Azzollini K.O. preferisce tacere
Il sindaco Antonio Azzollini, incassata la sconfitta con la sentenza del Tsap, preferisce tacere e non rispondere alle domande dei giornalisti liberi e non omologati di “Quindici”. Evidentemente non sa cosa dire, dopo tutti i proclami di vittoria sull’argomento e l’arroganza di voler andare contro l’evidenza, utilizzando con superficialità i soldi dei cittadini. In questo caso anche l’ufficio stampa-propaganda è rimasto muto, non aveva argomenti. Questo la dice lunga sul concetto di democrazia del sindaco, che si uniforma al suo capo Berlusconi. Per fortuna, per gli italiani e i molfettesi, è cominciato il viale del tramonto per entrambi. Eccole domande che abbiamo rivolto ad Azzollini: 1) Il Comune adeguerà la pianificazione urbanistica e industriale al PAI, dopo la sentenza del Tribunale delle acque? 2) Come si procederà per il Pip3, dove è già stata fatta la pre-assegnazione dei lotti? Non sarebbe stato meglio attendere la sentenza del TSAP? 3) Sarà adeguato anche il Prgc al Putt/p? 4) Quale sarà ora il rapporto con l’AdB e le associazioni ambientaliste di Molfetta? 5) Si insisterà con la costruzione di abitazioni e l’ampliamento della zona produttiva, nonostante la richiesta di casa sia diminuita (i cittadini si spostano dal centro alla periferia, lasciando molte case vuote e dandole in affitto) e il piano economico-commerciale degli ultimi anni (Outlet, Mongolfiera e centri commerciali vari) sia fallito e abbia abbassato la qualità del lavoro a Molfetta? O si punterà finalmente alla tutela, alla valorizzazione e al recupero ambientale-paesaggistico del territorio? 6) Non crede che sarebbe stato più prudente evitare di sprecare soldi dei cittadini nel ricorso in considerazione di una causa che appariva già persa in partenza? L’ostinazione non sempre paga