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Bilancio provinciale, privilegiate scuole e strade
15 giugno 2005

Sono soprattutto le scuole superiori ad essere interessate dal bilancio della Provincia di Bari, approvato a maggio. “Pur in un contesto di forte contrazione di trasferimenti statali – ha dichiarato il consigliere provinciale di Rifondazione comunista, Antonello Zaza – si è riusciti a garantire il mantenimento di servizi e priorità individuati nel programma dell'amministrazione Divella”. Oltre questo, a provare a risolvere le situazioni più problematiche per scuole e strade. Il piano triennale delle opere pubbliche prevede per il Liceo Classico un investimento di 550mila euro per lavori di adeguamento alle norme di sicurezza. A breve dovrebbe partire la gara d'appalto per la ristrutturazione di 36 ambienti dell'Istituto Apicella, costo 750mila euro, da destinare all'Alberghiero, che così lascerà i locali dell'ex scuola media “Kolbe”, consentendo di risparmiare 72mila euro annui di fitto. Sempre all'Alberghiero a breve avrà inizio lo smantellamento del tetto in amianto, con uno stanziamento di 330mila euro, cui si aggiungeranno nel prossimo anno lavori di adeguamento alle norme di sicurezza per 230mila euro. Più o meno la stessa cifra, con la stessa destinazione, verrà stanziata per il Magistrale, mentre per Istituto Tecnico commerciale e per Geometri vi sono 640mila euro. Per il professionale “Don Tonino Bello”, che ha nove classi divise fra Magistrale e Scuola elementare Prefabbricata, si prevede lo stanziamento di 500mila euro per la realizzazione di una stecca aggiuntiva. Il consigliere Zaza, però, tiene a precisare, che la disponibilità di questo denaro è legata “all'approvazione del piano di dismissione degli immobili provinciali, in particolar modo alla vendita del palazzo della Questura al Ministero degli Interni, la cui una trattativa è a buon punto. Se ciò non dovesse avvenire si cercherà di inserirlo nel prossimo bilancio di previsione”. La stessa scuola ha già avuto recuperata la palestra. “Dopo questi interventi, ritengo che il problema scuola a Molfetta possa dirsi sotto controllo, soprattutto in riferimento alla richiesta di aule – afferma Antonello Zaza – che rimane solo per il Classico e per l'Itis. Per quest'ultimo si pensa alla realizzazione di una stecca di ampliamento, mentre per il Classico la risoluzione potrebbe venire da una disponibilità del Comune a destinargli il complesso dell'ex Biblioteca. Qualora non fosse possibile, bisognerà capire se l'obiettivo potrà essere raggiunto attraverso una razionalizzazione degli spazi esistenti”. Rimane la questione dell'Apicella, alla ricerca di una nuova identità, che non ne faccia una semplice riserva di aule cui attingere in caso di necessità. “Nelle scorse settimane – ha dichiarato il consigliere Zaza - una commissione consigliare ha incontrato una delegazione dell'Ens (Ente nazionale sordomuti), presente anche il suo presidente nazionale, Collu, per avviare una riflessione sul destino dell'Apicella come polo polifunzionale e di riferimento per il problema sordità”. Sarebbe da pensare pure la destinazione di Villa Rana, collocata sulla strada verso Terlizzi, che fa parte del legato dell'istituto, per cui manca un'idea forte sull'utilizzo. Per quanto riguarda le strade, la Molfetta/Terlizzi e la Molfetta/Bitonto beneficeranno di 300mila euro ciascuna per lavori di manutenzione straordinaria. Per il prossimo anno sono previsti anche 400mila euro per la Molfetta/Corato. Sono stati stanziati anche 240mila euro per la messa in sicurezza del Centro territoriale per l'impiego. L'attività della Provincia riguarda anche altri settori importanti della gestione del territorio, ad esempio l'elaborazione del Piano provinciale dei rifiuti, per attuare pienamente il decreto Ronchi, potenziando il più possibile la raccolta differenziata, con l'assoluta contrarietà all'utilizzo degli inceneritori. Con un metodo nuovo, perché l'assessore all'Ambiente ha incontrato industriali, amministratori del territorio, associazioni, per poter raccogliere dalla base le istanze sul problema rifiuti. L'elezione di Vendola pone, inoltre, i presupposti per un comune sentire, che potrebbe portare, per quanto riguarda i rapporti fra Regione e Provincia, ad una serie di deleghe e quindi alla cessione di sovranità appunto in materia ambientale, di politiche attive per il lavoro, della formazione, che rilancerebbero l'attività della Provincia, consentendole di operare in maniera più coordinata, mentre fino ad ora queste competenze sono state filtrate dalla Regione. Lella Salvemini lella.salvemini@quindici-molfetta.it
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