Basket. Virtus Molfetta – Ambrosia Bisceglie: 78 - 71
MOLFETTA - Il derby dell'Adriatico dice ancora Molfetta. Continua la tradizione che vede il Bisceglie soccombere contro la Virtus Molfetta.
Questa volta l'incontro tra i “cugini” non ha rappresentato il solito big match dovuto alle ambizioni di entrambe le compagini, bensì un testacoda che vedeva opporsi la capolista del girone e la cenerentola del raggruppamento.
Abissale il divario di punti in graduatoria, significativo il divario tecnico tra le due formazioni. La Virtus Molfetta ha avuto vita facile contro gli ospiti a cui non sono bastati Di Lembo e Serino per impensierire la corazzata biancazzurra. In realtà il punteggio finale è bugiardo dal momento che la Virtus ha sempre condotto l'incontro lasciando solo pochi secondi ai momenti di gloria biscegliesi, riconducibili a un paio di vantaggi nell'arco di 40 minuti.
La forza fisica di Leo, i rimbalzi di Storchi, la grande visione di gioco di Maggi (sempre più anima della squadra) e i canestri di Labate e Scorrano, insieme al solito validissimo apporto degli under di Carolillo hanno regalato ai molfettesi la quattordicesima vittoria in campionato.
Per la verità bisogna ricordare che nella prima frazione gli ospiti avevano provato a punzecchiare la capolista grazie alle giocate e alle tre triple di Di Lembo che portava i suoi sul 6-12. Niente clamore, però. Il Bisceglie aveva solo svegliato il gigante assopito. Il break molfettese di 12-5 targato Maggi – Leo mandava al primo riposo sul 18-17.
Carolillo inseriva Parrino al posto di Maggi, Capitanelli e Scorrano. La Virtus girava a meraviglia. Bisceglie non poteva ammortizzare i canestri dei lunghi molfettesi con il solo Di Lembo. Leo girava bene nell'area colorata, due triple di Scorrano accendevano il pubblico del PalaPoli e anche Labate si sbloccava dai 6,25. L'ultimo vantaggio di marca nerazzurra (23-24) si perdeva ormai nel dimenticatoio. Molfetta metteva le mani sulla partita e aumentava il gap. In realtà Bisceglie faceva 3/3 nei tiri da due ma la difesa della Virtus teneva lontani Serino e Calò dalle plance costringendo gli ospiti a forzare il tiro dalla lunga distanza (1/7 da 3). Si andava al riposo lungo con la Virtus sul +11.
Scorrano faceva ammattire la difesa avversaria forse peccando a volte di troppa presunzione ma regalando assist e giocate di alta fattura. Le percentuali al tiro rimanevano molto basse (3/7 da 2 per il Molfetta e 0/4 da 3 per il Bisceglie) ma il buon gioco carale della Virtus aveva la meglio sulle accennate individualità ospiti, vedi il solito Di Lembo e Viale.
La Virtus consapevole del successo affievoliva la spinta dopo aver toccato il massimo vantaggio di 22 lunghezze (72-48) consentendo a Carpineti e Serino di incrementare il bottino personale. Il ritorno del Bisceglie non destava alcuna preoccupazione e così Carolillo regalava parte dei minuti finali a Ungaro e al giovanissimo Spadavecchia (canestro su tiro libero).
Molfetta continua la marcia in vetta alla classifica e approfitta della vittoria di misura del Ruvo sul Corato per portare a 4 punti il vantaggio sui neroverdi in classifica.
TABELLINO
Virtus Molfetta - Ambrosia Bisceglie 78-71
Virtus Molfetta: Maggi 10, Parrino 0, Spadavecchia 1, Ungaro 0, Teofilo 16, Leo 19, Scorrano 14, Labate 8, Capitanelli 3, Storchi 7. Coach: Carolillo.
Ambrosia Risceglie: Logoluso ne, Di Lembo 19, Calò 4, Nord 2, Viale 8, Adamo 0, Loggia 2, Carpiteti 14, Serino 15, De Feo 7. Coach: Labate.
Parziali: 18-17; 43-32; 62-46; 78-71.
Arbitri: Baccilieri di Reggio Calabria e Calvosa di Cosenza