Aumenta il numero dei candidati molfettesi alla Regione. Domenica il candidato della Primavera
MOLFETTA – 25.2.2005
S'infoltisce la pattuglia di molfettesi che aspirano ad un posto nel Consiglio regionale.
A Franco Visaggio, che da tempo predica dai manifesti affissi in abbondanza in città della necessità di avere un concittadino alla Regione, naturalmente dando per scontato di dover essere lui, si è aggiunto Guglielmo Minervini, per la lista “la Margherita”, ma propenso a pescare nel bacino di voti dell'intero centro sinistra e a proporsi a tutti i suoi ex supporter, anche se ora dispersi in altri partiti. Ugualmente ad un voto trasversale, ma quello dei cattolici, che siano a destra e a sinistra, punta Enzo de Cosmo, ritornato alla politica attiva per rispondere al richiamo di Raffaele Fitto ed inserito nella sua lista “La Puglia prima di tutto”.
A sostegno di Nichi Vendola, Corrado Minervini, sceso in lizza per i “Democratici di sinistra”, ma anche Mauro de Robertis, recentemente uscito dalla maggioranza, di cui faceva parte in quanto consigliere comunale eletto nelle liste del Ccd, per formare assieme a Mauro de Sario, Pietro Centrone, Mariano Caputo e Nicola Angione, il movimento chiamato “Laboratorio”, che non ha perso tempo a debuttare in una così importante competizione elettorale. De Robertis ha scelto di collocarsi nella cosiddetta “Lista primavera”, fortemente sostenuta dai presidenti delle province pugliesi. Sarà quello di Bari, Vincenzo Divella, a presentarlo alla città, domenica 27 febbraio, sul tradizionale palco del teatro Odeon.
Fin qui nulla di strano, se ad introdurre la manifestazione ed evidentemente a sostenere De Robertis, non ci fosse Lillino di Gioia che, in quanto dirigente regionale della “Margherita” ed animatore fino a qualche giorno fa della sezione cittadina, sarebbe stato più logico che sostenesse Guglielmo Minervini, presente, come detto prima, nella lista di questo partito. Evidentemente Di Gioia è stato previdente nel non abbandonare al loro destino, dopo l'ingresso ne “la Margherita”, le sue liste civiche, sono proprio queste che, con i loro simboli, firmano la manifestazione di domenica, cui parteciperà Nichi Vendola, sì candidato dell'intero centro sinistra alla presidenza della Regione, ma anche esponente di punta di un partito, Rifondazione comunista, che a Molfetta ha pervicacemente osteggiato l'ingresso, la presenza e la costruzione di un ruolo di Lillino di Gioia in quella che ora si chiama l'”Unione”.
A sua volta Rifondazione comunista avrà sicuramente un candidato molfettese, ma non ha ancora sciolto la riserva sul nome; indisponibile Antonello Zaza, intenzionato a non abbandonare il ruolo di consigliere provinciale che ricopre da appena un anno.
Notizie dell'ultima ora danno anche per candidato nella lista dei “Comunisti italiani”, Demetrio Losciale, questo lascerebbe presupporre la scomparsa a Molfetta dei “Verdi”, di cui il Losciale era fino ad ora l'unico rappresentante ufficiale.
Molti i candidati molfettesi, ma a quanto pare nessuna possibilità, volendo scegliere fra i concittadini, di poter optare al femminile. Eppure una certa suspance ed anche interesse s'era creata dopo l'affissione di manifesti che sibillinamente indicavano la presenza nella competizione elettorale del prossimo aprile proprio di una donna. Legittimo sospettare che, comparendo sul manifesto il simbolo dell'Udc, si trattasse di Carmela Minuto, campionessa nella raccolta di voti.
Nulla da fare, le ultime voci assicurano che la Minuto si sarebbe ritirata, offrendo a Franco Visaggio i propri consensi, di cui evidentemente dispone come si trattasse di possesso privato. Qualora la cosa fosse confermata, se fra tanti galli del pollaio uno o più d'uno riuscisse a farcela, si tratterebbe quindi di “un” e non di “una” molfettese, confermando lo scarso feeling fra le donne e la politica nella nostra città. È anche vero che, fino all'8 marzo, data entro la quale devono essere presentate le liste, potrebbero essere possibili altri colpi di scena.
Lella Salvemini