Bari, 12 marzo, Piazza Umberto: mobilitazione per il Ddl per la ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese
Chi vuole partecipare da Molfetta, appuntamento alle 8.45 alla stazione
BARI - Un'occasione per gli studenti della scuola e dell'università di opporsi ai processi di privatizzazione dei beni comuni e di smantellamento dell'istruzione pubblica. Programmata per sabato 12 marzo a Piazza Umberto (Bari) una mobilitazione regionale per il Ddl sulla ripubblicizzazione dell'Acquedotto Pugliese (affinché sia legge regionale nella sua versione originaria e senza emendamenti), contro le politiche di privatizzazione dell'istruzione pubblica, dei saperi e della conoscenza, il nucleare, gli inceneritori e le discariche. L'appuntamento per chi vuole partecipare da Molfetta è alle 8.45 alla stazione.
"Indispensabile mobilitarsi insieme ai movimenti per il diritto all'Acqua pubblica e in difesa dei territori e dell'ambiente", l'appello ricevuto da Quindici da parte del gruppo "Studenti baresi in lotta", che ha contribuito a promuovere la campagna "L'Acqua fa Scuola", oltre alle recenti mobilitazioni "con i lavoratori e le lavoratrici, dai metalmeccanici a quelli dell'Eutelia, dai precari/e delle pulizie e della scuola a quelli della sanità con le donne il 13 febbraio scorso, con i migranti il primo marzo" (si legge nel comunicato).
"Dopo le dichiarazioni di Berlusconi, che per l'ennesima volta denigrano la scuola pubblica, i gay e le libertà sessuali, con tutti i/le protagonisti/e che stanno animando e riempiendo le piazze in Italia, crediamo che la voglia di cambiamento presente in Italia debba non solo prendere voce, ma urlare, ribellarsi sempre di più - continua il comunicato stampa - perché oggi, di fronte allo scaricare sulle classi più deboli gli effetti sociali di una crisi che sempre più la politica istituzionale e i governi non sono in grado di risolvere, il cambiamento non solo è necessario, ma è possibile"
La manifestazione del 12 marzo a Bari sarà l'opportunità per "rafforzare un percorso condiviso, che porti noi soggetti sociali in lotta a sviluppare nel corso delle prossime settimane una mobilitazione dal basso in cui tutte e tutti, studenti, migranti, donne, lavoratori, comitati territoriali promuovano una grande manifestazione nazionale che pretenda "senza se e senza ma" - si spiega nel comunicato - e ottenga le dimissioni del governo, che metta al centro i diritti sociali e civili, per riprendersi le condizioni di un futuro diverso da quello lungo il quale ci vogliono indirizzare".
Preliminare, l'assemblea di oggi in Ateneo (aula A, ore 16) "per discutere del processo di privatizzazione e mercificazione in atto dell'individuo, che colpisce da un lato i beni comuni, tra cui l'acqua, e dall'altro l'istruzione pubblica, i diritti dei lavoratori, la condizione dei soggetti Lgbtq e delle Donne, dei Migranti e delle varie fasce sociali deboli".