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BASKET - Virtus Molfetta - Pozzuoli 67-80
18 dicembre 2003

MOLFETTA – 18.12.2003 Nuova sconfitta fra le mura amiche per la Centro Auto Ford Molfetta nel campionato maschile di basket serie C1.Questa volta i biancorossi cedono al cospetto della Fortitudo Pozzuoli (67-80), al termine di un incontro che non passerà di certo alla storia per spettacolarità e che si anima solo nel terzo parziale, quando le contendenti con due grandi fiammate hanno il potere di ridestare i pochissimi intimi del Via Giovinazzo. Dopo un primo quarto chiuso dai locali in svantaggio di due lunghezze (14-16), in cui le compagini si ostinano a dimostrare che si possono fare pochi punti anche nella serata libera della difesa, i campani prendono in mano il match e vanno al riposo in vantaggio di nove lunghezze (28-37).Ad inizio terzo quarto, i ragazzi di Carolillo prolungano la pausa di metà incontro e subiscono le iniziative degli ospiti che arrivano a condurre di sedici punti. Improvvisamente la luce. Colucci e Ranieri impongono ai campani un parzialone di 16-4 riaprendo il match e riportando sotto i biancorossi.Il terzo parziale si conclude 47-50. Nell'ultimo mini-tempo si assiste ad una vera e propria rincorsa punto a punto che non sembra però coinvolgere il pubblico.A ravvivare l'incontro e a spegnere ogni velleità molfettese ci pensa la coppia arbitrale che trasforma, con la Virtus sotto di nove, un gioco potenziale da tre punti dello svagato Piroddu in un fallo in attacco, ammazzando, di fatto, la partita. A questo punto i falli sistematici, la godibilità dell'incontro si abbassa ulteriormente per quanto possibile e i campani, molto bravi ai liberi, possono allungare chiudendo 67-80 e portando a casa due punti preziosi per il morale e per la classifica (le due formazioni erano appaiate a quota sedici). In casa Centro Auto Ford niente e nessuno da salvare in tanta mediocrità, ma si rinnova la speranza di una condizione psico-fisica finalmente accettabile che permetta alla squadra, falcidiata da tanti piccoli intoppi, di tornare ad esprimersi su alti livelli. Ancora pollice verso per il pubblico molfettese, sempre pronto ad affollare il palazzetto in altre occasioni, ma che non sembra essere minimamente interessato alle prodezze agonistiche di questi ragazzi che stanno ben figurando e facendo ben figurare l'intera città. Il prossimo appuntamento casalingo con il basket è per il 4 gennaio 2004 alle ore 17: 30 con la Virtus contrapposta al Corato. Giuseppe Bruno
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Sono una persona di parola e mantengo le promesse. Purtroppo in questo caso mi tocca non mantenere la parola data e ritornare a commentare su questa pagina. Signor Fine, non uso mai toni offensivi nè tantomeno termini poco educati in nessun dibattito (chi legge i miei interventi e chi mi conosce lo sa bene), ma nel suo caso devo fare uno strappo alle regole della mia educazione. Il mio cervello a differenza del suo, è sempre azionato, non per niente io scrivo argomentando le mie cose, mentre lei critica, sentenzia e scrive un'enormità di fesserie (il termine cazzate lo lascio usare a lei). L'azione di "sciacquarsi la bocca", la cedo a lei, data l'inezia dei suoi discorsi. Purtroppo per lei, i problemi della squadra, non centrano con le sue ripicche o rancori verso la società o i suoi componenti. Lei purtroppo è talmente cieco e preso dalla voglia di criticare, che non vede la realtà dei problemi e usa ogni cosa per attaccare la dirigenza. Incolpa loro per il palazzetto e la colpa è dell'amministrazione comunale, critica il sito ed è aggiornato, critica giocatori, critica dirigenti, critica pubblico, critica tutto! Chi si crede di essere per poter invitare ad "azionare il cervello" o "sciacquarsi la bocca", quando qui lei è l'unico a inveire ingiustamente e solo per il gusto di farlo. Metta da parte i suoi problemi personali, di quelli a noi non interessa niente. La prossima volta sia obiettivo e lucido e soprattutto argomenti. Mi scuso se mi sono permesso di darle dei consigli, ma l'ho fatto solo perchè lei è stato tanto prodigo nei confronti miei, di molti giocatori e dirigenti, quindi era doveroso ricambiarle il favore. Grazie.


