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Bari, in 5 secondi addio all'ecomostro di Punta Perotti
Una nube di polvere si è diffusa tutt'intorno
02 aprile 2006
BARI –
Sono bastati appena 5 secondi, alle 10.30 in punto, per veder crollare l'ecomostro di Punta Perotti a Bari. Mentre i 13 piani si sbriciolavano si è alzata una nube di polvere che si è diffusa tutto intorno coprendo il rione di Japigia. Esultanza da parte della gente accorsa per vedere la fine di questo scempio edilizio, di una saracinesca che ha chiuso il panorama della città. Soddisfatto il presidente della Regione Vendola, che in una dichiarazione a Telenorba (da cui sono state prese anche le immagini che pubblichiamo), ha detto che vorrebbe vedere un parco al posto dei palazzi, per restituire ai bambini lo spazio tolto dal cemento. E' stata una donna, Rosa Romano, della commissione provinciale esplosivi, a dare il via all'esplosione delle cariche (350 kg. di tritolo) piazzate sugli edifici, dopo aver ricevuto l'ok anche dala torre di controllo dell'aeroporto di Bari Palese, dalla Polfer, dalle Ferrovie e dalla Capitaneria di porto.
Ok anche dal dott. Speranza, funzionario della questura per l'ordine pubblico. A pigiare manualmente il punsante è stato il direttore tecnico dell'attività esplosiva, Giuseppe Zandonella. Unico imprevisto, il suono delle tre sirene che avrebbe dovuto preannunziare l'esplosione, non c'è stato, perché gli edifici sono venuti giù all'improvviso.
Ad essere demoliti sono stati i tre quarti dell'ecomostro. Il resto verrà eliminato in altre due fasi: il 23 aprile l'altro edificio, mentre il 24 toccherà a quello isolato, più staccato dagli altri e più vicino alla costa, per un totale di 35 metri cubi di cemento che verranno rimosse e utilizzati per riempire fondamenta.
Autore:
Domenico Sarrocco
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