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Bari, cinque arresti per lo scandalo della sanità: torna ai domiciliari anche il molfettese Colella
17 luglio 2010

BARI - Nuovo arresto domiciliare per il molfettese Antonio Colella, ex capo Area Gestione Patrimonio dell'Asl Bari e in seguito direttore amministrativo del presidio ospedaliero di Molfetta. La misura cautelare è stata eseguita nell'ambito dell'inchiesta sulla sanità della Procura della repubblica di Bari.

nell’ambito delle indagini della vendita delle protesi alle società di Giampaolo Tarantini.
Con Colella sono state arrestate altre 4 persone nell'ambito di una delle inchieste della procura della Repubblica di Bari sulla gestione della sanità in Puglia. Si tratta dei dirigenti Nicola Del Re e Filippo Tragni, del legale rappresentante dell'azienda Viri, Michele Columella e del titolare di fatto della stessa società, Francesco Petronella. I 5 sono accusati di turbativa d'asta,corruzione, rivelazione di segreti di ufficio.
Si tratta del filone di inchiesta che ha visto il coinvolgimento dell’ex assessore regionale alla sanità Alberto Tedesco, oggi deputato, sui quali i magistrati stanno indagando.
Le indagini hanno consentito di evidenziare l'ingerenza illecita degli indagati a sostegno degli interessi economici, ad esempio della ditta Vi.Ri. srl (gruppo Tradeco), specializzata nello smaltimento dei rifiuti speciali. All'impresa, che fa capo a Michele Columella e Francesco Petronella, nell'aprile del 2009 venne assegnato l'appalto dell'Asl di Bari per un importo di circa 5 milioni di euro, per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali prodotti dalle strutture sanitarie.
Favori sarebbero stati fatti anche alla Draeger Spa, rappresentata da Elio Rubino, con l'assegnazione dell'appalto dell'ente pubblico dell'importo di circa 2 milioni e 600 mila euro, relativo alla fornitura di attrezzature necessarie per il completamento della nuova sede dell'Istituto ricovero e cura 'Giovanni Paolo II' di Bari (Istituto Oncologico) e alla Consanit scpa con l'assegnazione dell'appalto relativo alla fornitura di arredi di laboratorio per l'importo di circa 2 milioni di euro grazie all'attività' illecita che sarebbe stata compiuta da Antonio Colella, pubblico ufficiale. Allarmante è risultata agli occhi degli inquirenti la facilità con cui gli indagati intervenivano nelle sedute dei seggi di gara al fine di attribuire punteggi decisamente superiori nelle valutazioni delle offerte dal punto di vista tecnico e qualitativo rispetto alle ditte concorrenti.
 
