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“Atto politico gravissimo lo sgombero di Villa Roth a Bari”, dice il deputato di Sel Annalisa Pannarale
17 gennaio 2014

BARI – Sullo sgombero di Villa Roth a Bari da parte della Provincia, interviene l’on. Annalisa Pannarale di Sel Puglia: «Lo sgombero di Villa Roth a Bari ha rappresentato un atto politico gravissimo, che mina alla base il rapporto di fiducia e di scambio tra atti politici e bisogni sociali!».

Fermo restando il rispetto delle decisioni dell’autorità giudiziaria, non si può evitare di sottolineare la discutibilità delle modalità con le quali ha avuto luogo lo sgombero di Villa Roth, di prima mattina e costringendo con la forza gli occupanti al freddo, senza alcuna soluzione di alloggio alternativa. Annalisa Pannarale (foto) ha commenta così quanto accaduto ieri a Bari, ponendo alcuni quesiti in un’interrogazione depositata alla Camera nella giornata di ieri.

«Al Ministro dell’Interno e al Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali chiedo di comprendere al meglio le dinamiche che hanno portato alle sgombero e quali siano state le problematiche di ordine pubblico riscontrate negli anni. In poche parole, vorrei sapere quali gravi fatti hanno portato a tale procedimento coatto quando, agli occhi delle cittadine e dei cittadini baresi, Villa Roth era divenuto un luogo aperto alla musica, all’arte, agli incontri, alle relazioni solidali, ai giochi dei bambini del quartiere. Mi interessa, inoltre, conoscere le iniziative urgenti che i Ministri intendono intraprendere in materia di emergenza abitativa e di riuso di luoghi e spazi dismessi.

Attraverso questa azione concreta mi pongo al fianco, con tutta Sinistra Ecologia Libertà, di tutte e tutti coloro che con passione e tenacia hanno saputo offrire un'idea e una pratica nuova e differente di relazioni e di agire sociale. Donne, uomini, famiglie, precari, migranti traditi due volte: prima dall'incapacità della politica e delle istituzioni di promuovere i diritti fondamentali e di offrire risposte concrete a bisogni primari come la casa, il reddito, la socialità, poi da un atto di rottura e di indisponibilità al dialogo che ha sottratto alla città uno spazio sociale e collettivo. Ritengo di primaria importanza intraprendere azioni finalizzate alla gestione dell’emergenza sociale, al contrasto all’emarginazione, alla povertà, anche prevedendo la destinazione di immobili abbandonati e in disuso a luoghi di riparo per i soggetti più deboli, nonché di promozione sociale e culturale. A Bari, in particolare, vi sono caserme vuote, un ospedale militare di grandi dimensioni chiuso e inutilizzato, che ben potrebbe essere destinato alla gestione di tali emergenze. Bari non può accettare che si spenga una delle poche voci critiche di uno spazio pubblico e libero. Il tema della riqualificazione e del riuso deve divenire centrale nella programmazione futura per la città di Bari».

Ieri c’è stata tensione davanti ai cancelli di Villa Roth a Bari, un edificio occupato da circa due anni da senza tetto, precari, migranti e studenti fuori sede, all'interno di una scuola ormai in disuso, a due giorni dallo sgombero dopo la denuncia della Provincia di Bari proprietaria della struttura. Gli operai mandati dall'amministrazione provinciale hanno avviato i lavori per murare gli accessi. Una decisione che non è stata gradita  agli ex occupanti: "E' la prova del fatto che la struttura sarà nuovamente abbandonata, la Provincia non ha intenzione di farci nulla". Gli occupanti hanno manifestato la propria contrarietà allo sgombero, fra di loro anche Giulio Bufo di Molfetta, che si è incatenato al cancello di villa Roth.

Intanto piovono querele dal presidente di centrodestra della Provincia Francesco Schittulli e il sindaco di Bari di centrosinistra Michele Emiliano che aveva definito “bestiale” lo sgombero della villa.
In un post su Facebook il sindaco di Bari "Emiliano accusa Schittulli di aver denunciato l'occupazione abusiva, ma così non è perché sono stati i dirigenti". Inoltre, aggiungono i querelanti, "il sindaco parla di 'ipocrisia e brutalità della condotta della Provincia che, se ci avessero consentito di sistemare questa gente con il dovuto preavviso, non sarebbe stato neanche necessario usare le Forze dell'Ordine" e non è vero.

"Non è stata la Provincia a ordinare lo sgombero - sottolinea Schittulli - noi abbiamo solo denunciato l'occupazione così come impone il codice penale. Piuttosto, è stato Emiliano in passato che ha firmato ordinanze per lo sgombero di altri immobili occupati".

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