Ecco le candidature per le elezioni
Al Comune presentate 20 liste e 581 candidati
Sono ufficiali le candidature per le prossime elezioni politiche e amministrative. Nel collegio n.25 Molfetta-Bisceglie per la Camera dei Deputati questi i candidati che cercheranno di “strappare” il seggio all’on. Francesco Amoruso di An, deputato uscente e anch’egli ricandidato: Rosanna Morone di Firenze per i Comunisti italiani (la Morone, deputata uscente, è candidata per il proporzionale anche in Toscana); sempre per il Pcdi di Cossutta correrà anche l’avv. Leonardo Ciocia, attuale assessore ai lavori pubblici al Comune di Bisceglie; Nicola Ambrosini per l’Italia dei Valori di Di Pietro; Lillino Di Gioia, ex consigliere regionale dopo una travagliata esperienza come segretario provinciale dell’Udeur e la mancata candidatura a sindaco di Molfetta, è approdato al partito di D’Antoni, “Democrazia europea”, per il quale si candida alla Camera; Carmine La Fronza per la Fiamma Tricolore; Michele Pascarella per la Lista Bonino.
Al Senato della Repubblica per il collegio n. 3 (Molfetta, Bisceglie, Giovinazzo, Ruvo, Terlizzi, Corato) a sfidare il senatore uscente, anch’egli ricandidato per Forza Italia, Antonio Azzollini, ci saranno l’ex sindaco di Molfetta, Guglielmo Minervini, coordinatore regionale dei Democratici, che correrà per l’Asinello; l’ex sindaco di Bisceglie Francesco Contò, il quale dopo una lunga militanza della Dc è approdato al partito di D’Antoni; l’attuale consigliere comunale e segretario di Rifondazione comunista, Enzo Ciani; Maria De Benedittis per la lista Bonino; Cataldo Mansi di Corato per l’Italia dei Valori e Raffaele Pellegrini di Molfetta per la Fiamma Tricolore.
Pronti alla partenza anche i candidati alle elezioni amministrative. Sono ben 581 gli aspiranti ai 30 posti di consigliere comunale. Sembra un concorso statale, dove per pochi posti concorrono migliaia di candidati. Le liste in gara sono ben 20 e tre i candidati sindaci: Nino Sallustio per il centro sinistra, Tommaso Minervini, per il centro destra, Pietro Centrone per il partito di D’Antoni “Democrazia europea” e l’Unione di Centro.
Il partito più veloce a depositare la lista al Comune é stato “L’Italia dei valori”, l’ultimo il neonato “Partito Democratico Cristiano” che fa capo a Mariano Caputo, il quale dopo essere stato spodestato da Lillino Di Gioia nel partito di D’Antoni, ha trovato una nuova collocazione. Scompare anche l’Udeur, il che fa pensare che il partito a Molfetta fosse rappresentato solo da Lillino Di Gioia.
Tutte le liste hanno schierato 30 aspiranti consiglieri, solo il “Percorso” ne ha messi insieme appena 20 e i Comunisti italiani 21.
Rispetto alle ultime amministrative (1998) si è ridotto l’esercito degli aspiranti a un posto al sole: erano 650 all’epoca, per 22 liste.
Il centro-destra (Casa delle Libertà) ha come candidato Tommaso Minervini che nel suo "esercito" presenta 300 candidati distribuiti in 10 liste: Italia dei Valori, Forza Italia, Cdu, Molfetta che vogliamo, Partito Democratico Cristiano, Ccd, Cittá per tutti, Il Confronto, Alleanza Nazionale, Partito Repubblicano.
Il centro-sinistra ha come candidato sindaco Nino Sallustio. Nel suo esercito ci sono 221 candidati per 8 liste: Democratici, Percorso, Verdi, Partito popolare, Sdi, Democratici di sinistra, Rifondazione comunista, Comunisti italiani.
Poi c’è il Terzo Polo, autodefinitosi tale, con candidato Pietro Centrone con 60 candidati per appena 2 liste. Centrone, infatti, non è riuscito ad ottenere l’appoggio di Finocchiaro, suo ex alleato e del simbolo del “Buongoverno”, mentre scompare la lista civica del "Riscatto della città" che faceva riferimento a Lillino Di Gioia, ormai dantoniano. Perciò Centrone scenderà in campo solo con i simboli di Democrazia Europea e Unione di Centro. Questo gruppo che appare battuto sulla carta, potrà essere utile in caso di ballottaggio per far pesare i propri voti con uno o l’altro schieramento. Sono scomparsi i simboli di “Rinnovamento italiano” che era stato acquisito da Franco Visaggio (oggi gli ex di Rinnovamento sono in gara con la loro vecchia lista civica “Il Confronto”) e della Fiamma tricolore.
Adesso, scoperte le carte, comincia la lotta per raggiungere il Palazzo.
Gli elettori quest’anno sono 55mila, alle amministrative del ’94 e del ’98 i votanti furono circa 40mila.
La partita si giocherà tutta sugli indecisi e su coloro che sono disaffezionati al voto, anche per la grande confusione, soprattutto fra i partitini che cambiano personaggi e nomi in continuazione, creando grande perplessità e disorientamento negli elettori.
Michele de Sanctis jr.