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Biblioteca comunale luci e ombre Le raccontano gli studenti
15 marzo 2018

La Biblioteca comunale “G. Panunzio” cambia volto: si arricchirà di uno spazio attrezzato per biblioteca musicale, laboratori, ascolto musicale e catalogo multimediale, uno spazio esterno attrezzato per eventi live, un laboratorio multimediale storyboarding, uno spazio attrezzato all’aperto e laboratori botanici: così cambierà veste la biblioteca comunale “Giovanni Panunzio”. A permettere questo risultato è un bando regionale “Community Libraries – Biblioteche di Comunità”, che prevede finanziamenti per interventi di riqualificazione per le biblioteche che ha assegnato alla nostra città circa 2 milioni di euro per la realizzazione della ristrutturazione. A Molfetta molti studenti, stanchi del pendolarismo e del tran tran quotidiano, cercano costantemente un locus amoenus in cui poter studiare in tranquillità. Sembra che la biblioteca comunale “G.Panunzio” sia il luogo che più si avvicini a quel luogo ameno tanto agognato, vista l’affluenza dei suoi frequentatori. Cosa pensano gli studenti molfettesi della biblioteca comunale “G. Panunzio”? Abbiamo realizzato una piccola inchiesta, raccogliendo opinioni sulle infrastrutture, il personale e i servizi che offre attualmente la struttura prima della sua ristrutturazione. Queste le domande che abbiamo rivolto agli studenti: Ogni quanto ti rechi in biblioteca?; Lo fai per motivi di studio o di ricerca?; Trovi l’ambiente confortevole? Spiegaci i motivi; Quali i pro e i contro dei servizi e del personale?; Ti sembra utile l’apertura di una sala lettura pomeridiana? Queste le risposte: Gabriella, 23 anni, studentessa di Lettere Moderne. «Dipende dai periodi, mi reco di solito in biblioteca 2-3 volte a settimana, esclusivamente per motivi di studio. Trovo l’ambiente molto confortevole e fino ad ora non ho avuto esperienze negative, per cui direi che il personale è abbastanza disponibile e gentile. Onestamente non penso sia utile l’apertura di una sala lettura pomeridiana perché è una stanza davvero piccola, con pochi posti e ritengo che sia più opportuno tenere aperta la biblioteca tutti i pomeriggi, e non solo due a settimana, con gli attuali orari della sala lettura». Antonio, 21 anni, studente di Giurisprudenza. «Secondo i periodi, in biblioteca di solito vado 2-3 volte a settimana, prettamente per motivi di studio. Trovo gli spazi molto confortevoli d’inverno, praticamente inagibili d’estate a causa del caldo e della mancanza di servizi di aria condizionata; nel complesso sono ben illuminati e concilianti alla concentrazione. Il personale mi è assolutamente indifferente, inoltre penso che sia utilissima l’apertura di una sala lettura nel pomeriggio per sopperire all’unica pecca della biblioteca: gli orari di apertura pomeridiani, brevi e saltuari (solo due volte a settimana). Sarebbe fantastico poterne usufruire tutti i giorni!». Serena, 25 anni, studentessa di Farmacia. «Mi reco in biblioteca quasi tutti i giorni, unicamente per motivi relativi allo studio. Trovo l’ambiente confortevole, in quanto silenzioso, dotato di postazioni comode e di adeguato riscaldamento. Penso che il lato positivo dell’infrastruttura sia l’ambiente adeguato allo studio mentre il lato negativo l’orario di apertura pomeridiana. È molto utile l’apertura di una sala di lettura pomeridiana, perché necessito di notevoli ore di studio concentrato nelle indispensabili ore del pomeriggio/sera». Luca, 24 anni, studente di Medicina e Chirurgia. «Frequento la biblioteca comunale quasi tutti i giorni, esclusivamente per motivi di studio. Ritengo che l’infrastruttura sia dotata di grandi spazi, ben illuminati e ben riscaldati d’inverno, usufruisco dei servizi della biblioteca soprattutto