Egregio sig. anonimo, continua a stupirmi il suo voler screditare la società, apportando argomentazioni errate. Infatti il problema del palazzetto o dei palazzetti, non è una colpa della Virtus, ma bensì dell'amministrazione comunale, troppo impegnata ad oziare o a portare avanti i propri interessi. E' l'assessorato allo sport, che deve concedere le strutture e creare le tabelle degli orari di allenamento, non è compito delle società. Riguardo alla pala Don Sturzo, forse è anche un bene che non venga utilizzato, data la pavimentazione presente, poco attinente all'uso cestistico. Riguardo alla "palestrina" Don C.Azzollini, deve apprezzare ed ammirare i giovani e non che si sacrificano allenandosi in quella struttura per portare avanti la loro passione. Quindi eviti inutili propagandismi come "investiamo sui giovani e non compriamo le altre società", si rivolga prima all'Amministrazione comunale per protestare sulla carenza di strutture per gli allenamenti, poi se le avanzano rancori, trovi argomentazioni valide e faccia polemica con la dirigenza Virtus. Spero ora abbia capito, finalmente, da chi dipende questa situazione. Per finire ricordo a lei e a tale sig. Antonio, che la gestione Salierno, ha portato via da Molfetta il basket, privilegiando Ruvo, distruggendo il settore giovanile. La dirigenza Virtus, invece ha ricostruito tutto dal nulla, dal vivaio alla prima squadra presente in C/1. Forse gli strascichi esistono, ma nei vostri pensieri tanto, ma tanto confusi. Informatevi prima di attaccare o criticare, è sempre bello dialogare, ma ci vogliono argomentazioni valide. Non sparate su tutto ciò che si muove o la pensa diversamente da voi. Alè alè alè Virtus.


E fu così che immancabile giunse inopportunamente il polemico di turno! Egregio sig. anonimo, invidio tanto il suo polemizzare introducendo un argomento non attinente l'articolo. Leggendo il suo scritto, credo tanto lei abbia sia ruggini con la dirigenza Virtus, sia carenza di informazioni sugli argomenti citati. In primis, il settore giovanile è già in vita, e gode anche di buona salute: non è facile in una città come la nostra trovare bambini da avviare al basket, tanto attirati dalla marea di società calcistiche e dalle immagini dei milionari fenomeni del pallone. La Virtus, nel bene e nel male, porta avanti un progetto da anni, forse invece di criticare, dovrebbe applaudire una società a cui, per il settore giovanile e i progetti alternativi, non sono concesse strutture per gli allenamenti, quindi deve adattarsi ad usare, in orari molto scomodi, strutture cadenti, prive anche delle docce, e anche ad allenarsi all'aria aperta. Ma lei questo non lo vede, lei critica. Forse non sa che quando parte un progetto, i frutti arrivano con il lavoro di anni, quindi ben vengano 2 anni di sconfitte (come lei dice), prima o poi l'andamento cambierà! Vada a vedere nelle città limitrofe quante società cestistiche esistono (senza fare troppa strada Bari, Bisceglie e Trani), quante strutture hanno a disposizione. Dovrebbe ammirare la società e i ragazzi che pur di portare avanti la loro passione, i loro sogni, sopportano enormi sacrifici, ma alla fine sono felici e realizzati; per ora il sacrificio e la passione, i risultati poi arriveranno. Sarebbe bello avere tutto e subito, mai sentito il detto "la botte piena e la moglie ubriaca"?! Riguardo al suo essere felice per la "fuga" dei giocatori, vorrei tanto leggere qualche nome di TALENTO (si, l'ho scritto maiuscolo) che sta facendo la fortuna di altre società, sono tanto curioso. Io continuo ad ammirare questa società, l'aver creato una squadra dal nulla e in 5 anni esser già nella ribalta della C/1 con tutti i sacrifici annessi (economici in cima), ammiro i tanti appassionati (di tutte le età) che senza strutture adeguate continuano a coltivare la loro passione, ammiro il pubblico, i tifosi veri che sostengono la squadra. Forza Virtus!

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