Azzollini: mi dimetto per evitare speculazioni
INTERVISTA ESCLUSIVA - L'assessore allo sport: la mia attività nel settore edile, incompatibile con l'incarico pubblico
E' durato poco meno di un anno l'assessorato allo sport di Sergio Azzollini (nella foto), patron della lista civica “Molfetta che vogliamo”, che conta due consiglieri. Dopo la sua lettera di dimissioni, che pubblichiamo in questa pagina, lo abbiamo incontrato e, in esclusiva per “Quindici”, ci ha raccontato le sue ragioni.
Quali sono i motivi delle sue dimissioni?
“Sono motivi legati alla mia attività di imprenditore nel settore edile, che mi hanno spinto a rassegnare serenamente le dimissioni. Voglio, comunque, ribadire che Molfetta che vogliamo resterà a fianco di Tommaso Minervini”.
A quanto si dice, ha voluto evitare così un conflitto di interessi. E' vero?
“Sulla mia attività e sulla mia onorabilità si sono concentrati una serie di attacchi. E' comprensibile che lo faccia l'opposizione, ma non che le critiche mi vengano da personaggi che dicono di far parte della maggioranza e da cui non accetto lezioni di etica”.
Non crede che il suo disimpegno possa indebolire il sindaco?
“No, anzi, ritengo di aver disinnescato l'azione di chi, colpendo me intendeva tenere sotto continuo attacco il sindaco”.
Subito dopo le sue dimissioni è cominciata la processione di pretendenti all'assessorato da parte di altri movimenti. Cosa intende fare la sua lista?
“Molfetta che vogliamo non intende rinunciare alla sua visibilità, sarà il movimento ad indicare un suo rappresentante negli organi istituzionali”.
Il suo gesto le fa onore, anche perché qualcun'altro per molto di più non lo ha fatto.
“Credo nell'etica, in quanto in politica lo stile è sostanza”.
Francesco del Rosso