Bari, la Guardia di Finanza scopre merce rubata al porto
Putignano, individuato evasore totale nel commercio al dettaglio. Sorpreso un cinese con merce abusiva
BARI - Ancora in azione i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in servizio presso il Gruppo alla sede – 1° Nucleo Operativo – Porto. Nel quadro degli ordinari servizi d'istituto effettuati nel porto di Bari e di quelli predisposti nel tratto costiero di competenza, sui mezzi commerciali e passeggeri in transito nel Porto di Bari da e verso paesi comunitari ed extracomunitari, hanno eseguito diverse operazioni di servizio.
In una di queste attività è stato fermato un furgone che trasportava indumenti usati ed elettrodomestici di varia natura, scortati da documentazione commerciale, in procinto di imbarcarsi per l'Albania.
Nel corso del controllo, i militari operanti hanno rinvenuto orologi, telefoni cellulari, autoradio, apparecchi hi-fi ed un computer portatile; di quest'ultimo oggetto la parte non ha saputo giustificare il possesso. Ulteriori accertamenti hanno consentito di acclarare che uno dei telefoni cellulari rinvenuti era stato oggetto di furto presso un'abitazione della provincia di Roma. Il cittadino albanese è stato segnalato all'A.G. competente per ricettazione.
L'attività dei militari, continua ed incisiva, ha permesso, nel corso di un ulteriore controllo eseguito nei confronti di due cittadini albanesi diretti in Albania, di rinvenire valuta per circa 73mila euro in eccedenza rispetto a quanto è consentito dalla disciplina valutaria.
Infine, nel corso di un controllo effettuato su un autoarticolato di nazionalità serba trasportante vernici e pellame, i finanzieri hanno rinvenuto circa 1.000 capi di abbigliamento, pantaloni, giacche e cappotti di note “griffe” nazionali ed internazionali, per un valore commerciale di 90mila euro, per i quali il conducente non è stato in grado di esibire alcuna documentazione accompagnatoria.
Inevitabile la denuncia alla competente Autorità giudiziaria del responsabile.
Putignano, recuperati a tassazione circa 300mila euro
Militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bari, in servizio presso la Tenenza di Putignano, nel quadro dei controlli a contrasto dell'economia sommersa, all'esito di una verifica fiscale nei confronti di un 50enne residente a Castellana Grotte, esercente l'attività di produzione e commercializzazione di articoli in ceramica per la casa, hanno constatato un'evasione totale, durante il periodo 1999/2005, di redditi d'impresa per ben 300mila euro.
Le Fiamme Gialle sono riuscite, attraverso un'attività d'intelligence sul territorio ed avvalendosi di controlli incrociati, a ricostruire l'attività realmente svolta dall'impresa, accertando gli ingenti introiti percepiti e rilevando che il titolare della ditta non aveva mai presentato le prescritte dichiarazioni annuali per ben sei anni.
Oltre 300mila euro i ricavi che i finanzieri hanno segnalato per il recupero a tassazione, mentre ammonta a circa 80mila euro l'IVA sottratta a tassazione.
Sono infine, state contestate anche numerose violazioni in ordine all'omessa tenuta della contabilità e alla presentazione della dichiarazione dei redditi.
Bari, operazione della Guardia di Finanza a contrasto dell'immigrazione clandestina
Nell'ambito del Protocollo d'Intesa per il Trasporto pubblico regionale locale, stipulato dalla Regione Puglia e Trenitalia S.p.A. – Gruppo FS, riguardante l'ammissione ai treni regionali degli appartenenti alle FF.PP. nell'ottica di: assicurare una adeguata sicurezza del personale a bordo dei vagoni dei treni; contrastare il fenomeno del vandalismo (vetri rotti, asportazione di accesori, sedili rovinati ecc..); contrastare il fenomeno dell'evasione dei biglietti, militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso il Gruppo alla sede, nel quadro degli ordinari servizi di controllo del territorio, hanno effettuato diversi controlli di polizia economica e finanziaria a bordo dei treni.
In particolare, su un convoglio delle Ferrovie Sud-Est, facente tratta da Bari a Putignano (BA), è stato sorpreso un soggetto di nazionalità cinese in possesso per la vendita, di giocattoli e piccoli apparecchi elettrici privi del marchio “CE”.
All'esito del controllo il soggetto extracomunitario è stato tratto in arresto poichè già destinatario di apposito provvedimento di espulsione, in violazione dell'art.. 14 comma 5 quater del decreto legislativo 286/1998, mentre la merce è stata sottoposta a sequestro in quanto non conforme alla normativa comunitaria in materia di sicurezza dei prodotti.
Monopoli, sequestrate oltre 200 borse Vitton
Era quasi arrivato a destinazione, ma la presenza sul territorio della Guardia di finanza ha permesso di bloccare un cittadino senegalese con un buon numero di borse perfettamente contraffatte.
I militari del Comando Provinciale di Bari in servizio presso la Compagnia di Monopoli, al termine di una operazione scaturita da un controllo economico-finanziario del territorio (servizio di pubblica utilità 117) nei pressi del casello autostradale di Gioia del Colle, a seguito di una ispezione dell'autovettura del citato cittadino extracomunitario, oltre a 2 grammi di marjiuana detenuta per uso personale, hanno rinvenuto 200 borse Louis Vuitton perfettamente contraffatte. Il soggetto S.E.M, residente a Bari è stato deferito alla competente Autorità giudiziaria per illecita detenzione della prefata merce ed al Prefetto per la sostanza stupefacente.
Lotta alla pirateria audiovisiva presso il mercato domenicale di Bari-Japigia
Militari della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari, in servizio presso il Gruppo P.I. (c.d. “Baschi Verdi”), hanno eseguito controlli in materia di pirateria audiovisiva e contrasto alle leggi in materia di diritti d'autore presso il mercato domenicale nel quartiere Japigia di Bari. All' arrivo delle pattuglie, il solito passa parola ha causato la fuga generale dei rivenditori occasionali di supporti audio video che, vistisi alle strette, hanno abbandonato per strada o nelle campagne adiacenti la merce posta in vendita. Al termine delle operazioni di recupero dei supporti, tutti illecitamente riprodotti, sono stati posti sotto sequestro complessivamente 1.414 pezzi. Sono in corso indagini al fine di individuare i responsabili dell'attività illecita.