MOLFETTA – Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Trani, Margherita Grippo ha rinviato al 19 aprile l’udienza del processo Truck Center bis che vede coinvolte 17 persone e tre aziende. L'udienza doveva tenersi ieri per consentire la costituzione di parte civile del Comune di Molfetta, della Regione Puglia e di alcuni familiari delle vittime, difesi dall'avv. Nicola Squeo.
La tragica vicenda della maledetta cisterna (foto) nell’autolavaggio Truck Center risale al 3 marzo 2008, quando persero la vita 5 persone (Guglielmo Mangano, di 44 anni, e, nel tentativo di salvarlo, i colleghi Michele Tasca, di 19, Luigi Farinola, di 37, l’autotrasportatore Biagio Sciancalepore (dipendente di una società di trasporti che lì custodiva i mezzi), di 24, e Vincenzo Altomare, di 64 anni, amministratore della stessa Truck Center. Unico superstite, ferito, fu Cosimo Ventrella.
Secondo l’accusa, fu un’intossicazione acuta da acido solfidrico a provocare la morte dei lavoratori, che si calarono nella cisterna per salvare i propri amici e colleghi.
La Procura della Repubblica di Trani, nell’agosto scorso, aveva chiesto
15 rinvii a giudizio per altrettanti indagati facenti capo a varo titolo alle società Eni spa, Nuova Solmine spa e Meleam Puglia; di quest'ultima società è stato chiesto anche il rinvio a giudizio per illecito amministrativo dipendente da reato.
Questi i reati contestati dal Pm: omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni personali aggravate, per 7 dipendenti dell’Eni, che non avrebbero avuto cura di evitare che lo zolfo fuso caricato dai serbatoi di stoccaggio presenti nella raffineria di Taranto fosse messo in circolazione senza la preventiva autorizzazione.
Ai 5 indagati della Nuova Solmine, viene imputato di non aver provveduto alla bonifica della cisterna.
Nel precedente processo, il 26 ottobre 2009 furono inflitti
4 anni di reclusione ad
Alessandro Buonopane,
Mario Castaldo, della Fs Logistica e
Pasquale Campanile, dirigente della società La 5 Bio Trans.