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”Babbo Natale per un giorno”, come aiutare i bambini di Bomet
01 dicembre 2005

MOLFETTA 1.12.2005 Si può essere “Babbo Natale per un giorno”, è il nome dell'iniziativa che i volontari di “Aiutare i bambini” realizzeranno a Molfetta il 3 e 4 dicembre, in contemporanea con altre cinquanta città italiane. Dalle 10 del mattino e fino alle 20, i volontari organizzeranno a Corso Umberto, altezza Liceo Classico, un banchetto per raccogliere fondi utili a costruire una casa-famiglia per 20 bambini orfani di Bomet, in Kenya. Chi risponderà all'appello facendo una donazione riceverà, come segno di ringraziamento, un cappello di Babbo Natale (con un contributo minimo di 8 euro), che rappresenterà un gesto concreto di solidarietà a favore dei bambini più bisognosi, un contributo a portar loro un po' di felicità. La costruzione della casa famiglia per i bambini orfani di Bomet è uno dei numerosi progetti a cui la Fondazione “Aiutare i bambini”, nata nel 2000, garantisce il sostegno. In cinque anni di attività ha già aiutato 79.500 bambini, con la realizzazione di 278 progetti in 51 paesi diversi, impiegando 3.800.000 euro. Bomet è un distretto rurale del Kenya, a nord-ovest di Nairobi, dove, a causa dell'estrema povertà e dell'AIDS, moltissimi bambini hanno perso i loro genitori. Gli orfani spesso non hanno altra scelta che vivere per strada, in condizioni misere, esposti alla violenza, alla malnutrizione, alle malattie e alla schiavitù. Un orfano non ha alcuna tutela giuridica e spesso rischia di essere “venduto” dai lontani parenti per svolgere i lavori più umili e disumani. Anche la prostituzione. In questo contesto è successo un piccolo fatto straordinario: una coppia di coniugi africani ha deciso di diventare una grande famiglia. Si chiamano Eliah e Rachel. Eliah è maestro elementare e pastore evangelico. Rachel è moglie e mamma di 4 bambini. Prima hanno costruito una scuola e poi hanno deciso di dedicarsi ai bambini più poveri di tutto il distretto di Bomet: quelli senza nessuno, orfani, abbandonati o rifiutati. Grazie a due volontari italiani, Elena e Aldo, la Fondazione “aiutare i bambini” è venuta a conoscenza del grande impegno di Eliah e Rachel e ha deciso di sostenerli. Così nel 2001 è nata la prima casa-famiglia che oggi accoglie 44 orfani. Poi è stato costruito un piccolo ambulatorio per migliorare la loro salute e acquistato un trattore in modo che potessero coltivare i campi ed essere autosufficienti dal punto di vista alimentare con i raccolti. Oggi Eliah e Rachel ci hanno chiesto ancora aiuto per costruire una seconda casa-famiglia, destinata ad accogliere 20 bambini piccoli, orfani e in condizioni misere, che sono stati segnalati dagli anziani dei villaggi circostanti. Sono necessari 20.000 euro per la costruzione di una nuova casa-famiglia. Una cifra modesta per un grande obiettivo: dare un tetto e una nuova famiglia a 20 bambini orfani o abbandonati che non ce l'hanno. Ed è q questo fine che viene organizzata la raccolta natalizia. “Aiutare i bambini” è una fondazione privata italiana, laica e indipendente che interviene in Italia e nel mondo con progetti di accoglienza, assistenza sanitaria, educazione e adozione a distanza, per dare un aiuto concreto alle bambine e ai bambini poveri, ammalati, senza istruzione, sfruttati ed emarginati. Il referente molfettese è Salvatore Vincenzo La Forgia, cui è possibile rivolgersi per avere ulteriori informazioni enzolafo@tin.it. Per conoscere meglio l'associazione si può visitarne il sito www.aiutareibambini.it.
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