Auser, il volontariato contro la povertà e la solitudine senile
Invecchiamento, in Italia il tasso più alto d’Europa. Aumentano i casi di anziani non autosufficienti, aggravati da problemi di natura fisica e sociale (solitudine, emarginazione, povertà, ecc.): non sanno più come usare il tempo libero, come realizzare un invecchiamento sereno, non sanno a chi rivolgersi. Impreparate le istituzioni locali, che non sanno gestire il fenomeno sia per inesperienza e/o per mancanza di fondi. Nemmeno le famiglie, prese dai vari disagi, sono in grado di fronteggiare questa emergenza senile. Così si sono persi i valori essenziali, gli affetti, i gradi di parentela, le amicizie, l’anziano è stato isolato, chiuso in piccole stanze, in città caotiche. Da quasi 15 anni, l’Auser di Molfetta accoglie i bisogni degli anziani con iniziative socio-culturali, promuovendo la socializzazione, le attività motorie, creando il benessere sociale, grazie all’aiuto di 32 volontari (attività realizzate dal Filo d’Argento). Secondo i dati del Secondo Rapporto dell’Auser di Molfetta, la vecchiaia solitaria riguarda per il 61% le donne, soprattutto vedove: il 7% delle donne ultrasessantenni vive in una condizione di solitudine (il 56% di vedove, il 29% di nubili, il 9% di divorziate e il 79% di separate). Vita difficile e malsicura per gli anziani, colpiti molte volte dalla povertà, silenziosa e sommersa per dignità, solitudine aggravata dal continuo aumento della violenza e della criminalità. Insomma, un quadro triste e inquietante: gli anziani, soli o in coppia finiscono con il rinchiudersi nella loro casa, dove li attendono lunghe e interminabili giornate d’inattività e solitudine. Molte le coppie che, segregate tra le mura domestiche attendono un parente, vagano per la casa come ombre silenziose, a mala pena conoscono i vicini, disperati e depressi non ci curano più, non preparano più il cibo. Un isolamento sociale che finisce per diventare disturbo psichico. «I nostri interventi tendono a migliorare la vita sociale dell’anziano, nostro socio, e da tre anni ci stiamo adoperando anche per chi è esterno alla vita associativa - ha spiegato a Quindici Alberto Caputi, presidente dell’Auser Molfetta - il nostro interessamento allevia in qualche modo la solitudine». Nel 2010 l’aiuto gratuito, silenzioso e continuo si è concretizzato in 93 richieste di accompagnamento a visite e controlli medici, in 57 accompagnamenti a enti pubblici, 62 consegne di farmaci e aiuti per piccoli interventi casalinghi, 45 compagnie domiciliari e donne (92%) e uomini (8%). «Mensa Paradiso» è la nuova iniziativa dell’Auser, grazie al contributo del Fondo Nazionale di Solidarietà Auser e il sostegno di Auser territoriale Bari e Auser Puglia. Inaugurata lo scorso 2 maggio, gli anziani potranno usufruire di un pasto erogato in abbonamento settimanale o mensile. Il servizio mira a contrastare il disagio delle persone anziane, molte volte celato dalle innumerevoli problematiche esistenti all’interno della realtà molfettese, che talvolta rinunciano perfino a cibarsi a causa delle diverse difficoltà fisiche e psicologiche che incontrano con il passare degli anni. «Mensa Paradiso» diviene la soluzione a diverse difficoltà che investono questa sfera del tessuto sociale molte volte dimenticata, divenendo anche motivo di avvicinamento al volontariato da parte dei giovani. L’iniziativa sarà legata al G.a.s. (Gruppi di Acquisto Solidale) con la preferenza di prodotti a km zero, equosolidali e biologici, puntando a sensibilizzare la popolazione e i giovani sui valori che ispirano la mensa sociale, in collaborazione con altre realtà del volontariato, dell’associazionismo e della cooperazione sociale. Non mancherà la cultura del cibo e della buona cucina, rifacendosi anche alla tradizione e ai saperi degli anziani, coinvolti come esperti del settore. Sarà creato anche un archivio delle ricette, come anche realizzato un corso di cucina con letture e incontri.