglia.it dove trovare tutti i chiarimenti e i contatti. Ilaria Ragno
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