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Area “Pansini” e permessi a costruire, il Comune risponde alla Regione
15 dicembre 2005

Alle sollecitazioni della Regione, su richiesta dei consiglieri d'opposizione e di alcune associazioni, di chiarimenti sugli interventi urbanistici riguardante l'area ex “Legnami Pansini” e i permessi a costruire per le zone B4, il sindaco Tommaso Minervini, dopo aver eluso per mesi le richieste dei consiglieri, ha deciso di rispondere con le relazioni tecniche del dirigente Settore Territorio, ing. Giuseppe Parisi. Area “Legami-Pansini” Tale progetto è stato elaborato sulla base dell'art. 33.2 delle Norme tecniche di attuazione del Prg, che per certi aspetti introduce delle eccezioni alle norme generali: recuperi dei volumi con demolizione e ricostruzione, utilizzazione per attività terziarie, quota aggiuntiva residenziale di 1,5 metri cubi per metro quadro di superficie, individuazione delle aree standard con riferimento alle sole volumetrie residenziali. Le associazioni “Legambiente”, “Archeoclub” e “Laboratorio – Città partecipata”, ravvisando contrasti con le norme in materia di standard, avevano chiesto alla Regione la parziale modifica dell'art. 32.2. La Regione aveva già risposto ai ricorrenti che i poteri di annullamento non possono riguardare norme, come un articolo di attuazione del Prg, ma solo provvedimenti o delibere. Infatti, la risposta dell'Utc non poteva che essere che il Piano era conforme alla norme del Piano regolatore. Zone B4 Più articolata la risposta per i permessi a costruire, rilasciati per le zone di completamento B4 (Zona 167 2 e Lotto 2) che, per i consiglieri d'opposizione, hanno consentito lo sviluppo di volumetrie superiori a quelle previste, anche per la monetizzazione delle aree standard che per norma devono essere cedute gratuitamente al Comune per la realizzazione delle urbanizzazioni secondarie. In pratica, il Comune al prezzo di euro 51 al mq., ha consentito la costruzione sulle aree che doveva far proprie. Per i consiglieri d'opposizione la procedura è in contrasto con le norme del Prg che prevede piuttosto Piani particolareggiati. Inoltre, il prezzo della monetizzazione è stato fissato ad un livello troppo basso, al punto da paventare un indebito arricchimento di ben 17 milioni di euro, considerato il valore economico dei terreni, le volumetrie realizzabili e i livelli dei prezzi della zona 167 e lotto 2. A queste rimostranze l'Utc (Ufficio tecnico comunale) ha risposto con una serie di dati quantitativi tendenti a dimostrare la sufficienza delle urbanizzazioni secondarie esistenti: strutture scolastiche (asilo nido, scuola media, scuola elementare), attrezzature comuni (palasport), verde (parco in realizzazione), disponibilità di parcheggi pubblici per circa tre mila auto, al punto che l'area potrebbe assorbire un insediamento di almeno altri 500 abitanti, oltre a quelli che si andranno a stabilire con le nuove costruzioni. Per il prezzo della “monetizzazione” si afferma che è stata valutato in base ai prezzi d'esproprio determinati per le aree dei Piani 167. Infine la notizia più attesa, lo strumento della “monetizzazione” ha come fonte la circolare n. 3210, emanata dal ministero dei Lavori Pubblici il 28.10.67, che consente ai Comuni di monetizzare le aree per le urbanizzazioni secondarie quando manca la possibilità di cessione. Le nostre osservazioni Sulla questione ex aree “Legnami Pansini”, la posizione del Comune è formalmente ineccepibile, Quello che purtroppo non si saprà mai è chi ha elaborato il famoso art. 32.2 e in base a quale mandato politico. Per le zone B4 non si è chiarito per quale motivo l'Utc non ha ottemperato a quanto prescritto dal Prg, che per quelle aree prevede piani particolareggiati invece degli interventi diretti. Come pure è da vedere se una circolare ministeriale del '67 abbia una forza maggiore di una norma. Inoltre, non è chiaro se la circolare sia un'opzione o meno e in tal caso chi ha fatto la scelta? Comunque con quest'iniziativa il sindaco ritiene che la Regione ora abbia tutte le informazioni per una valutazione dei fatti nei 30 giorni previsti per legge, superato i quali il Comune potrà continuare l'iter tecnico e burocratico dei provvedimenti. Francesco del Rosso francesco.delrosso@quindici-molfetta.it
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