Questo il comunicato della Procura della Repubblica:
Le indagini hanno consentito di evidenziare l’illecita ingerenza degli indagati a sostegno degli interessi economici:         
-   della ditta VI.RI. srl, specializzata nella raccolta e smaltimento dei rifiuti speciali, facente capo a COLUMELLA Michele e PETRONELLA Francesco, concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto dell’ASL di Bari nell’aprile 2009 per un importo di circa 5 milioni di euro, relativo al servizio di raccolta e smaltimento rifiuti speciali prodotti dalle strutture sanitarie della succitata azienda sanitaria;
-  della DRAEGER spa, rappresentata da RUBINO Elio concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto dell’ente pubblico dell’importo di circa 2 milioni e 600mila euro, relativo alla fornitura di attrezzature necessarie per il completamento della nuova sede dell’IRCCS “Giovanni Paolo II” di Bari (cd. Istituto Oncologico)
- della CONSANIT scpa concretizzatasi con l’assegnazione dell’appalto relativo alla fornitura di arredi di laboratorio per l’importo di circa 2 milioni di euro grazie all’illecita attività posta in essere dal p.u. COLELLA Antonio.
Allarmante è risultata la facilità con cui gli odierni indagati intervenivano nelle sedute dei seggi di gara al fine di attribuire punteggi decisamente superiori nelle valutazioni delle offerte dal punto di vista tecnico e qualitativo rispetto alle ditte concorrenti.
Le due vicende vagliate dagli inquirenti si connotano per una accertata illecita condotta di turbativa ad opera degli indagati finalizzata alla aggiudicazione degli appalti in favore delle società citate ed in danno delle altre ditte partecipanti.
L’esame delle gare ha evidenziato un perverso meccanismo di aggiudicazione illecita basato non sulla libera concorrenza fra ditte nell’ambito di un legittimo sistema procedurale di gestione della gara, ma sulla fraudolenta iniziativa di taluna di esse volta a piegare il sistema a proprio vantaggio, avvalendosi della condotta posta in essere dai pubblici funzionari DEL RE Nicola e TRAGNI Filippo per l’appalto dei rifiuti speciali aggiudicato alla VIRI e COLELLA Antonio per l’appalto dell’oncologico aggiudicato alla DRAGHER e alla CONSANIT.
L’indebito stravolgimento delle regole della gara si è perfezionato con la reiterata rivelazione di notizie segrete inerenti l’istruttoria e con la complice disponibilità dei predetti pubblici funzionari ad assecondare le richieste delle ditte poi risultate vincitrici degli appalti; nel caso dell’appalto sui rifiuti speciali anche con la sostituzione della busta in corso di istruttoria contenente l’offerta economica della ditta VIRI.
Nelle vicende in esame il TEDESCO si inserisce decisamente nel turbamento della gara per i rifiuti speciali vinta dalla VI.RI. srl, di cui segue attentamente le sorti, attraverso la concreta ed interessata ingerenza nell’istruttoria della stessa -   certamente segreta sino alla pubblicazione dei punteggi finali - per il tramite del proprio genero RUBINO Elio; il tutto reso possibile con la comprovata complicità dei componenti delle Commissioni di gara, Del RE Nicola e TRAGNI Filippo che si prodigheranno all’uopo per il raggiungimento dello scopo (in particolare, agendo per l’utilità di veder sistemata definitivamente la propria posizione professionale di dirigenti precari all’interno dell’ASL).
Nella gara dell’oncologico vinta dalla ditta DRAEGER (lotto 2) è stata parimenti riscontrata l’illecita attività di turbativa posta in essere dal Rubino Elio e dal Malcangi Mario e dal pubblico funzionario dell’ASL-BA COLELLA Antonio, già coinvolto in altre inchieste sulla sanità; nella gara vinta dalla CONSANIT è stata altresì riconosciuta l’illecita attività del Colella per falso ideologico e abuso di ufficio in favore della menzionata ditta.
Il compendio indiziario acquisito a supporto dell’ipotesi investigativa è corredato da intercettazioni telefoniche, dalle acquisizioni documentali e dai contenuti di esami testimoniali e interrogatori: l’insieme combinato di tali fonti di prova fotografa uno spaccato che evidenzia gravi condotte lesive degli interessi pubblici nel quadro più in generale di una diffusa mala gestione della cosa pubblica.
A seguito della richiesta avanzata dalla Procura è stata emessa dal GIP ordinanza cautelare applicativa della misura degli arresti domiciliari nei confronti di:
PETRONELLA Francesco, cl.1957, imprenditore, titolare di fatto della società a r.l. VI.RI.;
COLUMELLA Michele, legale rappresentante della società a r.l. VI.RI.;
COLELLA Antonio, cl.1948, già capo Area Gestione Patrimonio ASL Bari;
DEL RE Nicola, cl.1949, dirigente ASL Bari;
TRAGNI Filippo, cl. 1959, dirigente ASL Bari. 
Pur confermando i gravi indizi di colpevolezza, non è stata accolta dall’ufficio GIP per difetto di esigenze cautelari la richiesta di misura cautelare avanzata dalla Procura nei confronti di RUBINO Elio e MALCANGI Mario; parimenti è stata rigettata la richiesta di misura interdittiva nei confronti della società VI.RI. srl ex D.lgs 231/01 per insussistenza del contestato reato di truffa aggravata.
Avverso detti provv. di rigetto la Procura promuoverà appello presso il Tribunale della Libertà.
Nei confronti di TEDESCO Alberto la Procura non ha avanzato allo stato richiesta di misura cautelare essendo al vaglio ulteriori episodi di indebite ingerenze nella gestione della cosa pubblica.
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