Bisceglie jazz Festival. Buona la prima
BISCEGLIE - Dal 5 al 7 Agosto Bisceglie è stata un po’ la “Capitale del Jazz” del Sud grazie alla prima edizione del Bisceglie jazz Festival, organizzata dalla Fondazione SECA di Trani, che ha avuto come Direttore Artistico Un musicista a noi pugliesi molto caro: il bravissimo batterista Mimmo Campanale. Il Programma era dei più ambiziosi avendo come ultimi concerti ogni serata artisti italiani e internazionali di rilievo, mentre prima
ci sono stati altrettanto bravi artisti pugliesi che hanno fatto un po’ da apertura al Festival. Il primo giorno ci sono stati 3 concerti. Il tutto è cominciato col pianista Mirko Signorile ormai famoso a livello internazionale, che ha suonato il suo ultimo album “Open Your Eyes” in un’atmosfera Magica, infatti era su un isolotto nel mare dove sono riusciti, non senza difficoltà, a portare il pianoforte, deliziando gli ascoltatori che hanno riempito sia il porticciolo, dove c’era anche uno schermo gigante dal quale poter vedere perfettamente l’Artista, che il torrione. Inutile dire che il concerto è stato gradito da tutti anche e soprattutto per la performance sia musicale che di scelta di location.
Seguiva poi sotto l’arco porta di mare il concerto della brava Carolina Bubbico Piano, Voice and Loop station con Luca Alemanno al Basso e Dario Congedo alla Batteria.
Trio che ha suonato in maniera perfetta anche perché suonano insieme da tempo e quindi sono sincronizzati con una precisione maniacale. Dovere è quello di ricordare che la Bubbico oltre essere una bravissima musicista e una grande direttrice d’Orchestra, due anni fa a Sanremo ha diretto parecchi brani.
L’ultimo concerto della prima giornata però è quello che ha attirato molti ascoltatori per quello che ormai è un grande della tromba Jazz e Pugliese d’adozione visto che durante l’anno un bel po’ di concerti deve comunque farli in Puglia dove ritrova volentieri amici con cui ha trascorso molti anni. Parliamo di Fabrizio Bosso che si è esibito col suo gruppo storico (Spiritual Trio), sul torrione Sant’Angelo, e dove ha suonato per più di 90 minuti deliziando tutti col suo suono elegante ed incisivo.
In più rispetto al Trio formato da Bosso appunto alla tromba, Alberto Marsico all’organo, Alessandro Minetto alla batteria, ha cantato il grande Crooner Walter Ricci che fa parte di questo nuovo progetto che il trombettista sta portando in giro.
Il concerto bello e gradevole con Ricci, bravo a cantare i classici di Jazz e non, alternandosi agli assoli di Bosso sempre bravo a trasmettere grandi emozioni al pubblico che ha applaudito costantemente i musicisti.
A seguire la Jam Session. Da sottolineare che i primi due concerti, tranne Bosso, erano gratis.
Passiamo alla seconda giornata 6 Agosto, dove le Location sono cambiate, infatti il primo concerto (sono stati solo 2), si è tenuto in un locale stupendo, il Puerto Azul, ed era gratis per cui hanno assistito alla performance in parecchi. Il Trio era quello di Mario Rosini, famoso pianista Pugliese che vanta collaborazioni con Eduardo de Crescenzo, Pino Daniele, Dirotta su Cuba, Anna Oxa, James Senese, Mia Martini, Irene Grandi, e Rossana Casale tra i tanti, accompagnato dai compagni di una vita, al basso Paolo Romano e alla batteria Mimmo Campanale. Standard famosi stupendamente interpretati da tre grandi musicisti che hanno dato vita ad una serata piacevole e affollatissima, anticipando il concerto che seguiva.
Infatti dopo al Teatro Mediterraneo praticamente accanto, si è esibito uno dei batteristi più originali, Israel Varela, messicano, capace di far diventare il suo strumento dolcissimo pur essendo ritmico, dote che non tutti i batteristi hanno.
Il progetto presentato “Frida en silencio”, è dedicato ad un’altra Grande Messicana, Frida Kahlo, ispiratogli da una visita fatta nella casa di quest’ultima in Messico.