durante la mattinata, vista la grande fascia oraria di apertura. Ho, tuttavia, da registrare come dati negativi l’antipatia del personale e la mancanza di chiarezza riguardo eventuali chiusure straordinarie o altre comunicazioni, cosa che si potrebbe sopperire con il funzionamento attivo di una pagina Facebook della biblioteca comunale, magari assegnata ad un bando di Servizio Civile. Sono favorevole all’apertura di una sala lettura pomeridiana, anche se ne allargherei gli spazi o usufruirei volentieri quelli adibiti alla biblioteca anche negli orari pomeridiani». Marina, 24 anni, studentessa di Filologia Moderna. «Frequento la biblioteca comunale quando non seguo le lezioni universitarie a Bari, soprattutto per motivi di studio ma anche di ricerca, durante la stesura tesi. Ritengo che l’infrastruttura sia dotata di grandi spazi, ben illuminati e ben riscaldati d’inverno, tuttavia a dir poco afosi d’estate in quanto non esiste un sistema di aria condizionata e il sole durante tutta la mattinata batte inclemente sui banchi. Usufruisco dei servizi soprattutto durante la mattina visto l’orario di apertura dalle 9 alle 13.30 e la pulizia dei luoghi di studio e dei servizi igienici. Fattori negativi? L’antipatia del personale e l’instabilità della rete WiFi, servizio che dovrebbe essere, al contrario, efficiente. Sono favorevole all’apertura di una sala lettura pomeridiana, anche se preferirei usufruire degli spazi adibiti alla biblioteca anche negli orari pomeridiani». Adriana, 19 anni, studentessa di Giurisprudenza d’impresa. «Mi reco in biblioteca quando non seguo le lezioni universitarie, circa 2/3 volte alla settimana, esclusivamente per motivi inerenti allo studio. Trovo l’ambiente molto confortevole in quanto silenzioso e con adeguati spazi per l’attività di studio, inoltre apprezzo l’efficienza dei servizi forniti quali illuminazione e riscaldamento adeguati e del personale. Tra le negatività che vorrei sottolineare c’è la chiusura degli ambienti della biblioteca nel weekend (momento della settimana in cui potrebbero usufruire del servizio bibliotecario anche gli studenti di scuole medie e superiori) e negli orari pomeridiani, anche se apprezzo l’apertura della sala di lettura pomeridiana che, sopperisce in parte, questa mancanza». Nicolò, 19 anni, studente di Scienze Infermieristiche all’ospedale regionale, ente ecclesiastico “F.Miulli”, di Acquaviva. «Nonostante io sia uno studente fuorisede (Acquaviva), riesco a recarmi in biblioteca almeno una volta a settimana, quando torno a Molfetta, esclusivamente per motivi relativi allo studio. Trovo l’ambiente confortevole soprattutto in inverno perché d’estate c’è troppo caldo, in quanto si crea una cappa afosa perché manca il sistema di areazione. Inoltre penso che il personale sia molto disponibile anche se scontroso, una volta ho chiesto di poter consultare in loco un volume (possibilità reale) e a stento mi è stato dato, non so per quale astratto motivo. Penso che l’apertura di una sala lettura pomeridiana sia l’atto più efficace che si potesse fare perché penso che in questo modo si dia la possibilità ad altre persone di usufruirne, per esempio coloro che frequentano istituti medi e superiori». Maria Paola, 25 anni, studentessa di Odontoiatria e protesi dentaria all’Università di Foggia. «Nonostante io sia una studentessa fuorisede (Foggia), mi fa piacere recarmi in biblioteca almeno 2/3 volte a settimana, esclusivamente per motivi di studio. Penso che l’ambiente sia pulito, luminoso, dotato di ampi spazi. Ritengo che il servizio di apertura di una sala lettura pomeridiana sia molto utile perché permette uno studio più continuativo durante l’arco della giornata». © Riproduzione riservata

Autore: Marina Francesca Altomare
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