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Associazione Palantìr, fra giochi di ruolo e cultura
15 maggio 2008

Un mondo spesso sconosciuto o frainteso, quello dei giochi di ruolo. Un'esplicazione geniale della propria creatività, che ha trovato a Molfetta un sipario florido, che offre a questa attività ludica prospettive lungimiranti. Si tratta dell'associazione “Palantìr”. I soci del “Palantìr” considerano i giochi di ruolo molto più che delle semplici messe in scena atte al disimpegno, ma degli sbocchi culturali per la fantasia e l'immaginazione di giovani e meno giovani. Non si tratta, infatti, di soluzioni schematiche e assolute, come quelle che può proporre un computer o un normale gioco da tavolo. Uno scenario troppo sterile per le infinite vedute e interpretazioni che il pensiero può offrire. E che possono emanciparsi e trovare la propria piena attuazione nella grande flessibilità del gioco di ruolo. Tocca ai partecipanti, infatti, interpretare il proprio ruolo secondo la propria sensibilità, e condurlo verso lo sviluppo nella storia, trasfigurando abilmente individuali propositi e prospettive. Il tutto, nel rispetto di un copione redatto dal narratore, il “master”, l'artefice della storia. Il tutto poi è nelle mani, o meglio nell'indole, dei giocatori. Dunque un gioco che aiuta l'individuo a dare consistenza a quella briciola del pensiero, l'immaginazione, che spesso nell'usuale monotonia quotidiana viene totalmente repressa. E che invece mette i giovani finalmente nelle condizioni di liberarsi, in alcuni momenti, dalla necessità delle correnti ed austere ambientazioni, per andare incontro a scenari molto più ampi. Le storie, infatti, si sviluppano in ambientazioni delle più varie: fantasy, futuriste, gotiche. Situazioni che possono trarre il proprio spunto da fumetti, romanzi o personali racconti. Non a caso, nella sede del “Palantìr” è a disposizione dei soci una libreria, e uno dei progetti dell'associazione è di promuovere un concorso di scrittura presso le scuole. Allora si abbina alla perfezione il motto: “Mille mondi... un'unica finestra”. Il gioco, avendo nell'interpretazione fantasiosa e personale la propria protagonista, può essere facilmente intrapreso anche da gente inesperta, “free form” appunto. Come la formula di molti tornei e manifestazioni, ai quali il “Palantìr” offre spesso la propria partecipazione. L'associazione, infatti, è inserita in un circuito nazionale, costituendo un punto di riferimento per il Sud. Ha anche raggiunto le finali nazionali, pur essendo indiscussa la più ampia organizzazione ludica nel Nord Italia. Ma il “Palantìr”, con la propria tradizione ormai quindicenne, ha continuato a costruire sui giovani un terreno edificante, per il gioco e la cultura letteraria. E' per questo che ora è in stretto collegamento con il cinema Odeon di Molfetta (è prevista a breve una nuova convenzione),e con “Parco Bimbi”, che offrono promozioni e offerte. Forti anche i contatti con l'associazione “Wizard of the Coast”, con la società tolkeniana italiana e con le principali associazioni di Magic, a cui è affiliato. Ma è la socialità il principale movente dell'associazione. Essa vede attualmente la partecipazione di circa 25 soci, che possono contare su una sede centrale (nei pressi della stazione, in Via L. da Vinci, 18) molto attrezzata. Oltre alla libreria, infatti, sono a disposizione giochi da tavolo, computer, videocassette. Una comunità molto affiatata e accogliente, come si è dimostrata nei confronti di “Quindici”. Un gruppo di giovani che si impegna quindi nell'accoglienza di tutti coloro che vogliano apprestarsi a vivere un'attività rilassante e stimolante, oltre i limiti degli schematici costumi ordinari. E proprio il sipario del “Palantìr” offre ai giovani la possibilità di un divertimento collettivo, all'insegna della socialità e della collaborazione. In una società sempre più “finita” e materiale, in cui tutto è mercificato e valutato in funzione strumentale, questo tipo di iniziative possono apparire futili, poco “utili”. Ma c'è un orizzonte, che almeno i più giovani, ancora in parte svincolati da questa visione “reificata” riescono ancora a rincorrere. E' quell'orizzonte costituito dai piacevoli caroselli con cui la mente, ogni tanto, sembra riuscire a vivere pienamente se stessa, lontana da egoistiche tensioni. Ma quelle associazioni che, da sole, si impegnano nell'impedire la distruzione di queste importanti possibilità, restano totalmente sottovalutate da amministrazioni e pubblicità. Speriamo che altri giovani e altre menti possano fornire al “Palantìr” la materia prima di storie e scenari. Perché, come dice Karl Kraus, “la fantasia non fa castelli in aria, ma è l'unica capace di trasformare l'aria in castelli”.
Autore: Giacomo Pisani
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