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Beat Onto JazzFestival, una manifestazione di qualità
07 agosto 2014

BITONTO - Terminato il Festival Jazz di Bitonto, nell’ultima serata tenutasi lunedì 4 agosto, la manifestazione ha ospitato la leggenda del Jazz Benny Golson, ottantacinquenne brillante e ancora capace di far vivere,  al numeroso pubblico, emozioni pure e con la sua musica che ha segnato un’epoca della storia del Jazz.

Padrone del palco e dello strumento, abbiamo scoperto anche un Golson narratore, a sorpresa, di piccole storie vissute accanto ai più grandi musicisti Jazz, tra cui John Coltrane e Miles Davis.

Penso che chiunque abbia a che fare con il giornalismo musicale avrebbe voluto ascoltarlo per ore e ore per il suo vissuto così intenso accanto a grandi del Jazz.

Accompagnato da musicisti locali di ottima fattura, ( Angiuli- contrabbasso, Carucci- Piano, Nisi – Batteria ) ha deliziato tutti i presenti con le sue famosissime composizioni e qualche tributo, uno dei quali all’amico Coltrane, con cui ha condiviso l’inizio della sua carriera straordinaria di musicista.

Modestissimo e umile come solo i grandi sanno essere, lui che una star lo è sul serio, ha atteso il suo turno seduto ai piedi del palco alla mercè di chiunque volesse fare una foto con lui,  un autografo o semplicemente parlare.

Un Grande in senso Assoluto.

Quindi, oltre al gran finale regalatoci dall’eccellente Direttore Artistico Emanuele Dimundo, il Beat Onto Jazz festival quest’anno è stato di ottima fattura, avendo avuto momenti di qualità eccelsi come il Trio di Paul Wertico, grande batterista e virtuoso dello strumento che vanta una carriera ventennale accanto a Pat Metheny.

Una nota di merito va al pianista talentuoso Fabrizio Mocata, e al bravissimo contrabbassista toscano Giammarco Scaglia, che hanno presentato in esclusiva per la Puglia il loro ultimo album “ Free The Opera “.

Altro fiore all’occhiello del Festival è stato il Duo Pierannunzi-Giugliani.

Sul Maestro Pierannunzi  è stato detto tutto, quindi dire che è uno dei grandi virtuosi del piano Jazz e non solo mi sembra scontato, conosciuto in tutto il mondo e che ci invidiano tutti, ha eseguito, insieme all’eccellente Rosario Giuliani, composizioni del grande Duke Ellington, un tributo quindi ad uno dei piu’ grandi compositori del secolo scorso. Un’ora di musica soave grazie ai due grandi interpreti.

L’apertura del Festival è stata riservata al Vito Di Modugno Quintet ( Morgeri- tromba,  Carrabba-sax, Palmitessa-chitarra, e il grande Manzi alla batteria ).

Di Modugno è ormai da tre anni tra i dieci organisti Hammond del mondo, fiore all’occhiello della Puglia Musicale. A seguire nella stessa serata una Jam Session del quintetto con altri musicisti locali.

Su Hikari Hichihara vorrei spendere due parole in più in quanto ho avuto il piacere di ospitarla lo scorso anno in una mia rassegna a Molfetta , quindi se non il primo, sono sicuramente stato uno dei primi a credere nel talento della trombettista giapponese, propostami dall’amico  Nico Conversano.

Hikari ha eseguito propri brani e standard in modo eccellente, dimostrando che il jazz nipponico sta vivendo un momento di alto livello professionale, esprimendo numerosi talenti, grazie anche al contributo del bravo William Greco al piano e del talentoso Luca Alemanno, promessa Italiana  del contrabbasso.

Attilio Troiano Quartet Feat. Stjepko Gut, hanno eseguito classici del Jazz in maniera perfetta. Tiziano musicista poliedrico, (suona 16 strumenti) ha dato dimostrazione del suo talento suonandone diversi, insieme a Stjepko che ci ha deliziato col suono unico della sua tromba, lui che ha collaborato nella sua lunga carriera con musicisti del calibro di Clark Terry, Johnny Griffin, Clifford Jordan, e tanti altri.

Giuseppe Bassi, spettacolare Contrabbassista è sicuramente il più esterofilo dei musicisti Pugliesi. Sempre in giro per il mondo suonando con grandissimi Musicisti  internazionali, ( appena tornato appunto da Umbria Jazz ) ha proposto sul palco del festival il progetto più originale e simpatico, mettendo insieme musicisti Italiani e di Taiwan, proponendo composizioni scritte e pensate nell’ex Formosa, isola bellissima; i musicisti….l’ormai osannato Gaetano Partipilo al sax, la promessa della tromba Francesco Lento e tre musicisti di Taiwan prima generazione del Jazz Shen Yu Sun sax, Yu Ying Hso Piano  e la bravissima ed energetica Kuan Liang Lin.

Esecuzioni pregevolissime e  originali: bravissimo Giuseppe Bassi, supportato dalla continuamente dalla bellissima moglie anche lei di Taiwan.

Insomma quattro giornate di grande musica e grande Jazz, con la supervisione dell’ottimo Aceste Ayroldi, saggista e critico musicale che ha presentato tutto il festival insieme al bravo Marco Losavio, esperto giornalista musicale prescelto da Benny Golson come traduttore ufficiale delle sue storie di Jazz, creando i due involontariamente uno spettacolo nello spettacolo.

Quindi un ottimo Festival; ora attendiamo con ansia quello che ci riserverà l’edizione del 2015 programma che sapremo fra qualche mese.

Ora, una domanda all’amministrazione della mia città, Molfetta.

Capurso Jazz ( Capurso ), Beat Onto Jazz Festival ( Bitonto ), Notti di Stelle ( Camerata Barese, Bari ), Talos Festival ( Ruvo ), Sovereto Festival ( Sovereto-Terlizzi ), ecc.

Come mai Molfetta, una città prestigiosa come Molfetta, non ha un Festival Jazz? Penso che sia ora che qualcuno lo realizzi:  io l’ho già pensato e anche proposto,  e mi propongo come Direttore  Artistico, o semplicemente come Addetto Stampa sperando che sia possibile che anche Molfetta abbia il suo Jazz Festival.

© Riproduzione riservata

Autore: Antonio Pisani
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