Performance stupenda impreziosita stupendamente dalla Ballerina di Flamenco Cristina Benitez che alternandosi con la nostra Serena Brancale alla voce, hanno dato vita ad un concerto stupendo pieno di atmosfere eteree facendo entusiasmare il pubblico presente. La Benitez celestiale nel modo in cui ha interpretato danzando le composizioni di Varela, e la Brancale Bravissima nel canto trasmettendo perfettamente le emozioni che i brani volevano trasmettere, dimostrando un feeling stupendo con la lingua Spagnola; quindi,Serena,a quando un album in questa stupenda lingua spagnola? Spero quanto prima.
Gli altri musicisti di livello altissimo erano Alfredo Paixao al basso che vanta tantissime collaborazioni tra cui il grande Pino Daniele e Florian Weber al piano che fa già parte della scuderia ECM e non è poco. Performance da ricordare e serata spettacolare. A seguire la Jam Session.
Il terzo giorno 7 Agosto, ha riproposto i tre concerti di cui due gratis uno a Puerto Azul e l’altro al Teatro Mediterraneo e a seguire sempre nel Teatro un concerto direi a livello mondiale. Ma partiamo da Puerto Azul, dove si sono esibiti Guido Di Leone Pocket Orchestra & Francesca Leone chitarra, Mike Rubini alto sax, Francesco Lomangino sax tenore e flauto, Alberto Di Leone Tromba, Vito Andrea Morra trombone, Gianluca Fraccalvieri basso, Fabio Delle Fogliebatteria, Enzo Falco percussioni e Francesca Leone voce, che hanno dato vita ad un concerto di classici della Bossa Nova e non, tutti bravi. Ci si è spostati dopo al Teatro Mediterraneo dove si è esibito il virtuoso del pianoforte Nico Morelli, Pugliese ma residente da tempo in Francia, che ha deliziato il pubblico con la sua tecnica perfetta e armoniosa, dedicando un tributo al compianto musicista tranese Davide Santorsola suonando magistralmente l’Ave Maria di Schubert, mentre Mariella Colasuonno declamava versi di “Emistichio in bianco e nero” rendendo l’atmosfera veramente Magica.
Infine è stata la volta di quello che ritengo uno dei più grandi chitarristi viventi e che non avevo mai visto dal vivo, il grande Stanley Jordan, colui che ha veramente innovato la tecnica di suonare la chitarra detta il "Touch" o "Tapping cioè suonare la tastiera della chitarra come quella di un pianoforte; vederlo cominciare il concerto con un brano acustico suonato sulla tastiera della chitarra lasciava presagire un ottimo concerto, ma vederlo suonare per tutto il tempo sella parte alta della tastiera pizzicando e accarezzando le corde facendo uscire un suono unico e magico è stato strabiliante.
Spettacolo unico e indimenticabile vedere la naturalezza con cui suonava e si fondeva con gli altri due strumenti la Batteria suonata dl bravissimo Mimmo Campanale e il Contrabbasso da Luca Alemanno ormai una realtà Italiana ed internazionale dello strumento. L’impressione era che avessero suonato insieme da tempo, e pur se cominciato un po’ in ritardo, il concerto è durato circa due ora mandando in estasi il folto pubblico, perlopiù chitarristi pugliesi, accorsi ad osservare il Maestro della chitarra esibirsi e regalare chicche musicali e tecniche. Umile e disponibilissimo come solo i grandi sanno essere, ha anche suonato un brano al Pianoforte con una mano e con l’altra la chitarra, spettacolare.
I brani, oltre a standard di jazz suonati magistralmente dal Trio, tributi a Led Zeppelin, Beatles, Sting, ecc.
Spettacolo puro e ripeto indimenticabile che ha fatto dell’ultima serata del Bisceglie Jazz Festival un appuntamento importante e da far ripetere nei prossimi anni. A proposito di umiltà, il concerto si è concluso alle 01.45 circa e Stanley, pur avendo il volo alle 05.00 la mattina, qualche ora dopo praticamente, si è messo a disposizione del pubblico che chiedeva autografi per LP e CD e soprattutto Foto.
Un Grande in tutti i sensi, soprattutto umanamente.
Grazie allora a Mimmo Campanale che da direttore artistico ha messo su queste tre giornate di grande musica e a tutta l’organizzazione che ha fatto in modo che tutto funzionasse alla perfezione, alla fondazione SECA che ha permesso che il Festival prendesse vita a al professionale e bravo giornalista Alceste Ayroldi che ha introdotto tutti i concerti come solo lui, ormai, sa fare.
Arrivederci quindi alla seconda edizione.
Antonio Pisani