Azzollini ricorda la festa della Repubblica
MOLFETTA - “La festa della Repubblica rimane un momento essenziale per il nostro Paese. Con la Repubblica, l'Italia è passata dall'essere una società prevalentemente agricola a figurare, tutt'oggi, tra le sette potenze economiche del mondo. Questo significa – ha puntualizzato il sindaco Antonio Azzollini – che gli uomini e le donne che, il 2 e il 3 giugno del 1946, votarono per la Repubblica, fecero la scelta giusta, facendo diventare grande il nostro Paese”. Con queste parole, il sen. Antonio Azzollini ha introdotto la breve cerimonia che ogni anno, in data odierna, ricorda il referendum del '46, attraverso il quale gli italiani, dopo i disastri della 2ª Guerra Mondiali ed a suffragio universale (era la prima volta che votavano anche le donne, ndr), scelsero l'assetto repubblicano al posto della monarchia. I rappresentanti istituzionali, delle forze dell'ordine, delle associazioni dei combattenti e reduci delle guerre, presenti in città, si sono ritrovati alle 10.30 in Piazza Municipio; il corteo, preceduto dalla banda musicale di Santa Cecilia, si è mosso verso la Villa Comunale, nella quale, davanti al Monumento dei Caduti, ha avuto luogo la cerimonia. Affiancato dai Comandanti della Capitaneria di porto, della Compagnia dei Carabinieri e della Tenenza della Guardia di Finanza locali (assenti i Vigili del Fuoco, ndr), il sindaco ha commemorato le vittime di tutte le guerre, deponendo una corona di alloro sul monumento. Dopo l'inno di Mameli e l'alza bandiera, il sindaco Azzollini, nel suo discorso, ha ricordato le due grandi questioni attuali. In primo l'imminente ratifica del Trattato Costituzionale dell'Unione Europea, che permetterà alla Repubblica italiana di avere un ruolo importante nel nuovo scenario europeo; inoltre il federalismo, che attribuirà notevoli responsabilità alle Regioni e che non deve cogliere assolutamente impreparato il Mezzogiorno del Paese che, al contrario, dovrà avere un ruolo fondamentale e determinante.
“Ringrazio le forze dell'ordine presenti – ha concluso il sindaco Azzollini – tra cui i Carabinieri, la Marina Militare, la Guardia di Finanza, indispensabili nell'ascesa e nella difesa della Repubblica italiana e per farla diventare, ogni giorno, più progredita e più solidale”.
Hanno presenziato alla cerimonia alcuni Consiglieri Comunali, il vice sindaco Pietro Uva e gli Assessori Domenico Corrieri, Saverio Tammacco, Luigi Roselli, Giulio La Grasta e Pantaleo Petruzzella (l'unico ad aver cantato, con spirito patriottico, l'inno d'Italia, ndr)
Autore: Roberto Spadavecchia